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So' appena tornato dalla Francia. Negozi chiusi tra le 18,30 e le 19 (come in Austria), parlo di posti turistici, treni merci a iosa (stavo di fronte alla linea ferroviaria), gasolio ad 1,38, benzina a 1,55, elettricità a meno di metà prezzo che in Italia e che vi devo dire? A voglia a fare decreti, quando mai ariveremo a st' i Paesi europei?

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Concreto? Ma tutta quella che vuoi di concretezza:

Tassa sulle transazioni finanziarie speculative (Tobin Tax).

Abolizione della legge Biagi - finisce per sfruttare i giovani che non vengono inseriti nel mondo del lavoro (come dovrebbe essere lo spirito della legge) ma la loro forza viene sfruttata per tre mesi e poi a casa....e questo succede perche' le aziende non ce la fanno essendo vessate da uno Stato cialtrone e sordo.

Mobilita' del lavoro (ieri Monti ha detto che il posto fisso non c'e' piu'). Bene, mi sta bene. Uno si deve muovere. Allora, bisogna dare contenuto ad una affermazione, ergo tutti gli ostacoli alla mobilita' vanno rimossi . Ergo portabilita' gratuita del mutuo, delle utenze, della residenza, del conto bancario, del medico di base, di tutto cio' che uno che si riloca per seguire il lavoro si deve portare dietro. Ovvio, non facciamo dello spirito di patate sulle spese di trasloco dei mobili.

Uno strumento di analisi simil-redditometro per i beni in importazione. Sono prodotti con regole ambientali e previdenziali pari alle nostre? Sono frutto di lavoro minorile? Allora dazio compensativo per pareggiare i conti con chi inventa vantaggi scorretti per competere nelle produzioni e finalmente dare contenuto vero allo slogan: "Migliore allocazione delle risorse." Certo, A PARITA' DI CONDIZIONI!!!

Zar bancario, assicurativo, comunicazioni, ecc. con poteri sanzionatori tipo equitalia sulle societa' che forniscono servizi in modo da far passare loro il vizietto dell'abuso di posizione dominante.

Scaricabilita' delle fatture di costo - finche non si mette questo, hai voglia a restrignere i contanti. Finche le tasse dell'idraulico, ristorante, dentista, gioielliere, barista, ecc. le paga il consumatore (tanto l'IVA quanto le imposte dirette), da questo pantano non se ne esce fuori. Ognuno di noi sente che e' profondamente ingiusto che lo Stato incassi una tassa imposta su un'altra tassa (perche di questo si tratta - sul 20 percento d'IVA io pago la mia aliquota irpef) e allora rimuovo il problema alla base.....

e.....

e....

e... per ora mi pare basti.

Preso dall'enfasi quasi quasi dimenticavo..... riforma della giustizia... ma tanto serve a poco.



-------------------------------------------------------
Una bussola non dispensa dal remare

------------------------------------------------------- Olim, Hortacius, dedisti filii nam ignotam. Per quanto riguarda me: So cosi de legno che si me rifa' Geppetto, ce tira fora Pinocchio.

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Primander, non posso che condividere quello che hai scritto, molte, anzi sempre, Monti si scorda, quando parla (per me straparla), di governare l'Italia e non ad esempio la Francia (prendo spunto dall'inizio della discussione). Il discorso è facile, sino a quando ci saranno lacci e lacciuli che ci legano alla residenza storica, ai voglia a muoverci. Comprare e vendere case, troppi costi accessori e troppe tasse con troppi vincoli. Fittare la casa? Troppe tasse da pagarci su, infatti non è possibile dedurre il fitto, non è possibile dedurre le spese di trasloco. I costi degli allacci, gad, telefono luce, enormi anche se fatti dalla stessa società, ma mo dico io, contare sino a 10 prima di parlare prorpio no!!!!. Mi sovviene una discussione fatta con un impiegato della locale Agnzia delle Entrate, all'epoca Ufficio delle Imposte, amicio di scuola. Lo spunto, l'accertamento della stessa sulle spese di trasferimento pagate dalla banca e previste dal CCNL, per i trasferimenti di ufficio, e contabilizzate una parte in esenzione di Irpef e per l'altra ad una aliquota particolare. Ebbene, il tizio (l'amico), ha difeso a spada tratta l'operato del suo Ufficio, Al che gli ho contestato che per un trasloco con tutta la famiglia da una città ad un altro, il dipendente sostiene tanti costi che non possono essere detratti, tra cui le spese del doposcuola perchè i figli mal si sono inseriti nella nuova scuola (esempio classico), o i costi, appunto, de nuovi allacciamenti delle utenze, le spese di viaggio (il trasloco viene liquidato direttamente dalla Banca) e tutto il resto. Risposta? "A noi non c'è nefotte niente delle spese sostenute per il trasferimento la legge non prevede nulla e per noi tutto deve essere tassato" CAPITO MONTI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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Tobin tax: pare che l'ostacolo maggiore sia sempre il solito, quel signore che talvolta minaccia di "staccare la spina" e poi il giorno dopo dice che sarebe da irresponsabili farlo (onestamente lo vedo in bilico, ma prego perchè non trovi il motivo per farlo). Tremonti e "la sinistra" sarebbero favorevoli, non posso dire ne come ne quando, ma penso sia solo questione di sfruttare il momento propizio,

Abolizione/revisione della legge Biagi/Mobilità del posto di lavoro: molti della sinstra sono favorevoli, in primis il senatore Ichino del Pd, che ha fatto proposte molto serie, ma il problema non è quello della portabilità del mutuo, delle spese di trasloco, e di tutti quanti gli accessori che citate voi: io personalmente in 32 anni di lavoro, ho cambiato 4 datori di lavoro, ma ho mantenuto il medesimo conto corrente (si è spostata la Banca, e di soli 500 metri; plastic money e home banking mi hanno certo aiutatof!!), ho cambiato casa solo quando mi sono sposato, spostandomi di 6 km in linea d'aria ( e, salvo 4 anni spesi in un grosso gruppo industriale, per 24 anni ho lavorato in consulenza / banca!). Tutti quei cambiamenti che dite voi, non me li sono neppure sognati!!

Chi l'ha detto che per cambiare lavoro bisogna necessariamente spostare armi bagagli e famiglia? Ormai non sono solo le banche ad avere una sede e molte filiali, a distanza ridotta... e non che dite che al Centro Sud il lavoro non si trova!!! A Roma i miei compagni di università prima e i miei colleghi poi mi hanno dimostrato che è persino più facile che a Milano, e a quanto pare anche a Chieti, non è un grosso problema per chi vuole, visto che anche Bancario nonno ha "fatto filotto", o no? certo, occorre saper scegliere, ma nell'ottica di non passare 40 anni di vita lavorativa sempre alla stessa scrivania, nello stesso settore o con lo stesso datore di lavoro... ci si può adeguare, no? io personalmente penso che il fenomeno dei "bamboccioni" e degli "sfigati" dipenda più dai genitori apprensivi che dai figli....

Siamo chiari, quello che dice Ichino è che il lavoro a tempo indeterminato non deve voler dire "Per sempre" e Monti dice che fare lo stesso lavoro tutta la vita è una barba.. il fatto di cambiare residenza storica non è assolutamente un obbligo, e comunque il fatto di voler liberalizzare le professioni di notaio e di farmacista va solo in questo senso.... e poi, siamo chiari... chi l'ha detto che sarebbe sbagliato introdurre un Simil _ redditometro per i beni di importazione? IO CO Perchè solo per quelli di importazione?

Zar bancario assicurativo ec. : ci stamo arrivando, non basterà il periodo di vita del governo Monti, ma le carenze di Bankitalia e di Isvap sono ben note a tutti....

Detraibilità delle fatture di costo: è un falso problema, si potrebbe dire che sennza fattura si paga meno quindi bastano meno contanti... ma sappiamo dove si va a finire.... e oggi non possiamo permettercelo....

Per me la questione è che l'italiano medio deve cambiare testa: pensare che la flessibilità del mercato del lavoro possa essere raggiunta solo quando il lavoratore potrà traslocare a costo (almeno fiscale) zero è semplicemente assurdo. Il lavoratore non ha solo diritti, ma anche qualche dovere, E HA LA TESTA PER CAPIRE QUANDO SIA OPPORTUNO CAMBIARE LAVORO O QUANDO SIGNIFICHI SOLO CADERE DALLA PADELLA NELLA BRACE. Come diceva mio padre buon anima se lavorare fosse divertente, o quanto meno piacevole, non solo non prenderemmo lo stipendio, ma dovremmo pure pagare il bilglietto per entrare in ufficio,,

Dicono che io sia di sinistra, io onestamente mi ci ritrovo, pur non essendo ne catto ne comunista. ma penso, in tutta sincerità, che Monti abbia più che una ragione, e che abbia ragione anche Berlusconi, quando dice che sfiduciarlo sarebbe da irresponsabili.... La mia posizione, che coincide con quella di questi due signori, è del tipo... ragazzi abbiamo scherzato, ma ora la ricreazione è finita. Lasciamo che il professore rimetta tutto in ordine, poi forse, tutto andrà meglio.


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Il fisco italiano è ASSURDO certamento no il povero lavoratore dipendente vessato in continuazione dal fisco. ma che stimo scherzzando!!!!!!!

Be!!!! Allineiamo le competenze mensili alle altra nazione (quelle civili) e poi ne riparliamo, Scordato il FAMOSO suneo fiscale? E' che diavolo noi dobbiamo sistemare l'Italia!!!!!! Vorrei veder un operaio Fiat trasferito da Pomigliano a Torino a 1.2oo euro al mese e non pretendere un costo fiscale pari a zero. Gustavo certe volte sei proprio fuori dal mondo, voglio vedere te se la banca ti trasferisse a Lecce.

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Ho come l'impressione che le critiche nascano da una sorta di disinformazione di fondo.

Vediamo mi mettere ordine.

- La tobin tax è già all'ordine del giorno a livello europeo. E uno dei maggiori sostenitori della medesima è appunto il Governo Monti. Ovvio che, se la fai, la devi fare con applicazione almeno a livello europeo, sennò inviti semplicemente i capitali a emigrare altrove (e già a livello europeo non è detto che basti; nulla esclude che il tutto si sposti su wall street o piazze asiatiche).

- Il superamento della Legge Biagi, ovvero della precarietà, è appunto la Riforma oggi in discussione. Fosse per me, accetterei al volo il cambio abolizione art. 18 = stop al precariato. Il che dovrebbe favorire anche la mobilità del lavoro.

- Su banche e assicurazioni, non è il mio ramo... ma mi pare che qualcosa sia già stato fatto nel DL liberalizzazioni, giacché vi è un ampliamento dei poteri d'intervento dell'antitrust, e altro dovrebbe essere in agenda.

- Sul redditometro, non mi è ben chiaro cosa intendi nella tua versione, ma certo non si può dire che non si stia facendo la lotta all'evasione. Anzi, in alcuni ambienti cominciano a chiedersi se non stiano esagerando...

- La cosa su cui sono invece pienamente d'accordo è la detraibilità delle spese. E' un concetto che sostengo da tempo immemorabile. Non è solo una questione di contrasto all'evasione, è una questione di equità e civilità, per come la vedo io. Perché, c'è poco da fare, se lo Stato mi chiede di essre onesto e versare il dovuto sul guadagno, deve poi fare lo stesso lasciandomi detrarre ciò che non è più nelle mie tasche, essendo diventato invece guadagno dell'idraulico, del meccanico o del dentista di turno.

Anche su questo punto, comunque, si comincia a discutrerne e, se non altro, il concetto è passato alla ribalta. Dopo decenni di nulla ssoluto, credo che in appena in 60 - 70 gg. di governo non si possa pretendere di più

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