Non tutti i mali vengono per nuocere,ogni cosa a suo tempo,ogni monaco che cammina sa il fatto suo

.Il problema più grosso per il PD in questa fase è cercare unità di intenti,tirare tutti per un verso,aumentare la dialettica interna ma facendo poi prevalere la linea scelta dalla maggioranza,cosi come è pletorica e acefala.

Ora che le mucche sono uscite dai corridoi e poste laddove è giusto che stiano ...a pascolare

.Altro provvedimento liberarsi dai cacicchi rimasti,a costo di diventare un partito minuto come quello di La Malda il vecchio.

Che non tutti i mali vengano per nuocere è vero, infatti il Berlusca ne esce vieppiù con le ossa rotta, qualificando F.I. come la vera perdente della tornata elettorale (in barba al tronfio proclama di Brunetta nell’ immediato dopo voto).

Quel problema che indichi per il PD, tuttavia, non è peculiare alla fase contingente bensì antico.

A parte questo, leggo sul Sole24 un’analisi che ricalca un po’ quanto ipotizzavo sopra, ossia una strategia di "governance" da parte dle duo Lega-M5s volta a un Governo del Presidente per poi far promulgare le loro Leggi direttamente dall’azione parlamentare. Qui l’articolo:

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-03-24/di-maio-e-salvini-vincono-primo-round-rebus-premiership-ma-gia-si-guarda-presidente-144901.shtml?uuid=AEYq0FNE

La cosa appare per certi versi suggestiva, per altri preoccupante

Mattarella dice:

. deve essere un governo non a termine,che tenga conto degli interessi del paese

. deve tenere conto della sostenibilità dei  conti pubblici e degli impegni presi in Europa

. il premier deve essere all’altezza del compito.

Ciò posto se il PD della fermezza e del rigore,sa aspettare il suo momento, può entrare in partita come garante dei 3 punti soprarichiamati.

Il caso invece del governo lega m5s o della coalizione ms5 torna sempre a favore del PD,perchè le contraddizioni vanno tutte a rafforzare il PD.che deve utilizzare questo intermezzo trovando la coesione necessaria,attraverso una pulizia di primavera

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Continuate a girarci in giro, ma secondo me non venite al sodo.

i punti chiave del programma di Salvini (riduzione degli emolumenti ai parlamentari, flat tex e abolizione della Legge Fornero) non stanno in piedi ne singolarmente ne tutti assieme. In questa situazione, il Pd non deve appoggiare proprio nulla, ma fare opposizione sempre e comunque.

Perchè il debito pubblico si riduce con l’aumento del Pil e della forza lavoro effettiva, ovvero con un maggiore gettito fiscale, non con la ulteriore riduzione dei costi o con la ulteriore riduzione degli introiti fiscali, o dei contributi. Ricordo che mandando in pensione un 63enne e dando un impiego serio a due neo laureati il gettito non solo non si riduce (o non di molto) ma anzi è destinato a crescere.

E una maggiore progressività dell’imposta, che vuol dire anche evitare le grosse evasioni/elusioni (Berlusconi, Bossi, Valentino Rossi e tanti altri) sarebbe un ottimo viatico. La patrimoniale sarebbe solo un palliativo.

Ciò posto se il PD della fermezza e del rigore,sa aspettare il suo momento, può entrare in partita come garante dei 3 punti soprarichiamati.

Il Presidente dalla Repubblica fa il suo lavoro ed esprime indirizzi, direi in questo caso auspici, ma non determina l’indirizzo politico di un Governo, una volta che questo si è formato.

Sul discorso contraddizioni di un eventuale Governo Lega-M5s sono d’accordo, ma solo in parte. Primo perché a fronte di un eventuale vantaggio al PD vi sarebbe comunque un notevole svantaggio per il Paese; secondo perché se fanno come ipotizzavo sopra, ossia un Governo del Presidente con accordi di legislazione direttamente dalla Camere (e stamane anche sul Corriere si avanzava una simile ipotesi), questi fanno il loro comodo senza pagare dazio - tanto le colpe sarebbero eventualmente del Governo in carica

i punti chiave del programma di Salvini (riduzione degli emolumenti ai parlamentari, flat tex e abolizione della Legge Fornero) non stanno in piedi ne singolarmente ne tutti assieme. In questa situazione, il Pd non deve appoggiare proprio nulla, ma fare opposizione sempre e comunque.

E proprio per questo che auspico un Governo m5s con appoggio esterno del PD, per evitare che a decidere sia Salvini e la sua congrega.

Sulla riduzione del costi, in un baraccone pubblico come quello italico ci sarebeb da tagliare, tagliare e poi ancora tagliare. A cominciare dagli sprechi, passando per i costi clientelari e finire con quelli della corruzione. Sarebbe doveroso!