La questione morale c'è. Nonostante il fraintendimento del Corriere della Sera, che oggi titola sulla presunta negazione della questione morale da parte del PD, in Abruzzo il segretario aveva parlato della sua esistenza "in entrambi gli schieramenti, nessuno può buttarla addosso all’altro, occorre una nuova grande stagione dell’etica pubblica". Per poi aggiungere: "Il centrosinistra vuole essere molto severo e duro nei confronti di certi fatti avvenuti negli anni, ma respingendo ogni strumentalizzazione". Bisogna "affrontare la questione morale come una grande questione nazionale". La nota dell'ufficio stampa PD rimarca come il titolo del Corriere “La questione morale non c’è” è fuorviante e non corrisponde assolutamente al pensiero di Walter Veltroni e Massimo D’Alema, espresso ieri nel comunicato congiunto. La questione morale, infatti, esiste e riguarda l’intero sistema politico, soprattutto la destra che non ha titoli per sollevare polveroni in questo senso. Essa deve essere affrontata con rigore e severità da ciascuno. Il Pd, con le sue migliaia di amministratori onesti, intende affrontare con forza la sfida dell’ innovazione dei programmi, della politica, delle classi dirigenti. E anche la sfida abruzzese dà spunti per la materia: "Non sono uno che si sorprende facilmente, ma mi hanno fatto vedere lo spot dell’avversario, io non ho mai visto una cosa del genere, in cui dice: ragazzi mandateci il curriculum perché poi dopo le elezioni facciamo le selezioni. Ma dove siamo, ma dove diavolo siamo, che un candidato dice mandami il curriculum, poi, se le elezioni vanno bene, questo è il messaggio, può darsi che io ti assuma. Ma questo succedeva ai tempi di Achille Lauro con la scarpa destra e la scarpa sinistra. Forse era persino più sincero, ma dove diavolo siamo?"
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11/12/2008, ore 02:16
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11/12/2008, ore 09:44
"... il fraintendimento del Corriere della Sera ..": grazie per la risata.Ma sai, la lettera al Corriere di Veltroni parlava, senza mezzi termini, di una specifica questione morale interna al PD (e se lo dice lui ..) che il partito avrebbe affrontato in modo aperto e trasparente, per "porsi come esempio di democrazia e trasparenza interna".Dopo l'incontro con D'Alema, la questione morale, da "priorità interna" (così la definì Veltroni nella lettera al Corsera) viene "declassata" a problema diffuso che (come disse anche Craxi in mezzo ai fischi in Parlamento, ricordo) "riguarda tutti i partiti" (amén). |
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11/12/2008, ore 09:59
Bravo Mig, i ricordi servono......"Così fan tutti" mi assolvo..moralmente...e andò in esilio.....perchè il paese non lo meritava.......lasciandoci con le mani in pasta......Amato......e il Suo giovane "Delfino rampante"Qualcuno disse pure: "Un paese senza memoria, non ha futuro"Quì ci stà bene.....per condire il sugo del discorso...:-))Anche se mi sembra si parlasse di morti.... e resistenza..... |
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11/12/2008, ore 15:46
cari mei!!!!vi sfugge un piccolo particolare prima era il PCI!oggi è il PD! nessun parlamentare, amministratore PCI che io sappia fu condannato per tangentopoli!!!tangentopoli distrusse un partito la DC e annicchilì una altro partito il PSI il segretario del quale B.C. dovette andare in esilio per non finire il galera! oggi è ridotto a quattro nostalgici!!sul PD non metto la mano sul fuoco. in nome della "democrazia" ci siamo imbastarditi e, quindi, anche l'affidabilità è venuta meno.zorro |
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11/12/2008, ore 16:33
"Qualcuno disse pure: "Un paese senza memoria, non ha futuro""Appunto.Doveri, dov'eri finora?Perchè sei venuto allo scoperto solo oggi? |
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11/12/2008, ore 16:47
perché sono baffone in incognito....... mi sono impossessato del corpo di un maledetto pidino che si fa chiamare zorro!zrrrrooo |
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