C'è del vero in quello che dici, ma non è completo.

La crisi è sì iniziata negli Usa e si è allargata all'Eurozona, ma poi dalla crisi finanziaria è nata una crisi economica, divisa tra Usa e Eurozona, due crisi distinte insomma.

1) Su questo siamo tutti d'accordo, e proprio per questo accusiamo la Germania di farsi un po' troppo gli affari suoi;

2) A macchia di leopardo, ma ancora di più: ci sono aziende floride e altre che chiudono, ma questo sempre;

3) A livello nazione, non so come tu faccia a dire che non è l'export il nostro problema: forse lo è sempre stato, ma a maggior ragione oggi;

4) questo, a dire il vero, l'ho detto anch'io, in questi giorni e anche mesi fa, quindi in epoca non sospetta;

5) non sono d'accordo, in quanto l'incremento della produzione derivante dal ripristino delle esportazioni, porterebbe ad economie di scala in grado di coprire, almeno in una prima fase, gli incrementi dei costi per quelle aziende in serie difficoltà, e sono tante.

Per quanto mi riguarda, la Germania non ha più colpe di tanto, se non ovviamente quella di farsi gli affari suoi.

Se poi vuoi fare "la prima donna" e rifiutarti di discutere, fai pure, più che altro mi sembra che l'argomento lo abbiamo sviscerato a sufficienza.

Sul punto 3, come faccio a dirlo è presto detto: guardo i dati ufficiali. A questo link la bilancia commerciale dei Paesi Ue (come si vede attualmente tutti in attivo):

http://www.flickr.com/photos/66112502@N05/10134346743/

e qui una piccola analisi comparativa coi tedeschi

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-10-21/l-export-asso-manica-germania-e-italia-tedeschi-avanti-riforme-strutturali--140700.shtml

Qui invece un dato che riguarda solo l'Emilia, ovvero la realtà che tocco quotidianamente con mano:

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2013/10/14/news/piastrelle_e_imballaggi_vola_l_export_emiliano-68561293/

Quanto al resto, non si tratta di fare le prime donne: è piuttosto l'inutilità di insistere a ripetere le stesse identiche cose laddove è chiaro che non vi è ricezione alcuna di ciò che viene esposto.

inoltre, sostenere che la colpa di come siamo messi in italia (Paese paramafioso e con disfunzioni così eclatanti che ormai conoscono anche i bambini) è colpa della Germania non solo è un insulto all'intelligenza umana ma fornisce alibi a chi ci (s)governa di continuare a non fare una cippa - tanto, se la colpa è della Germania (o degli usa) io politico che posso farci?

Ecco, in entrambi i casi non fa per me. Ho sufficiente autostima per non insultare la mia intelligenza e non ho nessunissima intenzione di fornire alibi a chi, s-governandoci, ci ha ridotti in questo stato. La colpa è nostra, della nostra mala-politica e delle sue inefficienze paradelinquenziali. Ed è lì che dobbiamo mirare per risolvere. Senza girarci intorno con scuse, giustificazioni o benaltrismi più o meno monetari

jos se ti può consolare ho capito perfettamente quanto dici e sono d'accordo con te. inutile cercare colpe al di fuori, il 90% del lavoro lo dobbiamo fare noi, il resto sono dettagli non determinanti.

inutile cercare colpe al di fuori, il 90% del lavoro lo dobbiamo fare noi, il resto sono dettagli non determinanti.

Ecco, hai sintetizzato perfettamente. Il che non significa negare in toto quel rimanente 10%; significa semplicemente occuparci del trave nel nostro occhio, piuttosto che della pagliuzza nell'occhio d'altri

Niente obbliga nessuno a continuare a discutere,ognuno si forma le propie opinioni sulla base della propria cultura,di quello che legge,di quello che capisce, o di quello che ghi piace capire.Per quanto mi riguarda quanto affermo è si frutto di mie convinzioni ma su un substrato di aggionamento continuo dovuto sia alla professione che svolgo, sia al fatto che mi piace capire cosa c'è dietro l'angolo,queste mie posizioni sono dunque largamente condivise e ne costituiscono i capisaldi di qualunque azione si voglia intraprendere sulla strada del risanamento,insieme è ovvio ad una riqualificazione della spesa,ad una maggior equità fiscale,ad una politica di redistribuzione dei redditi su base meritocratica e via discorrendo.

Temo invece di essere stato frainteso più o meno volutamente,perchè non è assolutamente vero che cerco di scaricare nostre colpe su altri,dicevo semplicemente che piove sul bagnato,e Angelina potrebbe far tornare il bel tempo,nel mentre si cerca di chiarire la situazione interna cosa purtroppo non facile, preda come siamo di un populismo di bassa lega che unito alla deriva grillina potrebbe portare la nostra barca su acque perigliose sempre più verso il Mediderraneo,che oltre Gibilterra,detto questo chiaro che un popolo sui tempi lunghi è artefice della propria sorte,