Hai la memoria corta, "al contrario" è successo, ma non cento anni fa, meno di dieci anni fa, quando alcuni ministri del governo Prodi manifestarono in piazza, qualcosa di simile a quello che è successo ieri, e le reazioni furono persino inferiori.
La libertà di manifestare, per nostra comune fortuna, è assai più ampia della libertà di stampa, almeno credo, non avendo a disposizione classifiche precise.
Quanto al vietare ex abrupto tutte le manifestazioni, non posso che essere contrario, prima di tutto perchè le istituzioni non possono farsi prendere in giro con un divieto così assurdo: troppo facile confondere, a livello autorizzativo, un comizio politico, una manifestazione religiosa e una corsa non competitiva! e vietarle tutte per principio sarebbe come ritornare ai tempi di Bava Beccaris.
E quello che è successo non ieri a Brescia, ma l'altra settimana davanti a Palazzo Chigi ci assomiglia troppo. a parti invertite,
Il problema dell'ordine pubblico non si risolve con l'accetta, perchè non deve essere possibile che un padre di famiglia esca di casa la mattina per andare a lavorare e non sappia se tornerà. Mi riferisco al Carabiniere di Palazzo Chigi o all'uomo ucciso dal "picconatore" di ieri mattina a Milano? No, tanto per ritornare all'argomento iniziale, mi riferisco a Walter Tobagi, giornalista del Corriere della Sera ucciso a freddo sotto casa in una nebbiosa mattina d'inverno. Grazie, Pimander, di farmi ritornare alla mente questi ricordi. Perchè un grande Uomo, un grande Capo di Stato, Karol Woityla, che io per primo ho apprezzato di più dopo morto che in vita, disse due cose che non mi usciranno mai di mente: 1) Non abbiate paura! e 2) Pentitevi, perchè un giorno sarà il giudizio di Dio a costringervi a farlo.
Ho imparato che l'improbabile se fa guadagnare i commercianti, gli artigiani, i politici diventa più certo del probabile...