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http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/economia/bce-1/bollettino-dicembre/bollettino-dicembre.htmlBce: "Stop alle misure di stimolo, ora una exit strategy credibile"Importante anche avviare una ristrutturazione del mercato del lavoroL'attuale livello dei tassi d'interesse "continua ad essere adeguato"Il presidente della Bce TrichetROMA - E' il momento di porre fine alle misure straordinarie e di pensare a una exit strategy per rimettere a posto i conti pubblici e ripristinare la fiducia dei cittadini nell'economia. Lo ha ricordato ieri il presidente degli Stati Uniti Barak Obama, lo ribadisce oggi la Banca Centrale Europea nel bollettino di dicembre. La Bce invita infatti i governi europei a"rendere note e ad attuare tempestive strategia d'uscita dalle misure di stimolo e strategie di riequilibrio dei conti che siano ambiziose, fondate su ipotesi realistiche di crescita e incentrate soprattutto sulle riforma della spesa".Senza l'avvio di queste misure, secondo la Bce, la "situazione potrebbe rischiare di compromettere seriamente la fiducia dei cittadini nella sostenibilità delle finanze pubbliche e nella ripresa economica". Francoforte indica anche un preciso calendario di marcia: "Diversi paesi dovranno avviare il processo di risanamento nel 2010, tutti gli altri al più tardi nel 2011".L'Eurotower ricorda anche quali sono i Paesi più a rischio: l'Italia è classificata tra i paesi a medio rischio per la sostenibilità delle finanze pubbliche, insieme a Germania, Belgio, Francia, Lussemburgo, Austria e Portogallo. "I rischi per la sostenibilità delle finanze pubbliche hanno registrato un aumento significativo nell'area euro" dice la Bce, aggiungendo che "la metà dei 16 paesi risulta a rischio elevato". Tra questi la Spagna, Grecia, Irlanda, Cipro, Malta, Paesi bassi, Slovenia e Slovacchia. La Finlandia è l'unico paese considerato a basso rischio.Compito dei governi non è solo avviare misure di risanamento, ma rimettere in funzione tutte le componenti del ciclo economico, a cominciare dall'occupazione, falcidiata dalla crisi. Per questo, "per promuovere la crescita", si legge nel bollettino di dicembre, saranno necessari interventi sul mercato del lavoro, mentre "occorrono urgenti politiche di stimolo alla concorrenza e all'innovazione per accelerare la ristrutturazione e gli investimenti e creare nuove opportunità imprenditoriali".Anche "un'adeguata ristrutturazione del settore bancario dovrebbe svolgere un ruolo importante": le banche europee devono sfruttare "appieno le misure di sostegno pubblico a favore della ricapitalizzazione".Per quanto riguarda il fronte dei tassi, la Bce non lascia intravvedere novità a breve termine: l'attuale livello dei tassi d'interesse "continua ad essere adeguato", si legge nel bollettino, anche perché le spinte inflazionistiche "sono contenute nel medio termine e si prevede una ripresa "a un ritmo graduale nel 2010". Tuttavia l'incertezza dello scenario "resta elevata".

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