Risparmio, per paicere, non farti prendere dalla solita "vis polemica"... non ci trovo nulla di sconvolgente in quello che dice patos, io penso che solo se si fosse rivolto ad uno solo dei due, ed in particolare a te, forse avresti ragione...

Sarebbe interessante innescare una discussione sul tema:

"E' giusto rispettare una legge a prescindere?"

Pensateci bene prima di dare una risposta, pensate all'immediato anteguerra ..in Italia e in Germania.

Ora non voglio fare paragoni con i periodi voglio solo disquisire sul valore assoluto della domanda in se stessa da un lato morale, il resto verrà da se.

PS: nelle americhe sopravvive il cosiddetto "diritto comune" ovvero, se quasi tutti non rispettano una legge la cosa diventa legge a sua volta.... (praticamente per acclamazione)

Non mi soffermerei su esempi particolari e specifici, in quanto pensandoci, ne troveremmo a validare tutto e il contrario di tutto.

Anche il nazismo violava tutte le leggi morali etiche e religiose, ed è diventato di fatto legge dello stato. Una legge per abrogare la quale c'è voluta una guerra mondiale...

Dico solo che, in generale, il diritto romano e il diritto anglosassone hanno impostazioni molto diverse tra loro, e che anche da noi, usi e consuetudini sono assai frequenti: il problema, a mio avviso, non è quello di abrogare o modificare una legge ingiusta, quanto il tempo che ci si mette... a mio modesto parere, comunque, una legge va rispettata, senza eccezioni.

Il mio thread vuole solo porre la questione della sostenibilita' sociale delle misure prese dal governo per gestire la crisi.

Se legiferare comporta un costo sociale molto alto (e cinque suicidi in 24 ore E' UN COSTO SOCIALE ALTISSIMO), allora magari qualche questione etica riguardo la gestione della crisi va posta. In questo momento in cui i suicidi sono in aumento, usare la minaccia - come fa Monti negli esempi che ho riportato - per evitare comportamenti percepiti come corretti (compensare crediti con debiti e' perfettamente legittimo - solo quando si tratta dello Stato non lo e' piu') crea scompensi maggiori nelle persone in difficolta' - tant'e' vero che Berlusconi faceva incazzare perdere la pazienza, ma la vita la gente se la toglie sotto Monti.

E per calmierare invece di minacciare, non intendo l'invito ad andare a divertirsi con il Burlesque ma fare quelle cose che tutti percepiamo come necessarie. Ad esempio i tagli. Arriva Monti e: nomina il commissario per riportare gli stipendi dei Parlamentari nella media Europea, e quello si dimette. Nomina tre super-tecnici per i tagli alla spesa, e dice subito che le spese del Palazzo non verranno toccate. Dice che far'a pagare l'IMU a tutti e poi finisce che la sospende per i beni commerciali della Chiesa creando imprese privilegiate.......allora che verra' toccato, nuovamente la Sanita', le forze dell'ordine, la scuola, la cultura, la giustizia e le pensioni? Ma di che stiamo a parlare se tutti sanno che e' l'ingiustizia ed il privilegio che strangola il paese e lui li alimenta? Dove sta l'equivoco in quel che dico?????

Non so avete visto il servizio su Cipro ieri sera. Parlando sempre di equita'...controllare lo scontrino va certo bene, ma ci deve andare un giornalista a far vedere che ci sono Italiani che fanno da spalloni tra il lato greco e quello turco dell'Isola? Chissa' come mai le risorse anti-evasione di Equitalia e del governo Monti non vengono dirette verso quei luoghi ma verso gli agriturismi delle Marche il primo di maggio....possibile non gli venga in mente niente su come fare? Possibile che un giornalista ci riesce e la nostra polizia fiscale no? Avete sentito il commento su San Marino?

Ecco, questo e' il senso di ingiustizia che proviene dal fare del Governo e, invce, di sentire comprensione, si sentono solo maggiori minacce ed intimazioni per questioni percepite come ingiuste....la questione della sostenibilita' sociale della gestione di questa crisi c'e' eccome. Nesssun equivoco.

il problema, a mio avviso, non è quello di abrogare o modificare una legge ingiusta, quanto il tempo che ci si mette... a mio modesto parere, comunque, una legge va rispettata, senza eccezioni.