in questo giorno per lui funesto, hummer arriva a difendere i politici in generale, cosa che non ha mai fatto in epoca non sospetta.
Invece mi sembra che questa volta hummer stia facendo un discorso serio, quindi merita una risposta seria. Che anche gli elettori abbiano la loro parte di colpa non ci piove, hummer. Ma, siamo sempre lì: gli elettori italiani hanno mai avuto la possibilità di fare una buona scelta? Sul discorso dei poteri occulti io ci credo poco; credo piuttosto che sia in corso una guerra per accaparrarsi le posizioni migliori, e noi stiamo perdendo perché non riusciamo a fare squadra.
@ patos
Giusta osservazione,vero che uscivamo da tangentopoli,ma è anche vero che il paese si è stretto intorno al dottor sottile per entrare entusiasticamente nell'epopea dell'euro
Se col dottor sottile intendi Amato, all'epoca ero parecchio giovane (quindi pensavo poco alla politica), ma ho un ricordo decisamente diverso dall'entusiasmo. Mi sembra anzi che tanto il prelievo forzoso sui c.c. che l'introduzione dell'Ici (all'epoca se non erro Isi, ovvero imposta straordinaria immobiliare - vado a memoria e posso sbagliare le sigle, ma il succo è quello) fu vissuto dal popolo italiano come un vero e proprio furto.
Poi l'adesione all'euro fu entusiasta, questo sì; credo anzi che ancora oggi l'Italia sia uno dei Paesi più euro-entusiasti (probabilmente perché abbiamo una classe politica nazionale squallida, quindi guardiamo all'Europa con speranza).
Sull'operazione politica di berlusconi siamo d'accordo: fu abile a raccogliere i cocci di ciò che era sopravvissuto e a plasmarne una formazione politica che, per il solo fatto di essere contro la sinistra, racchiudeva in sé le potenzialità di vittoria. Ma questa è storia passata, non analisi in chiave futura.
Per quella, nessuno può cantare vittoria, d'accordo; ma serve anche capire il perché sia successo per inquadrare una prospettiva che ci eviti gli stessi errori e possa portarci a fare 'ste bendetet Riforme minime essenziali per non soccombere. Dunque, anticipando i tempi e passando direttamente al post-berlusconi, cosa potrà impedirci gli stessi errori del passato e proiettarci nel futuro?
Ce la può fare questa sinistra, per esempio, che non ha un'unità d'intenti neppure al suo interno, che qualche mese fa ha silurato il suo padre fondatore nel segreto della urne, che mette i bastoni nelle ruote a l'unico che sembra in grado di poter raccogliere il testimone di un ampio consenso elettorale anche in maniera trasversale (senza consenso, le riforma non si fanno)?
O ce la può fare il Centro, con Monti che scende nei consensi fino a scomparire e Casini che sembra una trottola per come si sposta nello schacchiere politico?
Oppure un Cdx rinnovato? Ma rinnovato come, se ancora non è capace di emanciparsi dal berlusconismo?
Oppure Grillo? Ma se non è stato in grado di assumersi neppure un minimo di responsabilità governativa quando ne ha avuto occasione? Se continua a rifiutare allenanze e dice che governerà solo con la maggioranza assoluta, davvero si può pensare che ci arrivi?
Dunque, archiviato berlusconi (adesso o quando sarà), cosa ci attende dopo?