Dopo il carroarmato di latta,l'occupazione del campanile di San Marco,e questo referendum,direi cheris la repubblica della serenissima coincide con un manipolo di buontemponi,rispetto alle reali intenzioni dei veneti;e che semmai la voglia di cambiamento coincide con lo striminzito 6% in mano a Salvini,senza tener conto dei riflessi negativi sui guai di Tosi.

si, jos, mi hai citato ancor più che quotato per sbaglio, ma a tutti chiedo. lor signori si ricorderanno di interpellarci IN REGOLARI ELEZIONI?

l'esperienza italiana in italia deriva dalla controparte. quando vai allo sportello pubblico all'estero trovi efficienza e competenza con regole certe. non vedo perche' l'italiano all'estero debba andare contro un ordinamento che approva, che lo aiuta, che gli rende le cose facili. poi parliamo dell'Italia. cosa dobbiamo dire? andiamo allo sportello, se sei molto fortunato trovi il fenomeno che sa tutto. e' un genio da lascia o raddoppia quid altissimo. non scherzo mica perche' un computer non sarebbe in grado di sbrogliare quello che riesce a fare. quanti ce ne sono? 1 su 10.000 no, stimerei 1 su 2-300, naturalmente additato male dai colleghi che paragonando il fenomeno a 100 producono 3 - per il resto un kasino immane, non parliamo poi della incompetenza dell'ammanicamento con i fornitori ecc. il babbo mi racccontava che alla riforma Vanoni si presentò all'ufficio imposte e dichiarò il 100% dei redditi. non gli credettero e gli imposero un maggior reddito. Mi disse che doveva rimanere come esempio. Non credo che oggi la situazione sia molto cambiata. le mie aziende sono in partita doppia da sempre anche quando non era necessario, eppure so benissimo che il primo pellegrino mi puo piazzare una grana immensa e l'onere della prova inversa tocca a me. dimostra che non hai evaso una cifra teorica calcolata sul nulla. invece non ho alcun riscontro che il classico statale o parastatale che fa il doppio o triplo lavoro in nero abbia mai ricevuto un avviso o una ispezione per occultamento di redditi. sfugge totalmente alla vista del fisco, non e' nemmeno considerato che esista. L'italiano vede la cosa pubblica italiana o come oggetto da mungere oppure come persecutore. se poi va all'estero plaude oppure se ne deve andare perche' il sistema straniero esclude il parassita..... e assiste chi e' realmente in temporanea difficoltà.

Dopo il carroarmato di latta,l'occupazione del campanile di San Marco,e questo referendum,direi cheris la repubblica della serenissima coincide con un manipolo di buontemponi,rispetto alle reali intenzioni dei veneti;e che semmai la voglia di cambiamento coincide con lo striminzito 6% in mano a Salvini,senza tener conto dei riflessi negativi sui guai di Tosi.

2,3 milioni di persone (su 3) non sono un manipolo di buontemponi, cretino che non sei altro! E in Veneto la lega non ha lo striminzito 6% ma il 35,15%, pirla! (dati ufficiali: elezioni Regionali 2010), almeno vedi di scrivere cose corrette, visto che al solito sei andato fuori tema per scrivere anche falsità. E cosa c'entra Tosi che è il sindaco di Verona (che ha preso il 57% nel primo turno)? Vatti a vedere le piazze, scendi tra la gente a vedere il malcontento, vivi tra le persone e non in mezzo agli agi della tua agenzia assicurativa, che fa parte di un settore iperprotetto e tutelato dallo Stato.

Di questo referendum ne hanno parlato persino tutti i giornali stranieri!

Fai pure, vai avanti come i politici ad ignorare il malcontento. La tua missione è negare qualsiasi malcontento, ridicolizzare qualsiasi rivolta e proposta alternativa. A te sta bene tutto così, hai la pancia piena tu, nel tuo settore iperprotetto.

Ma per cretino ci passi tu.

I certificatori di traffico dati (Alexa pro, Trafficestimate e Calcustat) che martedì hanno stimato per conto del Corriere del Veneto in non più di centomila persone gli elettori del comitato guidato da Gianluca Busato (numero ben lontano dai presunti due milioni e mezzo dichiarati dagli organizzatori), ieri hanno confermato le analisi (22.500 visitatori al giorno nei sei giorni di picco in cui i media stranieri e italiani hanno trattato la questione) individuando anche i server di provenienza dei voti. E proprio da questa divisione territoriale emergono una serie di curiosità. I presunti votanti infatti non sono concentrati soltanto in Veneto come ci si dovrebbe aspettare da un referendum sull'indipendenza, ma sono sparsi un po' in tutto il mondo e provengono dalla Germania, dalla Spagna e dalla Serbia.

RIPORTO DA PAG 9