Curiosa 'sta polemica tra Tremonti e gli altri della (sua) maggioranza. Vorrei far presente che se adesso non ci sono risorse - e non faccio fatica a crederlo -, non significa che non si possa riformare il Fisco. Il nostro sistema è iniquo e vessatorio non solo perché le tasse sono alte ma anche, e forse soprattutto, per l'astrusità delle norme. Una bella opera di disboscamento e semplificazione sarebbe già un'ottima riforma. Poi, una volta fatto, se ci saranno risorse è un attimo abbassare le aliquote... Se a un artigiano o a una piccola azienda che devono pagare 5 - 6000 euro all'anno di commercialista solo per adempiere agli obblighi fiscali gli semplifichi la vita e gli elimini 'sto costo, è come se avessi abbassato le tasse senza abbassarle. Anzi, se nel contempo gliele alzi di 1000 euro sono contenti lo stesso. Perché ne risparmiano di più sugli oneri accessori, ovvero sulle spese parassitarie e improduttive. ...due, massimo tre incombenze fiscali all'anno su imprese e cittadini, regole chiare e trasparenti, un call center fiscale di facile accessibilità che chiarisca al volo i dubbi e via tutti gli inutili adempimenti formali.Sarebbe già una gran bella Riforma.Un po' di fantasia, diamine!
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13/06/2011, ore 22:46
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15/06/2011, ore 21:01
L'importante è che non facciano le solite cose, quali? Un esempio:Vi è la possibilità di detrarre il fitto per l'università o per motivi di lavoro del figlio (a proposito la soglie dei 5.500.00 di lire dalla quale un figlio non è più a carico è stata tradotta pari pari in euro e mai e dico mai aggiornata nel valore da decenni, VERGOGNATEVI!!!!), solo fino a certi redditi;Le tasse universitarie e le agevolazioni di contorno spettano solo sino al solito limite di reddito (facciamo che agricoltori facoltosi, proprietarie di centinaia e centinaia di ha di terreni, quindi milionari, quando vanno a fare l'ISE sono poveretti e vanno girando in SUV e già in campagna serve, mentre il sotoscritto, molto ma molto più ricco per il fisco, va in Yaris e solo quella));Aggiungete voi altre agevolazioni legate al reddito.Per dire, poi, che un poveraccio non manda un figlio in Alta Italia perchè trovi un posto di lavoro e gli fitta un appartamento non "cià" i soldi (se paga 400/450 euro di fitto mensile su uno stipendio di 1200/1700 euro mensili, qualcosa non quadra) e quindi una agevolazione che non serve a niente. Per dire che quasi tutti i figli dei poveracci all'Università trovano sistemazione quasi gratis, per cui anche questa agevolazione costa poco allo Stato.Insomma mi pare che sia giunta la ora di stabilire sta' soglia di vera ricchezza, o no!! Nei vari format televisivi di attualità ed anche sui giornali si sente e si legge che tutti gli intervista dicono che per vivere oggi servono 3000 al mese (senza scialacquare) allora che si parta da questo. |
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16/06/2011, ore 10:36
Non ci saranno riforme..non ci sono soldi..prima andranno al mare..si tira a campare..prima di esser travolti..dall'indignazione generale(Brunetta)Mentre parlano davvero delle pensioni delle donne(ancora massacrate) devono dare anche risposta all'UE..da parecchio tempo:L`Italia «deve ancora specificare» interventi sul suo programma di risanamento dei conti pubblici sul periodo 2013-2014 «per un importo cumulato pari circa al 2,3 per cento del Pil». Lo rileva la banca centrale europea sulla base del programma di Stabilità approntato dall'Italia, nel riquadro di analisi sulle finanze pubbliche dei paesi dell'area euro pubblicato nel suo ultimo bollettino mensile. «Prevede una riduzione del rapporto disavanzo-Pil dal 4,6 del 2010 al 3,9 nel 2011. In seguito, tale rapporto scenderebbe ulteriormente a un livello inferiore al 3 per cento nel 2012, in linea con i requisiti. |
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16/06/2011, ore 11:57
concordo nella sostanza con quanto dice Bancariononno, anche se ahimè, 31 anni di lavoro proprio oggi in giro per l'Italia e la Francia, 3000 euro non sono uguali a Ragusa, a Milano o a Parigi... |
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16/06/2011, ore 12:06
..intanto a Parigi..seppur piu' cara..pagheremmo meno tasse..di ben 10 punti percentuali in meno.La tassazione nei paesi UE..è di molto inferiore..Consiglio chi stà per andare..in quiescenza eh..(ma chi l'inventava questi nomi?)di considerare un trasferimento di residenza in Slovenia..o Lituania...Si potrebbe riempire il carrello della spesa almeno il doppio ..che a milano :-))) |
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16/06/2011, ore 13:07
non credo proprio che limando qualche cento euro si risolvano i problemi.la statistica dei giorni scorsi dice che ogni italiano ha un debito di 36.000 euro.la statistica non dice che quel debito lo paghera' solo una parte degli italiani perche' l'altra parte e' a limite sopravvivenza.la statistica non dice che chi si accorge di essere il futuro bersaglio del governo si sta attrezzando per non dover tirare fuori un ghello, che il valore di quello che non si puo nascondere diminuisce perche' nessuno lo vuole.che nessuno ha interesse a fare profitti che possano essere drasticamente tagliati da un fisco sempre piu vorace.La soluzione rapida sarebbe un governo di sinistra, con una bella patrimoniale secca e una ancora piu veloce incursione in banca stile bandito amato per taglieggiare i depositi.Nel 29 il governo americano risolse la crisi andando a prendere i soldi dove erano. Poi si rimisero a lavorare e ricordate che la crisi fu dovuta solo ai folli investimenti in carta straccia. La stessa cosa e' accaduta ora.Stiamo in piedi su una bolla di sapone., non esiste alcuna legge di fisica (economia) che dica possa durare.saluti |
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