Non conosco in dettaglio il prodotto, ma mi vengono in mente alcune considerazioni:1. PIN e PUK sono presenti nei sistemi informativi della banca in forma criptata e non accessibile da parte degli operatori (né di altri dipendenti della banca). Anche i PIN dei bancomat vengono trattati allo stesso modo: si tratta di un accorgimento diretto a garantire la sicurezza (e non la riservatezza) del cliente, facendo in modo che lui e solo lui possa conoscere le passwords;2. Il fatto che la ricarica comporti un costo di € 6 è ben evidenziato nel sito www.cartafacile.it;3. Il contratto della carta specifica che il rimborso può essere effettuato solo disponendo del PUK. Tuttavia, nel diritto italiano (art. 2041 del codice civile) è sempre possibile chiedere un indennizzo a chi si sia "arricchito senza causa" (come nel caso di CartaFacile S.p.A., che non sarebbe più tenuta a una somma da te versata per poter usufruire del loro servizio). Di contro, CartaFacile potrebbe eccepire la tua mancanza di diligenza nella conservazione dei codici (resa più grave dal fatto che questo obbligo è scritto e ribadito in più punti del contratto).Insomma, se si tratta di una questione di principio, preparati a spendere un po' di soldi per l'assistenza di un legale. Altrimenti, prova a trovare una soluzione negoziale, magari facendo la voce un po' grossa.
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02/12/2004, ore 13:54
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