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A Sttembre 2009 mi accorgo di 5 prelievi bancomat effettuati in Olanda di 250 € cadauno, io sono a Roma e la banca è l'Unicredit.Blocco la carta faccio denuncia e richiedo il rimborso, dopo un mese la banca risponde che essendo stati effettuati con il PIN nega il rimborso.Premetto ovviamente che il PIN è stato da me memorizzato e la carta regolarmente consegnata alla banca per provare la corretta tenuta.Il bancomat è di vecchia concezione senza il microcip (colpa loro).Il mio utilizzo del bancomat è prevallentemente presso gli sportelli Unicredit per prelievo contanti, posso essere io responsabile di eventuali Skimmer o telecamere nascoste.Come posso controbattere e ci sono altri nelle mie stesse condizioni.Grazie in anticipo dell'aiuto.

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Il paradosso dei codici random ossia una domanda o un numero ogni volta diverso (casuale) può essere veramente efficace se il numero o le domande sono molti/e ad esempio:cambio di richiesta ogni volta scegliendone a caso una diversa su 10.000.Non può dirsi veramente casuale o Random quando si basa su poche domande es: 10 perchè ci sono moltissime probabilità che essendo appunto casuali venga fatta la stessa richiesta più di una volta.(non so se mi spiego).La valigetta di Obama avrà una sceta Random tra milioni di combinazioni...cosa ben diversa.E' un pò come dire cripto un documeto in codice Pgp o Frattale....entrambi sicuri,entrambi criptano ma a decriptare un codice frattale altro che Big Blue ci vuole.Poi alla base c'è ovviamente sempre l'algortmo matematico che c'è sotto....Ce ne sarebbe da dire...........

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Sono Mazzi Alessandro colui che ha aperto la discussione, ringrazio tutti per la preziosa collaborazione e Vi dico come è finita la storia:Ho scritto all'unicredit rigettando il rifiuto di rimborso intitolando la lettera L'UNICREDIT NON TUTELA I PROPRI CLIENTI, spiegando che essa non si assume responsabilità nella vicenda lasciando il cliente quale unico nella remissione.Ho provato che nelle date ero a Roma e richiesto filmati video di tutte le operazioni bancomat fate nei loro sportelli.La lettera l'ho indirizzata alla Banca D'Italia, al Ministero del tesoro, all'ABI e a diverse associazioni dei consumatori, oltre che a tutto lo staff direttivo della banca a cominciare dall'amministratore delegato.Dopo 20 giorni mi confermano il rimborso, io ringrazio dispiaciuto dell'equivoco e mi compiaccio per la soluzione finale.Alla fine a parte l'arrabbiatura e il tempo perso è finita bene.Grazie di nuovo a tutti

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qualcuno può essermi d'aiuto?il 9/10/2009 ho riscontrato un prelievo anomalo di 1000 euro dal mio conto effettuato il 26/09/2009. Blocco il bancomat incriminato,Sporgo denuncia ai CC, porto il tutto alla mia banca con tanto di bancomat ,secondo me clonato, la cassa di risp. PD-ro ora del gruppo intesa san paolo, e dopo 7 gg provvedono al rimborso sul conto con la clausola che se ci sono problemi se li riprenderanno alla chiusura della pratica da eseguirre entro 4 mesi...i mesi passano e il 12/01/10 chiudono la pratica addebitandomi la truffa.Chiamo la Banca e si scopre che è stato rifiutato il rimborso perchè la carta al momento in cui l'ho resa all'incaricato della banca, mi è stata tagliata e quindi non hanno potuto leggere la banda.La persona che mi stà seguendo per questa truffa prende in mano il tel e riesce a contattare un "guru" che gli dice che se c'è il chip si può fare lo stesso qualcosa... via telematica riescono a fare il "fondo giornale" ma la questione si complica ulteriormente: risulta che è stata usata il mio bancomat per quel prelievo!!! e dicono che è assolutamente impossibile clonare il chip.La questione stà diventando assurda: io non ho mai perso di vista il mio bancomat che è rimasto sempre nel mio portafoglio, non l'ho data a nessuno, il pin lo sò solo io a memoria e non l'ho trascritto.il giorno in cui hanno fatto il prelievo, era un sabato mattina alle 9.55 a 40km da dove abito. Io ero a casa con il mio bimbo e ci sono rimasta fino alle 10,20 con tanto di testimoni. Sono uscita per fare delle commissioni che ho pagato con carta di credito con ricevute che portano come orario le 11,30.Perchè dico questo: la carta di credito e il bancomat sono dentro la stessa custodia e se non avessi avuto il bancomat con me me ne sarei accorta immediatamente...... Stranamente il prelievo fraudolento è avvenuto a 4 km da dove il 25 avevo fatto un rifornimento carburante con pos in quanto la macchina non accettava contanti.......

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Mi unisco anche io al club dei truffati, vi spiego la mia vicenda:a luglio 2009 sono stato in vacanza in Brasile. Un giorno, mentre ero in camera mi arriva un sms di un prelievo effettuato di quasi 400 euro da uno sportello dove non avevo mai prelevato prima e la carta era in mio possesso come lo è stata per tutto il tempo del mio soggiorno li. Chiamo quindi il servizio di blocco carta e blocco immediatamente la carta. Subito dopo mi arrivano altri due sms di tentativo di prelievo fallito in quanto la carta era stata bloccata tempestivamente. Quando torno faccio regolare denuncia e seguo l'iter della banca per avere il riaccredito della somma prelevata. In questi giorni mi hanno mandato una lettera dove mi dicono che per loro il prelievo è stato fatto con la mia carta e che non è stata clonata, cosa impossibile visto che la carta era nelle mie mani sia durante il prelievo riuscito che durante quelli falliti a seguito del blocco carta. Parlando a voce con il direttore mi dice che non possono risarcirmi per quanto comunicatomi per iscritto e aggiunge che si tratta di una denuncia anomala in quanto il prelievo è stato fatto nello stesso posto dove mi trovavo io. Normalmente, mi dice, che dopo una clonazione la carta viene utilizzata in un altro stato e quindi la mia denuncia risulta anomala e pertanto non mi possono riscarcire. Quindi, oltre ad aver subito il danno mi ritrovo "diffamato" dalla banca, che in sostanza dice che io ho dichiarato il falso perchè dicono che il prelievo è stato fatto con la mia carta quando io ho dichiarato al posto di polizia nella denuncia presentata, che la carta era in mio possesso per tutto il tempo e che non avevo dato il pin per il prelievo a nessuno.Cosa posso fare per farmi risarcire questo importo?

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volevo portare un piccolo contributo, anche se un po datato ma sintomatico della serietà dell'emittente la carta. All'epoca in cui c'erano ancora i vouchers cartacei, quelli che hanno più di 40 anni se li ricordano, ma esistono ancora anche se pochissimo usati. Comunque quei vouchers venivano compilati a mano, la cifra era scritta a penna, poi passata in una macchinetta che stampigliava il numero di carta, il nome del titolare ed il codice esercente, poi veniva consegnata l'ultima copia al cliente, generalmente non si leggeva quasi nulla. In un mio viaggio in Messico, un albergatore, aveva alterato la cifra, modificando un 3, facendolo diventare 8. Be al mio rientro in Italia, leggendo l'estratto conto mi sono accorto della manomissione, ho fatto presente il fatto alla carta di credito che era l'american express, e nonostante che sulla mia copia non si leggesse praticamente nulla, mi hanno rimborsato credendomi sulla parola. Questo dimostra che quando l'emittente è una società seria, il cliente è tuteleto, quando non lo è accadono tutte queste cose che si leggono nei vari post.

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