Sono un dipendente di Poste Italiane e mi rivolgo a voi affinché possiate darmi delucidazioni e chiarimenti circa uno spiacevole e per alcuni versi risibile situazione venutasi a creare in seguito alla disposizione governativa concernente il pagamento di stipendi/pensioni, superiori alle € 1.000,00, che non possono più essere riscosse se non tramite il possesso di un c/c postale e/o bancario. Poiché ho sempre riscosso lo stipendio presso lo sportello, dovendo ottemperare a questa disposizione, ho inoltrato presso l’ufficio amministrativo della mia sede di competenza la richiesta di far accreditare lo stipendio presso la banca ove son correntista; la risposta fornita da Poste Italiane che ciò non è possibile, poiché occorre aprire assolutamente il conto presso Banco Posta. Ora, posso ben comprendere che Poste Italiane possono suggerire ai propri dipendenti questa misura ma non è certo un obbligo. Poiché vorrei avere chiarimenti in proposto, gradirei sapere da Poste Italiane:
a) la legittimità o meno di tale provvedimento (ed eventuale disposizione di PT a tal riguardo);
b) come si può rimediare (ed a chi) visti i tempi ristretti (se non erro, dal prossimo mese di marzo non si potrà più riscuotere allo
sportello) in modo da attivare l’accredito
Mi sono permesso renderVi partecipi di questa situazione se posso permettermi, coattiva, che lede il diritto del lavoratore di scegliere dove far accreditare il proprio stipendio.
In attesa di un Vs. cortese riscontro e rimanendo a disposizione per eventuali ulteriori/ragguagli, porgo distinti ossequi
Eustacchio
Roma