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Ciao a tutti!Ho in mio possesso 11 buoni fruttiferi ordinari cointestati tra mia madre e mia nonna. Non vorrei cambiarli tutti perchè non ne ho la necessità. Poi visti i tassi d'interesse... L'impiegata postale che è addetta alle successioni dei buoni, mi ha detto tra l'altro che i buoni andrebbero cambiati obbligatoriamente, perchè non si possono avere buoni fruttiferi intestati a persone decedute...ma non mi è sembrata molto convinta.... si giustificava con frasi tipo "beh, ma lei potrebbe andare in giro con una macchina intestata a un suo parente defunto? Chiaro che no..." Peccato che dal mio punto di vista un automobile non sia proprio la stessa cosa di un buono fruttifero ordinario.... poi ha aggiunto "ammenchè lei non dichiara di averli ritrovati recentemente, e che era all'oscuro della loro esistenza....." uhauhuahuah ma cos'è? il circo? :-)Quindi vi chiedo: ma è vero? Posso tranquillamente tenermi i buoni o devo cambiarli per forza?In caso mi abbiano detto una stupidagine, dove posso trovare la normativa che regola l'oggetto in questione? Così la stampo e la porto in posta....Poi altra faccenda sui tassi d'interesse variati....ma forse per questo è meglio che apro un altra discussione...Grazie!

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I buoni postali sono equparati ai titolidi stato,si può chiederne il rimborso prima della scadenza se si è intestatari,nel caso siano inteatati a persone decedute e lei risulta erede in toto o in parte, spetteranno a lei per intero o pro quota se ci sono altri eredi,fanno parte del patrimonio del defunto se cointestati solo x la %,in qulità di erede/i una volta accertata con dichiarazione di succne, certificato di morte,potete conservarli fino alla scadenza o chiderne il rimborso; se x esempio si trattasse di bot o btp in un conto bancario e nn postale,essendo obbligazioni statali, gli eredi avrebbero diritto alla loro quota e ciscuno potrebbe decidere se continuare a tenerli sino alla naturale scadenza, o disinvestirli; sono esenti da imposte; stessa cosa x un'appartamento: 2 eredi possono tenerlo o venderlo.
"Non siamo gli ultimi di ieri ma i primi del domani." "Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare."

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leggi quetoGentile cliente,In riscontro al Suo quesito qui pervenuto per il tramite della Cassa Depositi e Prestiti, si fa presente che la normativa in materia di buoni fruttiferi postali, prevede che la clausola della "p.f.r." ovvero "pari facoltà di rimborso" apposta all'atto di emissione, su un buono fruttifero cointestato a più soggetti, consente ad ognuno di questi di compiere operazioni di rimborso anche separatamente.La suddetta clausola è personale e fiduciaria e non trova applicazione immediata se all'atto di pagamento uno degli intestatari risulti minore di età o uno degli intestatari risulti deceduto.Il rimborso di titoli caduti in totale o parziale successione deve essere richiesto e quietanzato congiuntamente da tutti gli aventi causa, che sui buoni vantino diritti: nel caso specifico dagli eredi del cointestatario deceduto e dal cointestatario superstite ovvero non è possibile effettuarlo su richiesta di una sola parte a meno che non intervenga un provvedimento autorizzativo da parte dell'A.G.Occorre altresì far presente, che i buoni fruttiferi postali conservano interamente il proprio rendimento fino all'atto del rimborso, a prescindere dai beneficiari delle somme.Ciò posto, si informa infine che dal 5 settembre 2005, i richiedente le emissioni di buoni fruttiferi postali cartacei devono obbligatoriamente compilare e sottoscrivere l'apposito modulo di "Richiesta di emissione di BFP", aggiornato con le condizioni contrattuali, tra le quali è previsto che in caso di buoni emessi con la clausola della "p.f.r.", in caso di morte di uno degli intestatari, il cointestatario superstite conserva il diritto di rimborsarsi il titolo separatamente ovvero senza istruire pratica di successione; tali condizioni contrattuali non hanno però effetto retroattivo e trovano applicazione solo per i buoni emessi appunto dal 05/09/2005.Colgo l'occasione per inviarLe Distinti saluti. Il Responsabile del Servizio Risparmi.dr. Mario De Silvestris Ti consiglio comunque di segnalare la cosa alla dott.ssa Daniela Leo visto che io da anni chiedo che facciano una circolare agli uffici postali e non fanno nienteL'indirizzo è [email protected]

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comunque nel caso della macchina di all'impoiegata che non è mai successo di dover vendere la macchina ma, semmai succede di fare la voltura per il cambio di proprietà. Ho fgirato il tuo post al Dott. De Silvestris vediamo se si decidono a fare la circolare esplicativa che sto chiedendo da anni.Tu pero' scrivi alla Dott. leo...più ne ricevono e meglio è.ti posto anche cio' che ho scritto ieri sul forumPremesso chePoste Italiane s.p.a. sono di natura pubblica in quanto gestori di un pubblico servizio (Consiglio di Stato sentenza 1206 del 2/3/2001) E cheLa normativa vigente fa divieto alle pubbliche amministrazioni e alle imprese esercenti servizi di pubblica necessità e di pubblica utilità di esigere atti di notorietà in luogo della dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà quando si tratti di provare qualità personali, stati o fatti che siano a diretta conoscenza dell’interessato (legge 7 agosto 1990 n. 241 art 30 e circolare Ministero Funzione Pubblica 14 aprile 1992 n. 87923/18.10.3.) ..art. 47 dpr 445/2000 E chePoste Italiane devono accettare la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà attestante la qualità di erede (Ministero dell’Interno Dipartimento Affari Interni e Territoriali- Direzione Centrale per i Servizi Demografici Circolare 31/2005 del 30.6.2005 prot 200506811-15100/292) E che La corte Costituzionale all’interno della sentenza 508 1995 dichiara che i buoni fruttiferi, benché facciano parte delle forme ordinarie del risparmio postale, sono assimilabili ai titoli del debito pubblico come si argomenta tra l'altro, dall’art. 7 comma 6 del d.l. 11 luglio 1992 n. 333 convertito nella legge 8 agosto 1992 n. 359 che li ha esentati dall’imposta straordinaria sui depositi bancari e postali ivi prevista. E cheI titoli di stato NON devono essere riportati nella dichiarazione di successione.E considerato che pretendere atto notorio per entrare in possesso di somme ereditate costituisce clausola vessatoria nei confronti del consumatore ed è da ritenersi pertanto nulla ai sensi dell’art. 36 ! comma D.Lgs 6 settembre 2005 n. 206 (codice del consumo)PERCHE’ Le poste Italiane continuano pervicacemente a pretendere atti notori del notaio e pure la copia della dichiarazione di successione pretendendo che nella stessa siano riportati i buoni postali ereditati??????????

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Anzitutto, grazie per la vostra competenza e disponibilità...vi sono molto grato.La storia dei miei buoni è un po complessa...Sono intestati a mia mamma e mia nonna entrambi deceduti. Mia nonna oltre a mia mamma aveva solo un altro figlio: mio zio il quale mi ha già fatto procura notarile per risquotere i buoni.Da parte di mia mamma, gli eredi sono solo 3: io, mio padre e mia sorella. Bene..firmeremo tutti e tre per il ritiro dei buoni chiaramente esibendo la procura speciale di mio zio.Questo è quanto.X Risolvi.Tu dici: "se ci sono altri eredi,fanno parte del patrimonio del defunto se cointestati solo x la %,in qulità di erede/i una volta accertata con dichiarazione di succne, certificato di morte,potete conservarli fino alla scadenza"Bene, non sai dove trovare la normativa? E' gisto per poterla stampare a farli vedere a quelli delle poste...X Cleofe, nella lettere che mi hai postato di Mario De Silvestris, non mi sembra che si parli del mio caso. Infatti, come ti ripeto, nel mio caso entrambi i contestatari sono deceduti.Poi chi sarebbe questa dott.ssa Daniela Leo?Poi tu dici:"comunque nel caso della macchina di all'impoiegata che non è mai successo di dover vendere la macchina ma, semmai succede di fare la voltura per il cambio di proprietà" ma infatti!!Essa dice però che i buoni non si possono "voltare". Semmai vanno riscossi e poi reinvestiti....Poi per l'altra faccenda dell'atto notarile, avevo risposto appunto nell'altra discussione. Praticamente a me in posta mi hanno detto che fino ad una certa cifra (se non sbaglio 10.000€) non è richiesto l'atto notorio ma oltre è indispensabile.....Visto la vostra competenza, vi andrebbe di partecipare nell'altra mia discussione "Buoni fruttiferi ord - essere truffati e derubati"?Grazie 1000!

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La Dott.ssa leo è la responsabile della Cassa Depositi e Prestiti e risponde per i buoni postali. son 4 anni che le chiedo di farfe una circolare che chiarisca una volta per tutte l'esatta procedura ma fa orecchie da mercante.I buoni non si possono voltare nel senso che non si puo' cambiare l'intestatario ma se ne puo' trasferire la proprietà. Una volta espletate le pratiche successorie le poste sapranno benissimo che i buoni intestati al sig. X sono passati in proprietà al sig. Y. Si stanno srrampicando sugli specchi e comunque la nota del Dott. De Silvestris (questo si responsabile del risparmio di Poste Italiane) mi sembra chiara. Stampala e mostrala al tuo ufficio postale invitandoli ad informarsi meglioRiguardo all'atto notorio Poste Italiane devono accettare la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà attestante la qualità di erede (Ministero dell’Interno Dipartimento Affari Interni e Territoriali- Direzione Centrale per i Servizi Demografici Circolare 31/2005 del 30.6.2005 prot 200506811-15100rguarda caso dopo la circolare del giugno 2005 che obbliga poste a recepire solo i sostitutivi dell'atto notorio, le poste si sono scaricate dicendo che dal settembre 2005 ciascuno degli intestatari puo' riscuotere il buono per intero che gli altri siano vivi o no (ora pero' fra gli intestatari dei tuoi buoni tu non ci sei per cui la questione è più complessa .Il fatto che Poste per cifre superiori ai 10.000 euro chiedano l'atto notorio del notaio è un abuso. come lo è quello di costringerti a riscuoterli anticipatamente rimettendoci un sacco di soldi.Loro infatti sanno benissimo che le nuove emissioni non hanno i rendimenti delle vecchie.Ho scritto di nuovo a poste e alla cassa dd.pp. voglio vedere cosa rispondono.Certamente se a me chiederanno cose indebite io mi rivolgero' ad un legale e chiedero' sicuramente i danni morali, esistenziali e biologici oltre all'eventuale risarcimento del danno patrimoniale.Io ti consiglio di fare la stessa cosa. prtima fatti mettere per scritto le loro pretese e poi fagli causa. E' ora di finirla con questi soprusi sulla pelle dell'ignaro cittadino e mi meraviglio dell'ADUSBEF che non ha mai mosso un dito per difenderci.

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