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salve sono un nuovo iscritto, purtroppo da questo mese in poi non potro' piu' onorare i miei (troppi) debiti, mi era stato promesso un consolidamento che pero' non mi e' stato piu' concesso. ho pensato di rivolgermi ad una agenzia cancellazione debiti, volevo sapere se qualcuno ha esperienza in merito, postiva o negativa. grazie

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Si certo,rivolgiti ad Agenzia Debiti,ci pensano loro!

www.agenziadebiti.it

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immagino che sia una risposta ironica, ma volevo una risposta concreta dato il mio problema....grazie

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Quindi?

Perchè porre domanda retoriche?

Hai solo 2 cartucce al tuo attivo e le hai sprecate.A domani per le eventuali repliche.

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quindi niente, cercavo risposte serie da gente seria...grazie lo stesso

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Senato INterrogazione di E. Lannutti su Agenzia Debiti (25-9-2012)


Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-03071

jupiter4026,leggi e te ne farai un'idea,lascia perdere hercule,gli piace scherzare sui problemi altrui,ciao e in bocca al lupo....
Atto n. 3-03071 (con carattere d'urgenza)

Pubblicato il 25 settembre 2012, nella seduta n. 800

LANNUTTI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'economia e delle finanze, dell'interno e dello sviluppo economico. -

Premesso che:

la crisi economica, scoppiata il 7 luglio 2007 con lo scandalo dei mutui subprime immessi sui circuiti finanziari internazionali come affidabili, poiché descritti con il massimo punteggio di affidabilità dalle agenzie di rating, prodotta dall'avidità dei banchieri, ha aggravato la situazione debitoria di moltissime famiglie italiane, indotte dalla pubblicità ad indebitarsi con banche, finanziarie e ricorrendo all'uso delle carte revolving per inseguire una presunta "modernità";

le sapienti campagne pubblicitarie ed i consigli per gli acquisti confezionate da banche e finanziarie associate ad Abi ed Assofin, di acquistare oggi per pagare dopo 12-18 mesi, ha vinto anche le resistenze culturali di famiglie, anche delle solide tradizioni contadine, abituate da decenni a non fare il passo più lungo della gamba, quindi a spendere ciò che guadagnavano, sfornando milioni di nuovi indebitati, indotti ad acquistare a rate anche per consumi spesso superflui;

all'interno di questi enorme mercato di nuovi debitori, si sono inserite agenzie senza scrupoli, per coltivare il nuovo fiorente business sulle promesse di ridurre i debiti maturati anche del 70 per cento, come agenzia debiti;

sul sito Baldini & Partners, studio legale specializzato in finanziamenti, prestiti, mutui, servizi finanziari, consulenze finanziarie, servizi e pratiche finanziamenti, con sede a Milano, via Sciesa 24a, vanta consulenza legale ed esperti in: liquidazioni di società e di aziende in crisi, mirate alla protezione dai creditori, alla limitazione dei rischi di fallimento ed eventuali conseguenze penali, soluzioni giuridiche per ridurre i debiti ad aziende e professionisti, protezione di patrimoni immobiliari e mobiliari sia personali che aziendali e risparmio fiscale nei trasferimenti immobiliari, successori, patrimoniali in genere, personali ed aziendali attraverso l'istituto del trust;

Baldini & Partners, come già segnalato da altri atti di sindacato ispettivo e da inchieste giornalistiche, era lo studio legale che procedeva ad assumere molti giovani in cerca di lavoro per agenzia debiti, come risulta anche dalla segnalazione di uno dei lavoratori che ha scritto all'interrogante della sua esperienza lavorativa presso lo studio;

la denuncia di questo lavoratore si somma a quelle di numerosi altri suoi colleghi, costretti alle stesse condizioni dall'agenzia debiti, giunte all'interrogante e su cui è stato presentato un atto di sindacato ispettivo (4-08200);

la spregiudicata e fraudolenta attività di agenzia debiti, la sua campagna pubblicitaria capillare su quasi tutti i mass media, che promette di ridurre i debiti del 70 per cento, ha indotto migliaia di debitori a rivolgersi ai suoi servizi, previ pagamenti di 390 euro, solo per conoscere la situazione debitoria, quasi che il malcapitato consumatore non la conoscesse già. Da una rilevazione effettuata il 23 marzo 2012 (come scrive l'Antitrust nel procedimento PS/7682), risulta che nella parte centrale della home page del sito sono riportate le seguenti affermazioni: "Qual è la nostra principale attività? Noi di agenzia debiti facciamo in modo che le persone e le famiglie indebitate chiudano i loro debiti con uno sconto che può arrivare fino al 70 per cento. Es. Una famiglia ha 30.000 euro di debiti da una Finanziaria" che non riesce a restituire, "Il nostro lavoro consiste nel fargli chiudere il debito ad una cifra che va da 9.000 a 18.000 euro. In un caso del genere la nostra tariffa è di 3.000 euro pagabili anche a rate. Alla fine, quindi, la famiglia paga da 12.000 a 21.000 euro anziché 30.000 e risparmia di fatto una cifra tra i 9.000 ed i 18.000 euro. La seconda attività è di opporci ad ogni atto di Equitalia, Agenzia delle Entrate, Inps e del Fisco (...) attraverso accesso agli atti e ricorsi in Commissione tributaria" in ogni grado di giudizio;

privati e piccoli imprenditori che versano in gravissime difficoltà economiche anche nei riguardi di banche, finanziarie ed agenzie fiscali, cadono così nelle grinfie di soggetti spregiudicati che promettono di risolvere i loro problemi previo pagamento di migliaia di euro, in aggiunta ai 390 euro richiesti come versamento iniziale, prospettando un successo di riuscita delle loro azioni del 70 per cento, senza poi raggiungere l'obiettivo, ed aggravando la situazione debitoria delle malcapitate vittime dell'Agenzia;

considerato che:

il 20 settembre 2012, nell'operazione di polizia giudiziaria denominata Payback, sono scattate le manette ai polsi del titolare di Baldini & Partners, Mariano Baldini, avvocato campano con studio a Milano e Londra, insieme ad altri complici ed accusato dal pubblico ministero Stefano Civardi di aver costituito un'associazione a delinquere che portava le aziende alla bancarotta fraudolenta e riciclava il denaro dei Casalesi e di altri pregiudicati vicini alla banda della Magliana, prestanome di agenzia debiti;

l'articolo su "la Repubblica" edizione di Milano il 21 settembre 2012, dal titolo: «"Proteggevano i beni dei Casalesi". Dieci arresti, il capo era un avvocato» e sottotitolato "L'operazione Payback della guardia di finanza di Milano ha portato al sequestro di immobili e auto per 22 milioni e a dieci fermi. Il legale è Mariano Baldini (studio Baldini & Partners)", ne racconta i dettagli;

si legge: «Uno studio legale in centro nel capoluogo lombardo e personaggi vicini a clan camorristici, come quello dei Casalesi: è l'asse Milano-Caserta individuato in un'inchiesta condotta dalla guardia di finanza milanese che ha smantellato una presunta associazione per delinquere, capeggiata da un avvocato con uffici anche a Roma e Londra. Il professionista avrebbe utilizzato le sue conoscenze tecniche per realizzare trust e così proteggere beni immobili e quote di società, riconducibili anche alla criminalità organizzata. Un sistema che avrebbe permesso pure di aggirare il fisco. Mariano Baldini, legale di 43 anni orginario di Caserta e titolare dello studio di consulenza Baldini & Partners, in via Sciesa a Milano, è finito in carcere assieme ad altre sette persone (due, invece, sono agli arresti domiciliari) in base a un'ordinanza firmata dal gip Antonella Bertoja su richiesta del pm Stefano Civardi. Le Fiamme gialle del comando provinciale hanno eseguito il sequestro di 88 immobili in tutta Italia: appartamenti di pregio situati in centro a Milano e un intero complesso di ville in provincia di Pavia e poi ancora case a Benevento, Latina, Chieti, Caserta, Novara, Sassari, Varese, Lodi. Stessa sorte per le quote di due società e a due auto, tra cui una Aston Martin. Ventidue milioni di euro il valore dei beni congelati. In particolare gli inquirenti avrebbero accertato un legame tra alcuni beni sequestrati, perché protetti dagli schermi giuridici messi a punto dall'avvocato Baldini, e Salvatore Izzo, pregiudicato napoletano morto lo scorso febbraio e che era stato mandato a processo a Milano per aver accumulato un patrimonio composto da ville, terreni e società in Brianza del valore di alcuni milioni di euro, molti dei quali frutto di un giro d'usura. Altro personaggio finito in carcere è Luigi Sagliano, 58enne di Casapesenna (Caserta), ritenuto vicino al clan dei Casalesi, tanto che alcuni pentiti lo hanno indicato in passato come autista e factotum della famiglia Zagaria. Arrestati altri tre imprenditori originari della provincia di Caserta: Luigi Pezzella, 68 anni; Rosa Struffolino, 29, e Simmaco Zarrillo, 43. Stessa sorte per Stefano Brusati, trent'anni, milanese, e per il lodigiano Paolo Lisi, 35 anni. In carcere anche Andrea Giorgio Bensi, 69 anni, di Lodi. Agli arresti domiciliari, invece, Gabriella Amati e Valentina Pagella, 43 anni, di Alessandria. Sagliano, assieme ad altre cinque persone finite in carcere, sarebbe stato, secondo le indagini, una delle teste di legno al servizio di Baldini per occultare i patrimoni. Stando a quanto ricostruito dagli investigatori, con il meccanismo dei trust all'estero sarebbero stati nascosti i beni riconducibili a "due pregiudicati" (tra cui Izzo) soggetti a misure di prevenzione, evitando così che venissero sequestrati". Il presunto gruppo criminale, poi, avrebbe sfruttato "lo specifico istituto del trust liquidatorio per sottrarre alle procedure concorsuali l'attivo patrimoniale di società fallite", danneggiando i creditori. E avrebbe occultato anche "il patrimonio di imprenditori in difficoltà economica, impedendo ai fornitori a al fisco il recupero delle somme dovute". Numerosi i presunti episodi di bancarotta e riciclaggio. Al momento, però, non è stata contestata l'aggravante di aver favorito cosche mafiose, ma le indagini sono ancora in corso»;

l'associazione di consumatori Adusbef da oltre 2 anni ha denunciato alle Procure della Repubblica ed all'Autorità garante della concorrenza e del mercato (che ha un'indagine ancora in corso per pubblicità ingannevole) il fiorente business di agenzia debiti, basato su angoscia e disperazione di milioni di cittadini indebitati, ai quali viene promesso di ottenere uno sconto del 70 per cento del proprio indebitamento, previo pagamento di 390 euro. L'associazione, regolarmente iscritta al Cncu (Consiglio dei consumatori ed utenti) che ha sede legale presso il Ministero dello sviluppo economico, presieduta per legge dal Ministro o da un suo delegato (compito attualmente svolto dal sottosegretario De Vincenti), tramite l'avvocato Antonio Tanza componente dello stesso CNCU ha cercato invano di far inserire nell'ordine del giorno delle sessioni mensili la discussione sul problema di agenzia debiti, che interessa migliaia di consumatori, spesso truffati;

secondo gli ultimi dati ed un'inchiesta del settimanale "Il Mondo" pubblicata il 20 luglio 2012 dal titolo "I predoni degli indebitati", sono oltre 300.000 le persone che si sono rivolte alle agenzie di debiti, società che promettono di liberare dalla stretta dei creditori in cambio di soldi e che operano in una vera e propria giungla, debt agency diffuse nel mondo anglosassone, arrivate in Italia nel 2008 e che «si occupano, per conto del debitore, di arrivare a una transazione (per lo più attraverso accordi stragiudiziali di saldo e stralcio) o alla rateizzazione, di gestire i contenziosi con il fisco, chiedere la cancellazione dal registro dei protesti e perfino dagli elenchi dei cattivi pagatori», effettuare il recupero crediti. «La più visibile, nonché l'unica società per azioni, è però Ad - agenzia debiti, che l'anno scorso ha lanciato un'offensiva pubblicitaria a tutto campo, anche attraverso e mail e sms, nata a Milano nel 2010, è schizzata da 137 a circa 330 dipendenti e dichiara 25 mila "richieste di aiuto" al mese, 5 mila pratiche in lavorazione e una massa debitoria gestita di 1,2 miliardi di euro (l'importo medio sarebbe quindi di 240 mila euro)»;

a giudizio dell'interrogante il Governo si mostra inerte di fronte al disinvolto operato di agenzia debiti SpA che, approfittando della crisi economica di milioni di cittadini, famiglie e piccole e medie imprese, che versano in gravissime difficoltà economiche anche nei riguardi di banche, finanziarie ed agenzie fiscali, promettono di risolvere i loro problemi previo pagamento di centinaia di euro, che si aggiungono ai 390 euro richiesti come versamento iniziale, prospettando un successo di riuscita delle loro azioni del 70 per cento, senza poi raggiungere l'obiettivo, ed aggravando per giunta la situazione debitoria delle malcapitate vittime dell'Agenzia,

si chiede di sapere:

se non ritenga doveroso intervenire per evitare che, in una fase di crisi economica, soggetti spregiudicati possano trarre vantaggio da promesse non mantenute di aiutare i cittadini ad uscire dalla situazione debitoria;

se a giudizio del Governo l'operato dell'agenzia debiti SpA non possa configurare fattispecie delittuose a danno della pubblica fede e dei debitori già oberati ed indeboliti dalla loro situazione e dai conseguenti profili psicologici di inferiorità rispetto a soggetti che promettono soluzioni miracolistiche ai loro problemi;

se il Governo conosca le ragioni della mancata discussione in sede di CNCU presieduto per legge dal Ministro o da un suo delegato, di un fenomeno che ha assunto carattere criminale, e che coinvolge nella rete miglia di famiglie;

se le autorità preposte non abbiano il dovere, specie dopo i numerosi atti di sindacato ispettivo (interrogazioni 4-08200, 3-02859, 3-02813, 4-06545, nonché interpellanza 2-00450) e soprattutto dopo gli arresti effettuati dal pubblico ministero di Milano Stefano Civardi, nell'ambito dell'operazione Payback della Guardia di finanza di Milano, che ha portato al sequestro di immobili e auto per 22 milioni ed a 10 fermi, di revocare con effetto immediato l'autorizzazione ad operare ad agenzia debiti ed ai suoi prestanomi;

quali misure urgenti il Governo intenda attivare per evitare che soggetti economici, come agenzia debiti, possano servirsi della crisi per conseguire profitti a scapito di milioni di cittadini e di famiglie, duramente colpiti da essa, i quali, cadendo nelle "grinfie" di agenzia debiti, non trovano soluzioni concrete per risolvere le loro gravissime situazioni economiche, ma le aggravano ulteriormente.


27/09/2012

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