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Buongiorno a tutti,

ho trovato in diversi siti degli articoli, che riconducevano all'Adusbef, che trattavano l'ammortamento dei mutui fondiari "alla francese" che, a seguito di sentenze dei tribunali di Milano e Bari, sembrerebbe illegale ovvero genera delle somme indebite durante la restituzione del mutuo

Di seguito il link nel quale si può leggere il comunicato stampa:

http://www.adusbef.it/consultazione.asp?Id=8994&Ricerca=Elena%20Riva%20Crugnola

Avendo io e la mia compagna stipulato recentemente un mutuo per un'abitazione mi piacerebbe sapere se basta, come sembrerebbe, la dichiarazione di ammortamento alla francese sull'atto di stipula per ricadere nella fattispecie descritta. In ogni caso mi piacerebbe saperne un po' di più per cui ringrazio anticipatamente per i vostri eventuali commenti

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occorre verificare se il piano di ammortamento è effettivamente calcolato con il metodo francese, un qualsiasi corrispondente adusbef è in grado di farlo, ed è possibile farlo anche facendo una simulazione on line su qualsiasi sito che proponga mutui, visto che praticamente la totalità del sistema finanziario usa quel metodo.

tale metodo è caratterizzato da una spalmatura degli interessi con maggiore quota interessi e minor quota capitale all'inizio del mutuo, quindi con maggiori interessi totali alla fine del mutuo, in quanto l'esposizione media è più elevata, ovviamente la differenza è più alta se il capitale finanziato è alto, e irrisoria per valori bassi

nonostante le proteste dei consumatori e le numerose sentenze emesse, è ancora di gran lunga il metodo di calcolo del piano d'ammortamento più diffuso.



Ceterum censeo Carthaginem delendam esse.

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Ti ringrazio Gustavo,

ti confermo che il piano di ammortamento è alla francese; ne sono sicuro perchè dichiarato nell'atto di stipula dalla banca erogatrice

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http://forum.adusbef.it/leggi.asp?Id=372572#372712

Se ne parla sopra ed in altre tante discussioni.

In relazione alla sentenza 3208 del 13 giugno del 2013 del Collegio di Napoli, nella cui composizione era presente l'Avv. Bartolomucci Pierfrancesco in rappresentanza del "Consiglio Nazionale Consumatori Utenti", si ben legge riferimenti a recenti (perlomeno posteriori a quelle di Rutigliano e Milano) sentenze del Tribunale di Arezzo (24/11/2011), Tribunale di Padova (23/02/09), del Tribunale di Benevento (19/11/2912) che NON ravvedono nessun anatocismo e specifica, ancora, che nessuna sentenza è ancora andata in Cassazione (giusto per avere un ulteriore ed importate merito di confronto), Che poi si voglia chiamare "ANATOCISMO" la mancanza della indicazione sul contratto del TASSO EFFETTIVO ANNUO per effetto del frazionamento dei pagamenti è un altro discorso, ma sarebbe il caso di essere, non chiari, ma chiarissimi, a tale poposito con i "consumatori" per il quali si è creato una aspettativa di rimborso, per la quale, Lei, appunto, ha scritto. Infine, ripeto, dal 2 aprile 1997 (almeno e minimo) su tutti i contratti di finanziamento di qualsiasi natura è CHIARAMENTE scritto sia il T.A.N. sia il T.A.E. (che è ricompreso nel TAEG). Per me è solo tempo perso, ma visto che nel 2012 erano iscritti in Italia 247.040 avvocati all'Albo (non sono riuscito a trovare la specifica divisione tra civilisti e penalisti), comunque ho letto questa notizia:

15 febbraio 2013 ....gli avvocati di Roma sono in numero maggiore di tutti gli avvocati della Francia (notizia oggetto di precisazione da parte di un sito che ha indagato. In Francia pare ve ne siano 53.744 di avvocati al 1 gennaio 2011, mentre nel Lazio ad agosto 2012 erano 30.262),

Dunque dicevo vista la notevole concorrenza presente in Italia, sicuramente non penso si spenderà molto per portare una banca in giudizio, per questo fatto tentare non ha mai fatto male a nessuno.


Se sommate il T.A.N. al Tasso di Mora, tutti i mutui stipulati dagli italiani sono presuntivamente usurai, TUTTI, proprio TUTTI

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