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Salve,nel 2009 ho acceso una cessione del quinto, quindi, regolarmente assicurato, dal mese di ottobre 2010 all'aprile 2011 l'azienda mi detrae l'importo della cessione senza versare nulla alla società finanziaria ktesios.Nel mese di maggio 2011, siccome l'azienda prendeva sempre tempo per pagare gli stipendi, stanco di sopportare tale situazione, invio dimissione per giusta causa, tramite legale.Comincio a ricevere dei solleciti da parte della ktesios banca, dapprima per conoscenza, ora proprio ieri ricevo una raccomandata che mi chiedono il totale saldo o se nel frattempo sono impiegato in un'altra azienda il trasferimento per la riscossione della rata.MI chiedo, sono andato via in quanto non pagavano, poi, ma la cessione io ho pagato quasi 1000 euro di assicurazione. quindi chiedo consigli o ulteriori delucidazionigraziequi

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l'assicurazione rischio impiego non estingue il debito, si surroga all'assicurato in caso di disoccupazione, riduzione stipendio, inabilità temporanea e altro (meglio spiegato nell'informativa). Se estingue il debito poi fa rivalsa sull'assicurato per la somma al netto dell'indennizzo dovuto (ovvero il periodo del rischio coperto), ecco perchè si mette a garanzia il TFR. Per le rate trattenute e non versate dall'azienda non ti devi preoccupare, verrà messa in mora quest'ultima. In caso di ricollocamento al lavoro devi darne comunicazione alla finanziaria e all'assicurazione e a questo punto hai 2 opzioni: continuare a pagare le rate attraverso il nuovo posto di lavoro, lasciare che l'assicurazione estingua il debito e poi pagare la rivalsa

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ANTO dice<<>>Evidentemente con l'azienda non càvano un ragno dal buco e quindi se la prendono con te. E date le circostanze,se l'ùltimo a poter rispondere in quanto il primo truffato sei tu !<<>>Manda una raccomandata all'assicurazione ( ci credo assai poco,ma un tentativo va fatto ) e per conoscenza alla Ktesios,restando in attesa.Se l'assicurazione nicchia (come prevedo) e il Datore di lavoro ti ha fregato i soldi senza pagare le rate alla Ktesios,io mi rivolgerei ad un avvocato per far mettere in mora il datore di lavoro e chiedere i danni,oltre alla legittima restituzione delle somme indebitamente percepite dalle tue competenze. Ed ovviamente informarne (per conoscenza) la Finanziaria. E fino a quando non si risolve questa pendenza,non possono obbligare il nuovo datore di lavoro a trattenerti una mazza senza rinotificargli gli atti !E questo,indipendentemente dal fatto se riescono a sapere se lavori e dove lavori.

LA NOBILTA' DELLO SCHIAVO, E' LA RIBELLIONE !
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