Salve a tutti vi espongo subito il mio problema: al decesso di mio padre mi trovo a ripartire l'eredità con la sua seconda moglie ( niente soldi e io per altro non faccio controlli su conto corrente solo immobili a lui pervenuti in successione dai genitori ). Divisione lunga (3 anni) poichè la signora (mai lavorato e fatto fuori ingente patrimonio) pretendeva quota più alta di quanto le spettava e comunque io stanca vedo di chiudere la cosa. Dopo la divisione mi vedo arrivare per racc. A/R una richiesta dei suio genitori indirizzata sia a me che a loro figlia che chiedono la restituzione di un prestito che avevano concesso a mio padre nel 1994 e gli interessi maturati dal decesso (3 anni fa) fino ad oggi.(allegano scrittura fatta a mano di mio padre che tra l'altro riconosceva interessi del 10%).Hanno atteso che si chiudesse la divisione senza mai dire nulla di questa scrittura.......Può essere andata in prescrizione? Grazie saluti Mary8
Rev.0 Segnala
06/07/2009, ore 00:12
|
||||
|
Vota ora facendo click sulle icone e vicino ogni domanda, commento o risposta
Rev.0 Segnala
06/07/2009, ore 11:00
La prescrizione di un diritto fra privati e di 10 anni, a norma di codice civile.Senza dover entrare in particolari quali la presentazione del credito agli eredi durante la fase del passaggio testamentario ...e dell'eventuale quota con l'altra erede....bisognerebbe intanto vedere con certezza quando c'è stato l'ultimo rapporto di richiesta(i creditori) o di ammissione del dovuto (il debitore).....o atto di pagamento degli interessi...che darebbero certezza del credito ora richiesto mettendo una data posteriori al 1994 per il conteggio dell'eventuale estinzione del diritto.Quindi solo se non si trovassero altri documenti e/o prove posteriori al 1994...i diritti si sarebbero preclusi nel 2004.. |
||||
|
Rev.0 Segnala
06/07/2009, ore 18:03
in tre anni dalla morte non si sono mai fatti vivi?nemmeno sapendo che c'era la successione in corso... strano, molto strano...come se un creditore si presentasse a fallimento concluso |
||||
|
Rev.0 Segnala
06/07/2009, ore 18:49
comunque se fosse riconosciuto a questi creditori il diritto ad avere quanto chiesto deve partecipare anche la seconda moglie in percentuale |
||||
|