Buongiorno a tutti.
Volevo chiedervi un consiglio.
Spiego la mia situazione che è un po complicata.
Ho un bilocale a Roma acquistato nel 2006 a 180K con mutuo di 150K, rimanente a oggi 129K.Ho firmato una proposta con un costruttore per una casa pronta nel giugno 2015, ma vincolata alla vendita del mio immobile. La proposta, scade a Ottobre 2014 (se non vendo entro tale data, la proposta è nulla e il costruttore mi ridà i 5mila euro della proposta)
Ora il mio appartamento, non si riesce a vendere al prezzo che ho stabilito, di 140K in quanto ho un residuo di mutuo di 134K (tra notaio e spese varie).
L'agente immobiliare che gestisce la mia vendita mi ha proposto questa soluzione:
- Far fare l'accollo del mutuo all'acquirente (che non riesce a prendere un mutuo perché precario) senza il controllo sul reddito dell'acquirente da parte della banca.
- Siccome, con l'accollo, io non riuscirei a prendere un secondo mutuo, dovrei chiedere al costruttore l'accollo del suo mutuo, senza controlli sul mio reddito da parte della banca (altrimenti la banca, non mi farebbe fare l'accollo)La cosa non mi convince molto, sembra troppo rischiosa.
L'agente immobiliare dice che se il nuovo acquirente, non paga le rate, a me non succede niente, al limite la banca mette all'asta la casa, il nuovo acquirente la perde ma io sono salvo perché pago il mutuo del costruttore e sono possessore di un altra casa. La banca può provare a farmi sanare la situazione, ma non costringermi.E' davvero così? Ammesso che si possa fare questo doppio accollo, senza che le banche facciano controlli sul reddito e sulla fattibilità (cosa a cui non credo) davvero non ci sono rischi per me? Neanche rischi legali o di altro tipo, come ad esempio i problemi derivanti da un assegno protestato?
Oppure, mi conviene vendere ed estinguere e poi richiedere un nuovo mutuo?
Grazie,
spero di essere stato chiaro.tagan