Mia suocera si trova in una situazione finanziariamente pessima per parecchi debiti contratti che ora non riesce più saldare.L' esposizione è la seguente :- Mutuo 500 €. mese . bloccato a seguito invalidità per 18 mesi- Banca intesa 170 €, ( mancano 1800 )- Revolving Unicredit 50 € ( mancano 1200 )- Revolvng AGOS 240 €, ( mancano 8000 ). Revolving Intesa 75 €, ( mancano 1500 )- Cessione del quinto con LOGOS 170 €, ( mancano 8000 )Ora a seguito del non pagamento riceviamo telefonate che chiedono di pagare almeno una rata per evitare l'iscrizione nelle banche dati dei cattivi pagatori. Cosa deve fare la signora dal momento che nn ha disponibilità ?Come di dobbiamo comportare per gestire al meglio il problema ?Possono aggredire casa, auto o beni mobili ?Grazie,
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10/10/2011, ore 21:22
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10/10/2011, ore 21:44
ALGEBRICUS insiste<< |
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10/10/2011, ore 21:48
Insisto perchè non sono convinto.Su quale base le finanziarie non possono effettuare i pignoramenti moobiliari o immobiliari ?L' eventuale rifinanziamento non è possibile , cioè accendere un prestito che copra i debiti in toto ? |
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10/10/2011, ore 21:48
P.S. X ALGEBRICUSpagare < almeno una rata > è solo la tàttica di accattonaggio dei cani da riporto,i quali bàttono cassa per loro stessi. Nel senso che se paghi la rata,l'insoluto sarà sempre quello se non aumentato per il decorrere degli interessi.Insomma,100/200 euro,servono a loro ( i cani da riporto) per la pizza o per la benzina o per comprare i libri di scuola etc......... |
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10/10/2011, ore 21:52
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11/10/2011, ore 08:52
Caro Algebrico, i pignoramenti si fanno se si ha interesse a farli. Il creditore quando si trova di fronte ad una situazione di morosità deve decidere che azioni intraprendere e, per farlo, valuta la composizione del patrimonio mobiliare, immobiliare e reddituale del moroso e decide valutando:a) l'entità del credito vantato;b) i costi a cui andrebbe incontro con l'esecuzione forzata (e che deve anticipare lui)c) quanto ricaverebbe dalla venditaconsiderando che eventuali mobili, se anche trovasse un ufficiale giudiziario particolarmente nervoso che non vuole scrivere "pignoramento negativo" e procedesse all'espropriazione... secondo te quanto si ricaverebbe con la vendita? Poche centinaia di euro se va bene (considero un valore normale di mobilio)...ma se va proprio bene,. e se trova un compratore particolarmente in vena di buttare soldi.Per quanto riguarda l'immobile, essendoci un mutuo, occorre valutare quanto è il capitale residuo da rimborsare e quanto è il valore prudenziale dell'immobile tenendo conto che in caso di vendita all'asta il valore diminuisce di mooooooooolto. Anche qua occorre valutare se per il creditore è conveniente oppure meno, posto che prima di avere i suoi soldi, dalla vendita, occorre rimborsare in toto la banca che ha ipoteca di primo grado. Generalmente, se non si è a fine mutuo, non conviene perchè anche qua si butterebbero soldi senza ricavare niente.Quindi, non devi cercare motivazioni da codice di procedura civile sul fatto che non si fanno pignoramenti, ma semplicemente dalla logica e dalla convenienza. D'altronde, se tu vai sui siti delle società di recupero, vedrai che uno dei loro servizi è proprio l'analisi della situazione patrimoniale del debitore per valutare se conviene o meno itnraprendere azioni esecutive.Ecco spiegato quanto risposto dal Conte Cagliostro.Si fidi, si fidi di lui.p.s.non hai parlato della situazione reddituale della suocera, perchè quella potrebbe essere toccata. |
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