Volevo segnalare quanto accaduto a mia zia, anziana e pensionata.Nei giorni scorsi ha ricevuto una telefonata da una persona che si è qualificata come addetta della sua filiale di IntesaSanpaolo (piazza Napoli a Milano), che le ha annunciato che era stata "sorteggiata" tra i clienti della banca e che avrebbe potuto fruire di un prestito a condizioni estremamente vantaggiose.Mia zia si è dichiarata non interessata, ma la persona si è dimostrata talmente insistente da riuscire a fissarle un appuntamento presso la filiale per i giorni successivi.Perplessa, mia zia mi ha incaricato di informarmi e io scopro che in realtà si tratterebbe "solo" di un'informativa su una nuova convenzione molto vantaggiosa per dipendenti delle ministero delle fnanze o inps che potrebbero accedere a un prestito personale dietro cessione del quinto dello stipendio o della pensione.Ora mi chiedo, se era solo un'informativa, era necessario telefonare a casa, fissare appuntamenti in filiale a una persona anziana facilmente suggestionabile?Non era meglio una brochure inviata a casa? Perchè questa insinstenza al limite del raggiro?La principale banca italiana ha deciso di rincorrere le più oscure finanziare presenti sulle televisioncine locali sul piano della comunicazione adottando comportamenti poco chiari e molto scorretti sul piano della comunicazione al cliente? O c'è di peggio?
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31/03/2009, ore 21:36
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31/03/2009, ore 23:28
Quando si ha a che fare con l'onorata società bancaria,il peggio non ha mai fine ! |
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