Ciao a tutti.Vorrei raccontarvi un evento spiacevole che mi è capitato con una primaria banca italiana qualche mese fa. Devo dire che nei 20 anni in cui sono stato cliente di tale banca non ho mai avuto alcun problema, anzi, tranne l'ultima volta che mi ha imposto di chiudere il conto e cambiare istituto. Ma veniamo ai fatti.In occasione della richiesta di un mutuo, cointestato con mia moglie, la mia banca ci ha indirizzati all'ufficio centralizzato mutui in quanto più efficiente e veloce di quanto non potesse esserlo in quel momento la filiale in cui avevo il conto.Il responsabile dell’ufficio mutui nell'istruttoria iniziale si è sempre dimostrato competente, com’è giusto che sia, ma sempre con un certo zelo e diffidenza. I nostri parametri per l’ottenimento del mutuo erano stati valutati preventivamente dalla mia filiale e giudicati abbondantemente “in regola” secondo le istruzioni dell’istituto. La stessa opinione ce l’ha avuta in principio anche il responsabile mutui, il quale ha cambiato repentinamente idea una volta analizzati i nostri redditi da modello Unico. Insomma secondo lui non eravamo più idonei a ottenere il mutuo causa reddito inferiore al triplo della rata massima. In realtà il nostro reddito era almeno 8-10 volte la rata massima prevista (il tasso fisso vigente in quel momento)… Abbiamo così fatto valere le nostre ragioni (anche perché avevamo già versato la caparra al costruttore) dimostrando, con gentilezza ed educazione, che il responsabile aveva grossolanamente sbagliato il calcolo dei redditi. Inoltre su intervento del direttore della nostra filiale i numeri sono tornati in ordine e la domanda è stata accolta ed il mutuo concesso senza problema alcuno.Ma il bello deve ancora venire. A pochi giorni dal rogito notarile, indispettito per avere evidenziato il suo errore, il responsabile mutui della banca ha rallentato fortemente la procedura per l’erogazione del denaro facendoci stare sulle spine fino all'ultimo, inviando inoltre una bellissima e-mail al direttore della mia filiale e al funzionario che avrebbe presenziato dal notaio contenente, oltre a informazioni tecniche sul mutuo, anche delle offese esplicite a me e mia moglie e diffida al funzionario a non darci retta in nessun modo durante il rogito.Il direttore della mia filiale, inavvertitamente mi ha girato tale e-mail per gli aspetti tecnici che interessavano anche a me, senza accorgersi delle offese contenute che io ho ovviamente letto con mia grande sorpresa. Inutile dire anche il dispiacere nel leggerle, soprattutto se derivanti da una persona che aveva sbagliato nell’eseguire il suo lavoro e che stava compromettendo un nostro progetto. Peraltro tale sua offesa pur configurandosi come reato di diffamazione punibile penalmente, abbiamo deciso di non sporgere alcuna denuncia. Abbiamo però inviato una lettera al direttore generale della banca il quale ci ha inviato delle semplici scuse scritte difendendo, in modo implicito, l’operato del dipendente il quale continua tranquillamente a riscoprire il suo ruolo.Adesso vorremmo dare informativa all’esterno di quanto avvenuto (stampa e web) perché non riteniamo corretto il modo di agire della persona oltreché insufficienti le scuse della banca.Che ne dite?buo
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18/10/2011, ore 11:08
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18/10/2011, ore 13:23
se il mutuo è stato concesso, io opterei per una bella denuncia per calunnie e offese....parlando con un legale imposterei una bella causa....se lo merita |
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18/10/2011, ore 15:03
però l'e-mail è forse confidenziale tra colleghi?tenga presente che l'e-mail non era indirizzata a lei, quindi se subentra la privacy... |
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18/10/2011, ore 23:53
va ad inguaiare di più chi l'ha aiutata (che comunque è stato un pollo a fare "inoltra") rispetto a chi l'ha denigrata. |
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