Nel dicembre 2005 ho stipulato un mutuo trentennale variabile. Allora l'euribor a tre mesi era circa 2,20% lo spead fu fissato al 1,2%. Ho avuto momenti diffici con l'euribor che saliva ai vertici di ottobre, ora per fortuna è sceso notevolmente. Guardando tre le righe del contratto di mutuo mi sono accorto che c'è una clausola che impedirà al tasso totale ( euribor + spead) di scendere sotto il 3,3%. Mi chiedo e vi chiedo è legale e possibile una simile clausola che di fatto rende il mutuo variabile solo in salita?
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01/02/2009, ore 22:06
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02/02/2009, ore 02:13
Con chi hai stipulato il mutuo?Consiglio è di surrogare subito con altra banca, anche se potresti rivolgerti ad un legale e sentire cosa puoi fare |
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02/02/2009, ore 11:34
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02/02/2009, ore 11:43
Tutte le clausole...se non "contra legem" se messe in un atto firmato e concordato dalle parti ,diventano obbligazioni.Si potrebbe chiedere una rinegoziazione,(facoltativa per la banca) per farla togliere, visto che non c'è in contrappeso un limite al tasso in salita, che avrebbe tutelato Lei in egual misura.Io cercherei in caso di diniego, di surrogare il mutuo e lasciare simile banca. |
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02/02/2009, ore 22:52
Grazie dei vostri consigli, voglio verificare effettivamente se si tratta di una clausola "contra legem", la logica mi dice di si, proprio per la mancanza di bilanciamento contrattuale, ma con le banche la logica non esiste. |
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03/02/2009, ore 10:49
Non perda tempo, perchè non lo è, è solo sbilanciata.....ma firmando si poteva notare al tempo della stipula...pertanto... |
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