Salve, mi rivolgo a voi per un consiglio. Nel 2006 ho stipulato un mutuo trentennale a tasso variabile (euribor 3 mesi). Dopo le montagne russe dell'ultimo anno la rata è tornata bassa come all'inizio e anche un po' di più, ma non vorrei ripetere l'esperienza ansiogena il futuro, e quindi vorrei passare al tasso fisso, anche se attualmente verrei a perderci, visti i valori bassissimi dell'euribor. Mi chiedo se effettuare subito il passaggio (attualmente l'eurirs a 30 anni oscilla fra il 3,60 e il 3,90) o aspettare ancora. So che per un po' i tassi resteranno bassi, ma temo che non appena si sentirà odore di risalita l'eurirs per il fisso aumenterà e perderò l'occasione. Spero di essere stata chiara, grazie.
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30/01/2009, ore 13:02
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30/01/2009, ore 13:09
Sì, praticamente vuole la botte piena...e la moglie ubriaca..:-))Guardi io sarei felice ora di avere un variabile, può darsi che rimanga basso anche un paio d'anni con il peggio che deve ancora arrivare sul sistema creditizio.Quando risaliranno...si vedrà...anche perchè le banche faranno resistenze...visto che ora il consumatore surroga e rinegozia....e forse con questo governo riusciranno anchhe a togliere la 40/2007 Bersani e liberalizzazioni varie......Allora che fà, si butta subito al fisso finchè c'è...? :-)) |
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30/01/2009, ore 14:45
oggi che si possono trovare mutui variabili con opzione, al 2,55% TAN per 100000 di finanziamento , non starei proprio a guardare il fisso.Ma se proprio vuole farlo illudendosi di cogliere un minimo nella curva dei tassi, tenga continuamente sotto controllo la quotazione eurirs relativa al periodo del suo mutuo ( minimo 10 anni perchè sul breve periodo 'eurirs è molto piu' volatile )Quando vedrà che nell'arco di 3 mesi ( non si lasci influenzare da variazioni temporanee ) le quotazioni eurirs tendono ad aumentare significativamente, vuol dire che il sistema bancario ed il mondo della finanza, si attende una inversione della curva dei tassi; i quali adesso scendono e domani, ma non si sa quando , saliranno.Anche il sistema bancario sbaglia le previsioni, ma ha comunque piu' strumenti di noi per prevedere i tassi ( l'eurirs è uno swap che sconta le quotazioni dei contratti futures sui tassi , cercando di anticipare le variazioni future ).Per farle un esempio: quando Tremonti ha tirato fuori la storiella dei mutui che se costavano piu' del 4% pagava lo stato, sapeva che i tassi stavano per crollare anche se in quel momento l'euribor era ai massimi.L'eurirs 30 anni era da giugno che calava e al momento della dichiarazione era appena sopra 4%... quindi gran bella figura, con tutta la pubblicità sull'aiuto che il governo darà alle famiglie, sapendo che poi molto probabilmente ,in concreto lo stato non avrebbe cacciato un euro o quasi. |
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30/01/2009, ore 16:15
Lo dico prima: predico bene e razzolo male...La soluzione migliore potrebbe essere:- farsi fare un preventivo per un mutuo a tasso fisso.- tenere il mutuo a tasso variabile- con ferrea disciplina pagare le rate del mutuo e risparmiare la differenza con la rata del preventivo. - periodicamente, ogni 6 mesi, anticipare quanto risparmiato, abbattendo il capitale residuo. |
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30/01/2009, ore 16:21
Salve,mi permetto d'intervenire in quanto sto per surrogare un mutuo a tasso variabile (Paribas) in uno a tasso fisso (ING Direct).La scelta della tipologia di tasse e' largamente soggettiva e dipende dalla propria propensione al rischio.E' verificabile che, in condizioni economiche "normali", sotto il profilo della convenienza lungo tutta la durata del finanziamento, il tasso variable e' da preferirsi ad uno fisso, anche se in determinati periodi il tasso variabile puo' subire vistosi oscillamenti.Il problema vero e' che le condizioni che stiamo vivendo oggi non sono normali e nessuno sa ben prevedere il futuro. L'IRS, il tasso di riferimento per i mutui a tasso fisso, e' rimasto praticamente invariato dopo gli ultimi due tagli al tasso di rifananziamento principale BCE.Questo e' spiegabile nella visione che ha il mercato dei mutui nel lungo periodo, che e' vista al rialzo e stabile intorno al 3,5% - 4%.Quindi, se lei preferisce non rischiare, le consiglio caldamente un fisso. Tanto piu' che in futuro potra' sempre surrogare.Se invece ha una sua visione del mercato, che prevede tassi bassi, allora scelga pure il variabile. |
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01/02/2009, ore 08:48
Condivido le considerazioni di cristianoparis sul fatto che alla fine la scelta tra fisso e variabile è solo soggettiva..... ma non condivido le conclusioni che il tasso eurirs segnala già i prossimi aumenti.Anche se, lo ripeto, non ci si puo' affidare troppo alle valutazioni grafiche ( anche i contratti futures sbagliano ) al momento la curva non indica affatto la prossima risalita dei tassi.http://www.akerfinance.com/it/modules.php?name=indexes&op=graph-eurirs&year=2008&cod=30Sul fatto poi che l'eurirs non abbia risentito dei recenti tagli TUS anche in questo caso non condivido... il sistema di formulazione del prezzo dello swap sugli interessi fisso su variabile, considera i tassi futuri, quindi se possibile anticipa leggermente il movimento come il greafico mostra chiaramente.Un'ultima considerazione , una eventuale stabilizzazione dei tassi "dovrebbe" portare ad un leggero abbassamento dell'eurirs rispettto all'euribor sottostante, in quanto la volatilità alta alza il "costo del rischio" ( indipendentemente che i tassi siano a 1,5 o a 4,5 ) |
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