sono un artigiano che ha una ditta a conduzione famigliare da oltre 40 con i genitori. Volendo rinnovare l'impianto elettrico dell'attività e altri piccoli lavori ad essa inerenti, chiedo un finanziamento ad una banca di cui non sono correntista o meglio, della stessa filiale lo ero stato per qualche tempo nel 2009.
Nei primi giorni di luglio chiedo alla banca se è disposta a concedermi un finanziamento di 15.000 euro consegnando tutta la documentazione richiesta, bilanci e mod. unico degli ultimi 3 anni e documenti personali.
Passano i giorni ma la banca non si fa sentire, recandomi ad essa numerose volte la risposta era sempre la stessa ovvero che avevano delle loro priorità.
dopo un mese circa, all'ennesima volta che mi rivolgo alla banca per sentire novità, finalmente mi viene detto che in accordo con il direttore la Banca è disposta per il credito ma serviva una garanzia di un intermediario come Cxxxxi, suggerito dalla Banca stessa e visto che non avevo immobili intestati, pure la firma di garanzia dei miei genitori pensionati e proprietari di un immobile di pregio.
Perso un prezioso mese di tempo solo per dirmi che erano favorevoli alla mia richiesta, mi rivolgo ad una associazione artigiani per la garanzia del 50% che mi viene concessa il 13/09/2012 poichè ad agosto era chiuso per ferie, obbligandomi ad iscrivermi alla Associazione (circa 400 euro di iscrizione annua) piu alri 350 euro per la pratica poi quando sarà erogato il credito ulteriore 3% di commissione.
Subito consegno la garanzia alla banca che fa passare un altro mese intervallato dai miei continui solleciti finchè mi viene richiesto la documentazione dei miei genitori, dichiarazione dei redditi e CUD che subito fornisco e in quel momento mi viene detto che ora la pratica poteva partire! Irritato dissi che tale documentazione potevano chiedermela benissimo mesi prima e che era assurdo una tale perdita di tempo. Essendo una ditta e pensando che la modesta cifra richiesta mi venisse erogata in tempi ragionevoli utilizzai il mio capitale per altri fini mettendomi così ora in una posizione di difficoltà economica, ma la banca, come se fosse cosa normale, mi mette a tacere dicendomi che la tempistica della prassi è normale poichè la decisione viene presa dalla direzione centrale.
Arriviamo al mese di novembre e questa volta parlo direttamente col direttore che prende informazioni sulla mia pratica e mi richiama al telefono lo stesso giorno dicendomi che era tutto fermo perchè erano scatuti i 40 giorni di termine della garanzia artigiana e che dovevano richiedere una proroga. (ed è colpa mia??)
Dopo una settimana circa richiamo la banca e mi viene detto che vi era un altro problema riguardo a dei pregiudizievoli riscontrati ai miei genitori. Sapendo che era cosa non vera, lo stesso giorno fornisco alla filiale copia atti della Conservatoria a prova che i miei genitori erano perfettamente in regola.
Oggi è 11 settembre e ancora non so assolutamente nulla! A questo punto sono indeciso se rivolgermi all' ADUSBEF perchè non credo che il comportamento della Banca sia corretto a tal punto che mi sta cagionando dei danni.
Vorrei fermare tutto chiedendo una liberatoria ma temo che poi mi si possa creare problemi con altro istituto di credito.
Ingenuamente ho scritto una lettera di reclamo alla Banca via email ma ho ricevuto una risposta a dir poco vergognosa...tutto normale e che forse-forse potrebbe pure essere colpa mia per il dilatarsi della tempistica!!!!
Perchè non dirmi subito SI o NO?
Perchè non darmi una tempistica approssimativa?
Mi è stato proposto un tasso del 5,70% ma poi mi obbligano ad una spesa spropositata per la Garanzia artigiana.
I mesi stanno passando come giorni...tutto questo non puo essere normale!
Non so piu come comportarmi con questa gente!!
cordialità