Salve a tutti

scrivo per esporre il mio caso ed avere una opinione da chi è più esperto di me.

Sono correntista BNL e pochi giorni fa mi sono visto addebitare 90 € di competenze sul c/c. Andando a controllare sull'estratto conto ho scoperto che sono relativi all'atto di surroga del mutuo che ho fatto a maggio da BNL verso Unicredit. In particolare:

L’atto di surroga è stato formalizzato il giorno venerdì 09/05/2014 in mattinata presso lo studio notarile scelto dalle parti. In tale occasione è stato consegnato all’addetto BNL un assegno circolare di € 67.175,84 per la chiusura del mutuo in essere presso BNL.

L’assegno veniva registrato da BNL con data contabile 09/05/2014 e data valuta 12/05/2014. Tuttavia, il giorno 09/05/2014 veniva registrato (in data contabile e data valuta) l’addebito di € 67.175,84 a chiusura del mutuo.

Come risultato di questa mossa da parte di BNL, il conto risultava in scoperto di € 67.000 circa per 3 giorni, maturando interessi a debito al tasso del 16,5%, per un totale di € 90,58.

A me sembra che questa sia una condotta estremamente scorretta da parte di BNL, non so se dettata da un’imprecisione o da una deliberata intenzione di “spremere” fino in fondo il cliente che sta per diventare ex-cliente. Fatto sta che (secondo me) se il conteggio estintivo del mutuo in essere era stato fatto in data 09/05/2014, tale avrebbe dovuto essere anche la data valuta registrata per l’assegno circolare (per definizione, equivalente a moneta. L'atto era stato fatto in mattinata, il tempo per la registrazione c'era). Se BNL era consapevole della necessità di 1 giorno lavorativo per la registrazione del detto assegno, il conteggio estintivo avrebbe dovuto essere stato fatto al 12/05/2014 e non al 09/05/2014.

Ho trovato alcune decisioni dell'arbitro bancario finanziario che mi sembrano sostenere la mia posizione. Vi riporto alcuni punti salienti:

per legge la surroga mutuo non può essere onerosa per il debitore ed è vietata l’applicazione alle surrogazioni di “penali o altri oneri di qualsiasi natura” (comma 3-bis, art. 8, d.l. 7/2007). Dato che il versamento dell’assegno circolare si inserisce nel quadro di un’operazione di surroga, allora l’applicazione di costi alla fase propriamente estintiva del debito nei confronti del creditore originario finisce per vanificare il detto principio di gratuità per il cliente. Non giova, sul punto, prospettare una pretesa autonomia della fase estintiva del debito con la banca cedente rispetto al resto dell’operazione, in quanto si tratta di una posizione estremamente formalistica e non sostanziale. Tali principi sono espressi nella Decisione num. 1309 del 12/11/2010 dell’Arbitro Bancario Finanziario.
Un’altra decisione dell’Arbitro (la 1535 del 15/05/2012) riporta un passo dell’art. 120-quater, comma 4, TUB che non consente che “la clientela sopporti costi di alcun genere, neanche in forma indiretta, per l’esecuzione delle formalità connesse alle operazioni di surrogazione”, ancor più quando le spese o commissioni appaiano dipendenti in maniera immediata e diretta da deficit di “collaborazione tra intermediari”. Il medesimo articolo 120-quater al comma 7 lascia chiaramente trasparire il principio “per il finanziatore originario di rivalersi sul mutuante surrogato”; insomma, è tra intermediari che sembra doversi regolare il conto che si apre per esigenze di uno tra essi che siano al principio dell’accollo di nuovi costi per l’altro, dovendosi costantemente assicurare l’immunità patrimoniale del cliente al quale “non possono essere imposte spese o commissioni per la concessione del nuovo finanziamento” se in nessuna misura gli è riferibile sotto il profilo della causalità efficiente la produzione dei costi.

Ovviamente in filiale mi hano risposto picche (al max mi hanno offerto di stornare 30 € dei 90 addebitati, come "gesto commerciale"). Secondo voi ho speranze di recuperare l'addebito? Magari interpellando l'arbitro bancario finanziario in caso di loro risposta negativa?

Grazie a chiunque mi risponderà!