Mi associo, il tasso di usura si calcola maggiorando al 50% il valore medio del tasso praticato nel trimestre di riferimento dalle banche. Cioè Il tasso usurario viene determinato aumentando del 50% il tasso medio applicato nel periodo di riferimento. Per esempio, poiché nel trimestre 1° gennaio - 31 marzo 2000 il tasso di interesse medio per i mutui è stato del 5,34%, per la determinazione del tasso usurario, relativo a quello stesso periodo, occorrerà svolgere la seguente operazione: 5,34x1,5 = 8,01. Il tasso di interesse usurario (detto anche tasso soglia) per i mutui nel periodo 1° gennaio - 31 marzo 2000, corrisponderà allo 8,01% e tutti i tassi uguali o superiori a questa soglia sono da ritenersi usurari.Naturalmente nel calcolare il tasso a te realmente praticato si considerano anche i tassi ombra, quelli cioè mascherati da spese di istruttoria, aprtura pratica etc.Soprattutto nel credito al consumo sarebbe altrimenti facile aggirare l'ostacolo maggiorando le spese di apertura pratica.Ad esempio considerando il periodo di riferimento sopra citato, se io a un prestito annuale di €1000, avessi praticato il tasso non usurario, avrei potuto chiedere circa 1250 euro, ma per aggirare l'ostacolo basta chiedere 150 euro di apertura pratica e già siamo arrivati di fatto a un tasso del 50% annuo. Quindi bisogna calcolare tutti i costi operazione cmq non sempre facile.
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07/05/2007, ore 18:17
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