Sono esterrefatta ma tant'è.Nel maggio 2008, dopo 3 anni di regolarissimi pagamenti per una maledetta carta revolving del mio compagno, scrivo alla AGOS con raccomandata chiedendo il passaggio a una rata inferiore in quanto ho momentaneamente perso il lavoro (è fallita la ditta). Ho allegato anche l'attestato di disoccupazione dell'ufficio di collocamento. Telefono e ritelefono, niente. Come parlare con i muri, finché una telefonista mi dice che arriveranno a casa i bollettini con una rata inferiore ma ovviamente periodo più lungo e più interessi. NON sono mai arrivati. In compenso mi telefonano agenzie di recupero crediti dalla Toscana, dal Piemonte, persino dal Lazio. A tutti spiego la stessa cosa. Nel frattempo siamo costretti a trasferirci momentaneamente a casa della madre del mio compagno perché è malata di cancro e ha bisogno di assistenza continua (un anno veramente meraviglioso...). Ieri si sono presentati a casa due energumeni cercando il mio compagno e dicendo di operare per AGOS tramite l’agenzia Comp.Gest di Brescia. Questi due individui, uno che in un primo tempo si è qualificato come “incaricato della Agos” e l’altro che non si è qualificato in alcun modo, hanno insistito con toni decisamente minacciosi spaventandomi a morte, insistendo per entrare in casa e avvicinandosi fisicamente a 1 cm dalla mia faccia, motivo per il quale ho chiuso immediatamente il cancello. Non solo, alla richiesta di un biglietto da visita, mi è stato risposto che i biglietti da visita si danno ai clienti e clienti come noi non ne vogliono, sempre URLANDO davanti ai vicini di casa che nel frattempo erano usciti.Li ho esortati a contenere i toni perché stavano facendo uscire tutti i vicini di casa, ma non hanno desistito. Alla mia ennesima richiesta di qualificarsi, mi hanno risposto “Vuole sapere chi siamo? Ecco chi siamo!” e mi hanno mostrato un tesserino con foto e la scritta ben evidente “QUESTURA DI BRESCIA”. Nonostante l’idea di questi signori, non sono una sprovveduta e ho notato che sotto c’era scritto in piccolissimo: “Licenza di Pubblico Servizio”. Ovvero la licenza che viene data a qualsiasi pubblico esercizio, compreso il bar. Stante questa situazione, lo spavento, i toni intimidatori, l’assoluta assenza da parte di Agos di comunicazioni come raccomandate o di atti legali e formali come decreti ingiuntivi, come di prassi e di legge per esigere un credito, più l'invio di questi due soggetti, cosa posso fare?Soprattutto, oltre alla diffida all'agenzia Comp.Gest. di Brescia, mi conviene una diffida presso la Questura, diffidandoli dall'avvicinarsi a noi? In particolare, vorrei evitare che si avvicinassero ancora per evitare che: a) il mio compagno in un momento di rabbia gli spacchi la faccia, cosa che stavano evidentemente cercando (hanno persino URLATO in mezzo alla strada "se non è capace di pagare, si cerchi un lavoro, vada a lavorare!". Hanno persino urlato "volevate fregarci eh? ma deve ancora nascere chi fa il pacco a noi!")b) che mia suocera, già fortemente provata dalla malattia, debba assistere a sceneggiate di questo tipo, neanche fossimo andati dall'usuraio! Ho inoltre molta paura che tornino in un momento in cui noi non siamo in casa e trovino solo leiIo non ho niente in contrario se fanno un decreto ingiuntivo e ce la andiamo a discutere in tribunale. Io ho tutte le raccomandate A/R inviate a Agos, mica siamo scappati!! Quantomeno vedrò finalmente la faccia di questi della Agos!!!Ma due energumeni sotto casa che urlano e fanno uscire tutti i vicini, insultano e minacciano di tornare finché non li facciamo entrare, come li gestisco? Posso fare una denuncia?Grazie!