Salve a tutti,sono, come molti di voi "simpaticamente" definiscono me ed i miei colleghi, un cane da riporto, ovvero un addetto alla gestione crediti per conto di una società ( di cui ovviamente non rivelerò il nome) che ha un mandato per il trattamento stragiudiziale di pratiche appartenenti ad una banca italiana (di cui ovviamente non rivelerò il nome).In particolare, mi occupo di avviare trattative telefoniche con coloro che sono disposti a chiudere bonariamente le proprie pendenze, derivanti da scoperti di conto corrente, mutui, finanziamenti ecc... con saldi a debito, attraverso saldi e stralcio e/o piani di rientro.Voglio premettere una cosa, sperando di non impietosire nessuno: non amo il mio lavoro, lo consideto un mestieraccio che mi permette di sopravvivere e pagare cibo, bollette, finanziamento per macchina e quant'altro. Siamo in tanti a trovarci in questa condizione: laureati, sottopagati con contratto a progetto senza valide alternative lavorative. C'è un famoso film che si intitola "Generazione 1.000": io e molti miei colleghi non possiamo identificarci con i protagonisti perchè a 1.000 euro al mese non ci arriviamo. L'azienda per la quale lavoro è l'unica che assume nuovo personale con regolarità (inutile spiegare il perchè). Questa la verità nuda e cruda. Detto questo, vi chiedo: qual è, secondo voi, il modo più professionale, eticamente corretto e giusto per svolgere quest'attività del kaiser? Ho molte idee in merito, anche perchè è da quasi 2 anni e mezzo che la svolgo e vorrei condividerle con voi. Non aggiungo altro perchè credo di essermi dilungato già troppo. Attendo vostre obiezioni-suggerimenti-offese.
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21/09/2011, ore 20:34
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28/09/2011, ore 19:35
Volu ha scritto:"praticamente la mia domanda e questa, se trovano uno con le palle che va a sporgere denuncia presso le autorità, come si comportano i vostri responsabili??? vi coprono o vi dicono arrangiatevi???? pechè in fin dei conti risponde chi commette il reato...."Riprendo questo tuo vecchio messaggio perchè, grazie alla segnalazione del buon Exagon, credo di potere rispondere con più cognizione di causa a queste domande.Da quello che ho capito leggendo la circolare, la società di recupero crediti mandataria è responsabile amministrativamente e penalmente anche delle violazioni commesse dai propri addetti.Per cui, in caso di denuncia da parte di un debitore, la società in questione non può lasciare al proprio destino il collaboratore scorretto, ma deve rispondere anch'essa dell'eventuale reato.Prego, chiunque fosse più competente di me in materia, di correggermi se sono stato impreciso. |
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28/09/2011, ore 19:37
ho scritto la parola "poteri" perche sovente tuoi colleghi sono dei veri e propri millantatori di poteri, ma poichè tu sei corretto, giustamente il termine non fa al caso tuo.per tutti.in merito alla licenza tulps rilasciata ai recuperatori dalla questura. amio avviso tale documento non da particolari diritti , ma paradossalmente la stessa è un arma per il debitore poichè in caso di denuncia è la prima cosa che rischia di saltare..... |
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29/09/2011, ore 09:00
ildubbiomi fa piacere di aver contribuito ad arricchire le tue conoscenze nella materia oggetto del tuo lavoro e ti dico che hai colto appieno lo spirito della circolare ministeriale in tema di recupero crediti. Falla leggere anche ai dirigenti dell'agenzia per cui lavori, perchè si rendano conto che la responsabilità penale e civile è anche loro in caso di contenzioso.Tengo a precisare che nutro rispetto la persona che lavora con garbo e serietà, rispottoso delle regole e dei codici di comportamento, ma ti posso assicurare che hai di fronte un acerrimo nemico sia degli intermediari in primis e poi delle agenzie di recupero crediti e i relativi collaboratori. Come si dice...c'è ne per tutti. |
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29/09/2011, ore 09:17
volu2011 sono d'accordo con la precisazione che hai fatto a ildubbio in merito alla parola "poteri". Infatti molti suoi colleghi non credo che abbia la minima idea di tutto ciò che comporta l'usare i cosiddetti "poteri" che pensano di avere. Sarebbe il caso che dedicassero un pò del loro tempo a leggersi quanto gli viene prescritto in merito alla tipologia di incarico cui sono chiamati a svolgere (codice deontologico unirec, codice della privacy, codice civile e penale) e sopratutto per le conseguenze che scatuiscono nel momento in cui commettono dei comportamenti illecitii quali la violazione della privacy, dei diritti costituzionalmente garantiti (dignità, riservatezza, reputazione, serenità familiare, ecc.), il millantato credito (sono l'avv. tizio oppure il funzionario caio, ecc). Saluti!! |
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29/09/2011, ore 21:30
EXAGON scrive<<<............Sarebbe il caso che dedicassero un pò del loro tempo a leggersi quanto gli viene prescritto in merito alla tipologia di incarico cui sono chiamati a svolgere (codice deontologico unirec, codice della privacy, codice civile e penale) e sopratutto per le conseguenze che scatuiscono nel momento in cui commettono dei comportamenti illecitii quali la violazione della privacy, dei diritti costituzionalmente garantiti (dignità, riservatezza, reputazione, serenità familiare, ecc.), il millantato credito (sono l'avv. tizio oppure il funzionario caio, ecc)......>>>>Egregio,lo vedi che ho ragione quando dico che dei puri di cuore come te sarà il regno dei cieli ? Saggia esortazione la tua,ma ti pare mai possibile che questi personaggi in cerca di autore possano mai seguirla ? Hanno ben altro da fare.................E troppo spesso nell'ùnico modo che gli hanno imposto al corso del bravo cane da riporto : nel modo arrogante ! E poi il villano sarebbe chi li spernacchia.................Che tempi.......... |
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