Nel 1999 sono entrato in Banca come promotore finanziario.Ho aperto un c/c, dopo qualche tempo ho aperto un conto "tecnico" per mostrarlo ai miei clienti. Si trattava di un conto collegato al conto principale. Aveva un canone mensile di circa 50,00 e serviva ad avere le quotazioni in tempo reale della borsa.Io non ho mai usato quel conto, né versando, né prelevando soldi. Dal conto principale si poteva vedere il saldo del conto tecnico tramite una schermata.Da subito non ho potuto vedere più l'estratto del mio c/c tecnico dalla schermata del conto principale, mi hanno detto che siccome ero in rosso (sull c/c tecnico, non sul principale) non potevo usarlo. In rosso chiaramente non per prelevamenti ma per il canone.Sono uscito dalla Banca ed ho chiuso il conto principale. L'altro conto non me l'hanno chiuso (io ero sicuro che venisse chiuso, essendo collegato).Io non ho mai usato quel c/c tecnico, possono verificarlo dal numero di accessi che ho effettuato. Non ho mai prelevato un euro. Poi arriva l'avv. xxx che mi intima di versare circa 8,000 euro. Io intimorito verso la prima rata pari a 1.750,00 del rientro propostomi (per fortuna avevo qualche risparmio). Poi però non avendo più la possibilità (stipendio mensile di 850,00 come cococo + un mutuo da pagare di 600,00) non ho versato nulla. Ho sperato che fossero bastate 1750,00 per chiudere una pratica di un conto mai utilizzato.Ma come si può chiedere ad una persona una cifra così grande invece di bloccare tutto non so, a mille euro?? Perdipiù per un conto mai usato.Ora mi è arrivata una ingiunzione di pagamento di circa 6.000,00 euro, altrimenti scatterà il pignoramento della casa.Sono disperato! la raccomandata l'ha presa mia moglie e non dico cosa è successo.Non saprei dove reperire i soldi e non vorrei cadere in tentazione per poi ritrovarmi soffocato ...Cosa posso fare? Posso chiedere aiuto a Voi sperando di avere qualche notizia al più presto?