Non capisco bene come devo interpretare alcune domande del questionario MiFID e avrei bisogno di suggerimenti o riferimenti normativi.In particolare, alla domanda "A quanto ammonta il suo patrimonio complessivo?" e seguenti, come devo rispondere tenendo conto che io vivo con i genitori?Più precisamente, la domanda va intesa come patrimonio familiare in quanto facciamo parte dello stesso stato di famiglia oppure è da intendersi relativamente al patrimonio a me intestato?Ad esempio, dato che la casa in cui vivo è intestata ai miei genitori, devo considerarla quando rispondo a queste domande oppure no?
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27/12/2007, ore 01:39
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27/12/2007, ore 13:09
Quella roba li la fanno compilare quando vuoi investire.Dato che sei in difficoltà per compilare i moduli significa:a) Il tuo promotore offre poca garanzia di serietà, dato che ti lascia in brache di tela.Inoltre:b) Evidentemente sei poco pratico di queste cose.Quindi:c) E' meglio che tu non investa (buttati su obbligazioni statali) |
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27/12/2007, ore 13:11
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27/12/2007, ore 13:27
E' la mia banca che mi ha chiesto di compilare il questionario.Dopo le varie fregature del passato, ora investo solo in BOT e "Collocamenti" presso la banca stessa e da loro garantiti a tasso fisso.Quandi il questionario è necessario solo se si eseguono particolari investimenti?Ma, a parte questo, qualcuno sa dare una risposta alla mia domanda?Anzi, ne aggiungo un'altra: alla fine del questionario, vi sono gli "Indicatori di adeguatezza" per i quali la banca mi ha già assegnato dei valori (2, 2, 4, 2) dicendo che, visto che in passato ho eseguito degli investimenti a rischio, ora sono costretto ad indicare questi valori. Io al contrario, proprio per evitare di "ricadere in tentazione", vorrei indicare dei valori più bassi in modo da non poter investire in qualcosa a rischio. Posso decidere io questi indicatori oppure deve essere la banca a indicarli in base ai miei precedenti investimenti? |
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27/12/2007, ore 13:35
Non conosco il dettaglio dei punteggi perchè non ho un modulo sottomano, ma dovrebbero arrivare DOPO l'analisi delle tue risposte e non prima.Comunque in ogni momento possono cambiare le tue caratteristiche, i tuoi obiettivi e la propensione al rischio, per cui il fatto che tu in passato ti sia affidato ad investimenti "più a rischio" non vuol dire che tu debba essere marchiato a vita.Ma a questo punto cosa ti interessa di quello che ti dice la tua banca? Se non vuoi invcestire in strumenti rischiosi, non farlo! E soprattutto non accettare "loro consigli" perchè sono sempre interessati.Coi titoli di Stato (meglio se indicizzati) non si rischia quasi nulla. Attenzione però ai Btp a lungo termine, esiste sempre il "rischio tassi". Il fai da te va bene solo se si hanno delle competenze. |
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27/12/2007, ore 19:55
Non è che mi interessi tanto quello che dice la mia banca quanto sapere se posso ad esempio rifiutarmi di compilare il questionario o se sono obbligato e sapere se sono io che decido come rispondere o loro. |
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