fideiussione
Buonasera,In tempi "non sospetti" ho firmato a mia insaputa una fideiussione "omnibus" per garantire un fido di una "certa" entità sul conto corrente dell'attività di mio marito (peraltro utilizzato nella totalità). Preciso che non sono stata informata sul contenuto dei documenti che mi sono stati sottoposti dall'istituto bancario come prassi necessaria e formale in quanto in comunione dei beni e per cui "la mia firma era indispensabile". Certo, non è ammessa l'ignoranza, ma vorrei sapere chi, in situazioni analoghe, si mette a leggere per ore il plico di documenti scritti in caratteri minuscoli e grigio chiaro che gli vengono presentati invece di fidarsi dei funzionari di banca con i quali collabora già da tempo.Comunque il problema è questo: a distanza di 12 anni , in procinto di separarmi legalmente da mio marito, vorrei riuscire a scaricare questo fardello che mi pesa sulla testa. Attualmente non ci sono più i presupposti perchè io continui a garantire i movimenti bancari di una persona con la quale non ho più nessun genere di rapporti e che, anzi, ha già provveduto a formarsi un'altra famiglia pur essendo separato solamente di fatto. Trovandomi nella situazione di dover badare al mio sostentamento e a dover contare sulle mie risorse per avviare un'attività che mi permetta di vivere e lavorare - non percepisco nessun assegno di mantenimento - mi ritrovo a non poter contare sulle mie possibilità economiche perchè sfruttate già per garantire non tanto un'altra attività lavorativa quanto un livello di vita ben più superiore al mio.Chiedo perciò se non sia possibile o non esista un modo legale che possa far sì che io rientri in possesso di ciò che mi appartiene. Come decadono i diritti e i doveri coniugali perchè devo essere obbligata a continuare a tutelare qualcuno con cui non condivido più nulla? Devo aspettare che la persona in questione rispolveri un briciolo di correttezza e dignità e di sua volontà si decida a rientrare dal fido o posso avvalermi di qualcosa di concreto? Grazie
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11/12/2009, ore 19:07
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12/12/2009, ore 13:10
Purtroppo e mi spiace per lei, la fidejussione Omnibus è la peggiore forma di garanzia che il garante possa sottocrivere.Pienamente appoggita ed avvallata dalla nostra Suprema Corte di Cassazione. Dal 1992- entrata in vigore della legge sulla trasparenza bancaria e successive medifiche, le cose per il fidejussore, sulla carta dovrebbero essere cambiate, ma di fatto vi sono decine di rimandi a cavilli ed artcoli del C.C., che non fanno altro che aggrovigliare la già complicatissima questione omnibus, diventando puro esercizio di oratoria togale nei dibattiti in Aula di Tribunale.Per essere realisti mi sono preso la briga di leggere un paio di sentenze in merito, estratte da internet.Sembra che il garante sia meno tutelato di un mafioso accusato di orrendi reati, anche se siamo in ambiti diversi del Codice.Credo o presumo che lei abbia già notevoli problemi per quanto rigurada la separazione, e non so se il suo Avvocato sia anche un grande esperto di Diritto Bancario, ma purtroppo gli Studi Legali "seri" in tal guisa sono rappresentati da Principi del Foro che costano piccole fortune.Del resto, a mio avviso, appoggiarsi ad un Legale con vaghe competenze in materia significherebbe per lei buttare fuori i soldi dalla finestra. Tuttavia anche i Principi, nella maggioranza dei casi, il primo colloquio informativo non lo fanno pagare, fanno invece pagare se lei decide di prosegure.La questione come ho già detto e molto controversa e contorta, si prenda del tempo e fissi due tre appuntamenti con altrettanti Studi Legali di primordine che seguano principalmente diritto Bancario.Altro sinceramente non saprei che suggerirle.In bocca al lupo. |
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12/12/2009, ore 13:22
Aggiungo, così forse comprenderà meglio, che dal 1992 in poi è stato ( sempre sulla carta) circoscritto l'importo del fidejussore ma non il limite di tempo della garanzia che potrebbe essere esatta a vista dall' Istituto Bancario, a discrezione di quest'ultimo. |
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19/12/2009, ore 19:40
Omnibus vuol dire che si garantiscono tutti i fidi contratti del garantito e non uno solo specifico. Detto questo, non vi è bisogno di sapere tanto e tutto, bastava sapere, all'epoca, che con la firma si garantiva la banca sino ad un tot nel caso non pagasse il garantito, questo è il succo di una garanzia personale, sapere il resto, ora o all'epoca, non serve a niente, a meno che non si vuole cavillare sulla questione |
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21/12/2009, ore 12:47
Lorena, bisogna vedere cosa c'è scritto nel contratto, la cui lettura, contrariamente a quanto ti dicono, non serve solo a cavillare ma anche a capire quali sono le condizioni di recesso. In ogni caso NON perdere tempo, perchè nella migliore delle ipotesi il recesso avrà effetto solo dal momento in cui sarà conosciuto dalla banca, quindi meglio farlo adesso che tuo marito non ha ancora fatto debiti (a quanto ho capito). |
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21/12/2009, ore 14:20
Caro Nuter il recesso non ha nessun valore serve solo a fermare il debito garantito alla data di ricezione della r.r.r., il pregresso rimane totalmente garantito dalla firma. |
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