Spero possiate aiutarmi su questo quesito.
Dal 2008 al 2010 mi sono ocupato dell'amministrazione della mia società, di cui però non ero amministratore.
Le cose purtroppo non sono andate bene e, dopo la messa in liquidazione, la banca ha richiesto a me e all'amministratore il rientro del fido.
L'amministratore è intestatario di un immobile che è stato subito aggredito dalla banca.
Ho saputo che il mio ex socio intende difendersi dalla banca e far ricadere su di me la colpa del dissesto bancario, adducendo che non era al corrente dei movimenti sul conto. In particolare vuole mettere in evidenza il fatto che spesso firmavo io gli assegni con la sua firma.
Un amico avvocato mi diceva che questo non lo esonererà mai dalle sue responsabilità nei confronti della banca e che comunque, avendo io diverse email in cui mi chiede di firmare gli assegni, ho la possibilità di provare che fosse continuamente aggiornato sulle nostre condizioni.
Al momento non è successo nulla, ed in tutta onestà, visto che sono nullatenente, credo che la banca se ne faccia poco della motivazione dell'amministratore.
Però nel dubbio, mi affido alla vs professionalità per capire cosa potrebbe succedere e quindi quale potrebbe essere un futuro scenario!
Spero possiate aiutarmi.
Grazie mille a tutti!
M.