La vicenda ha dell'assurdo, cercherò di spiegarla brevemente nell'attesa che qualcuno possa illuminarmi nell'agire.Il 07/05/2007 emetto un assegno di 4000 euro, beneficiario un notaio.Il 12/05/2007 il notaio mi contatta dicendomi che ci sono problemi nell'incasso e lo stesso giorno mi reco presso l'Ufficio Postale della mia città (Gaeta, LT), chiedendo delucidazione ad un impiegato dell'Ufficio Consulenza.Dopo qualche controllo sul terminale, dopo aver fatto l'estratto conto, mi dice che è tutto apposto, i soldi sul conto ci sono, posso far riprovare a rincassare l'assegno.Naturalmente riferisco al notaio, che dopo alcuni giorni mi richiama dicendomi che non ha potuto incassare l'assegno perché è stato protestato!Corro di nuovo all'Ufficio Postale della mia città (Gaeta, LT), il direttore non c'è e un'impiegata dopo i controlli sul terminale mi dice che non risulta alcun tipo di problema e che devo recarmi presso la BANCA del Notaio (rendetevi conto!) a chiedere perché riferiscono cose non vere!Ho insistito affiché contattassero loro la BANCA, o Roma, per capire cosa stava accadendo, ma come risposta ho avuto:"Ripassa domani, il Direttore non c'è, è via per un corso!"Passo prima dalla BANCA del Notaio, che mi dice che l'assegno risulta impagato e protestato e l'indomani (ormai 23/05/2007) ritorno di nuovo all'Ufficio Postale della mia città (Gaeta, LT). Il direttore questa volta c'è e anche lui insisite dicendo che è tutto apposto, i fondi sul conto ci sono e che non risulta alcun protesto.Mi ribello, insisto che non è possibile, il notaio non ha ancora avuto i suoi soldi, la BANCA mi dice che l'assegno è andato protestato e alle POSTE continuano a dirmi che non c'è alcun problema?Dopo varie insistenze il direttore se ne esce dicendomi che adesso che ci pensa, ha ricevuto una RICHIESTA DI BENEMISSIONE (per me era arabo!)un pò di tempo addietro. La firmo (siamo al 23/05/2007), me ne faccio fare una copia e loro la inviano a Roma.Troppo tardi NATURALMENTE!pochi giorni dopo mi ritorna a casa l'assegno protestato con data 18/05/2007.Faccio reclamo alla posta (per fax e lettera), dopo che dalla centrale assegni, una signorina del Centralino mi aveva detto che era dispiaciuta, si era trattato di NEGLIGENZA DELL'UFFICIO POSTALE DI GAETA! Ma al mio reclamo, la posta formalmente mi risponde che la firma da me apposta sull'assegno non era conforme alla speciem e che per quanto concerne la benemissione loro mi avevano contattato telefonicamente e attraverso il portalettere (voi ci credete? io non ho visto e sentito nessuno!).Morale della favola: sono iscritta al registro protesti e non so cosa sia meglio fare.La firma che ho apposto sull'assegno è diversa da quella depositata, il protesto riconosco che è legittimo, ma se quando la prima volta (il 12/05/2007), mi avessero detto della benemissione, o se mi avessero avvisato con telegramma o raccomandata, avrei firmato la benemissione prima...me l'hanno fatta firmare a protesto fatto!MA VI RENDETE CONTO!Anziché tutelare me, mio recano danno.Altro particolare, un assegno emesso il giorno dopo, (8/05/2007) di 1000 euro, con la stessa firma, e quindi non conforme a quella depositata lo hanno pagato!Per logica avrebbero dovuto protestarlo!ULTIMA COSA: HO CHIUSO IL CONTO ALLA POSTA, ALMENO QUESTO!Ma davvero non posso fare altro?Un giudice mi darebbe ragione?GRAZIE Letizia
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27/12/2007, ore 17:03
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27/12/2007, ore 17:26
la posta non e' una banca..ricordo quando tanti anni fa apri un conto corrente in posta...beh l'ho chiuso per una cosa ridicola... non mi hanno pagato un assegno per allora 100 lire...considerando che per ogni incasso se ne prendevano 1000 di lire...se non ricordo male ..in pratica sommando l'assegno piu' le loro 1000 lire ero fuori di 100 lire...una banca non lo avrebbe mai fatto ho chiuso tutto da molto tempo...prima hanno pensato al loro incasso di 1000 lire e poi all'assegno mio...cose assurde... |
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28/12/2007, ore 00:52
Purtroppo è vero, le Poste non sono banche,possono(e lo fanno) protestare un assegno anche per un euro.Ed è assolutamente inutile rivolgersi agli sportelli, il loro compito è marginale non hanno accesso a tutti i dati, per ogni problema bisogna contattare il call center, che inserisce la segnalazione in un computer, e sperare, praticamente come il 187 della telecom, non si riesce a parlare con qualcuno che all'istante prende in considerazione il problema. |
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