Ciao a tutti,spero che qualcuno possa darmi informazioni in merito a questa questione:Sono socio al 25% (non amministratore) di una srl in attività da oltre 12 anni.Purtroppo da due anni la società attraversa un periodo di difficoltà che la crisi ha enormemente accentuato e, se le cose dovessero ulteriormente peggiorare, saremo costretti a breve a dichiarare lo stato di fallimento.Essendo una srl, la mia più grande preoccupazione riguarda le firme personali a garanzia di alcuni fidi bancari.In particolare, in una banca per € 60.000,00 ed in un'altra per € 50.000,00, nelle quali sia io che il mio socio amministratore risultiamo fideiussori.La questione è questa: Io non ho nulla intestato, nè casa nè auto. L'amministratore ha una casa di proprietà ed un altro piccolo immobile intestato.Nel momento in cui le banche dovessero richiederci il rientro degli affidamenti cosa succederebbe?La richiesta di rientro ai fideiussori sarebbe immediata o le banche dovranno attendere lo svolgimento di tutta la procedura fallimentare e poi rivalersi su di noi per il restante ammontare non coperto?Nel peggiore dei casi, le banche aggredirebbero l'amministratore che possiede immobili in primis, o attaccherebbe immediatamente anche me, nonostante la mancanza di beni da aggredire?Chiaramente, nell'ipotesi peggiore del fallimento, mi ritroverei anche senza busta paga e le banche non potrebbero attaccare nemmeno quella.Ragazzi, datemi un consiglio perchè la situazione è davvero difficile!Grazie a tutti
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15/01/2010, ore 18:54
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17/01/2010, ore 15:20
Grazie a tutti per le risposte!però immagino che se un giorno trovassi un nuovo impiego, potrebbero sempre pignorarmi il 20% dello stipendio?E se donami volessi comprare casa potrebbero pignorarmela? |
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18/01/2010, ore 13:18
Inoltre, questa situazione potrebbe comportarmi la segnalazione al CRIF e quindi darmi problemi con apertura c/c, finanziamenti, ecc???Grazie a tutti coloro che potranno rispondermi! |
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18/01/2010, ore 15:42
ovvio che ti creerà problemi per il creditoti auguro, anzi, vi auguro di risollevarvi economicamente con la società affinchè si eviti di rimanere vittime di queste situazioni |
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18/01/2010, ore 17:08
Vi ringrazio davvero, conoscere quello che potrebbe accadere mi dà la possibilità di capire quale strada intraprendere per ridurre i problemi in futuro.Stando così la situazione, potrebbe essere un'ipotesi valida quella di proporre alle banche un saldo e stralcio.In questo caso magari potrei concordare con loro un piano di rientro, oppure magari farmi aiutare dalla mia famiglia per estnguere almeno parte del debito?Faccio un esempio: Chiediamo un saldo e stralcio (tipo 60%) sia io che l'amministratore.In tal caso sulla somma di € 66.000,00 da restituire alle banche potemmo dividere a metà e chiudere la partita senza problemi futuri.Secondo voi potrebbe essere una strada percorribile?In alternativa cosa mi suggerite di fare?Grazie a tutti per il prezioso apporto... |
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18/01/2010, ore 17:45
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