Nel 1996 ero socio accomandatario con il 99% delle quote, di una SaS, dichiarata fallita nello stesso anno con istanza di fallimento promossa dall'INPS. Il fallimento semplice si è chiuso circa 4 anni fa, senza risvolti di alcun tipo; a detta del curatore allimentare, i creditori cosiddetti prioritari erano stati soddisfatti dal ricavato della vendita dell'attività fallita e di un immobile di mia proprietà.Nei giorni scorsi ho ricevuto una R/R da parte del'INPS nella quale lo stesso ente si dichiara non soddisfatto e mi chiede, entro trenta giorni, il pagamento di circa altri 30.000 €!Possono farlo, dopo che il banale fallimento di un ristorante mi ha bloccato la vita per oltre 10 anni e mi ha tolto ttto ciò che avevo? Inoltre, è possibile che un debito di circa 25 milioni delle vecchie lire,parzialmente pagato prima del fallimento e ulteriormente decurtato durante la procedura fallimentare, ammonti ancoraa circa 60 milioni delle vechie lire? Può, il curatore, non pagare un creditore prioritario?
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24/01/2008, ore 17:17
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