Gent.mi amici, vi chiedo gentilmente di darmi una mano a risolvere una situazione che si protrae da un bel pò.
Nel Settembre 2005, mio padre decide di acquistare un auto da una concessionaria di un famoso marchio.
Dalla stessa, avevo qualche mese prima acquistato veicolo nuovo per me.
Mio padre provvede a consegnare alla concessionaria un assegno bancario di €.2000 in data 22/09/2005.
Il giorno dopo, il tizio della concessionaria, viene presso la nostra abitazione con la sua auto personale (stesso modello di quello ordinato da mio padre).
Ciò per effettuare delle prove di manovra per riparare l'auto nel nostro garage.
Rendendoci conto della impossibilità di effettuare manovre e riparare auto nel garage, in data 1 Ottobre 2005 (esattamente al decimo giorno dalla consegna dell'assegno), spediamo raccomandata A/R alla concessionaria chiedendo di rinunciare all'acquisto per motivi imprescindibili dall'acquisto stesso.
In data 05/10/2005 la concessionaria ci invia raccomandata A/R con il seguente testo:
"Riscontriamo la sua del 01/10/2005 e le comunichiamo che prendiamo atto della sua rinuncia all'acquisto, applicandosi in tal caso il punto 4 delle Condizioni Generali di Vendita. Tuttavia, per venirle incontro,la cifra versata a titolo di caparra confirmatoria non verrà da noi incamerata a titolo definitivo ma resterà a sua disposizione per futuri acquisti.
Contattiamo la concessionaria, ringraziando per la gentile concessione.
L'altro ieri, mio padre si reca alla concessionaria dopo ben 7 anni per acquisto veicolo di piccola cilindrata.
Chiede ovviamente che dall'importo vengano scalati i famosi €.2000.
La concessionaria, con fare scocciato, ci comunica che sebbene l'importo sia a nostra disposizione lo è solo per una vettura simile a quella per cui era stato fornito assegno (un'autovettura 2.000).
Dopo le insistenze di mio padre, ci "vengono incontro" mostrandoci altra utilitaria di un colore orribile (cilindata 1.4) e riferendoci che sull'acquisto di quest'ultima autovettura sarebbe stato possibile lo storno.
Rifiutiamo e provvedo a contattare la sede italiana del famoso marchio automobilistico.
Mi rispondono che la vicenda è interna alla concessionaria per cui loro non possono intervenire.
Quello che vorremmo è soltanto poter usufruire di uno sconto con una somma che risultava essere a nostra disposizione per futuri acquisti senza nessun tipo di limitazione di prezzo e/o cilindrata.
Vorrei inviare una seconda lettera, ma magari mi servirebbe un aiuto da un legale che possa citarmi degli articoli da poter inserire nella mia richiesta.
Resto in attesa di un vs. aiuto.
Grazie