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Discussione spostata dall'area "Servizi e prodotti bancari".

- Discussione off-topic

Salve,c'è qualcuno che può raccontare una propria esperienza circa la richiesta effettuata alla propria banca sul recupero dell'anatocismo.In particolare sono un imprenditore, ho una ditta individuale che è sul mercato da 50 anni e da circa 30 anni ho un rapporto di c/c con relativi affidamenti con l'attuale "unicredit" (prima banco di s.spirito, poi baca di roma ecc ecc ) ebbene negli ultimi anni son stato letteralmente martoriato da questo istituto e dopo aver sopportato di tutto... credetemi di tutto... ora avrei deciso o meglio avrei la possibilità! di chiudere i rapporti in essere e affidarmi ad un altro istituto di credito che mi ha gia concesso le stesse linee di credito ma a condizioni mooolto migliori la particolarità sta nel fatto che con unicredit avevo uno scoperto di c/c di 250.000 euro che ho sempre utilizzato ma negli ultimi 5/6 anni ho praticamente utilizzato in perpetuo (90%) vi lascio immaginare quindi che tipo di interessi trimestralmente mi son ritrovato a pagare.... ora la domanda è, chiudendo il rapporto posso far richiesta di restituzione degli interessi anatocistici? che tempi si prevedono... e che tipo di reazione puo avere (se puo averla...) un altra banca con cui lavoro.... ne viene a conoscenza e potrebbe far ritorsioni per evitare che un domani effettui la stessa operazione che lei??vi sarei grato se qualcuno mi raccontasse qualche esperienza in tal senso !!saluti

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Eccone un altro. Bene Ben anche tu problemi di prestito con le banche? Ti voglio ricordare che i problemi che hai avuto sono tuoi, personalissimi, soggettivi e purtroppo sei in buona compagnia, MA SCORDATI DI CREDERE CHE TUTTI GLI ITALIANI SIANO NELLA TUA STESSA SITUAZIONE, meno male. Ti rispondo per il signoraggio nella discusisone che hai aperto da altra parte.

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Con quelle cifre credo che potrebbe venir fuori molta usura! Il tema è ampio e merita molte precisazioni. Se hai bisogno, posso darti qualche consiglio, visto che a dicembre del 2010 ho incominciato a denunciare penalmente per usura la prima delle tre banche con cui avevo rapporti! A disposizione.

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Grazie a tutti per i vostri commenti !seguirò il vostro consiglio e contatterò il Vicepresidente Dott. Tanza.Ovviamente la mia impresa non può prescindere dagli affidamenti bancari, per quanto l'attività sia in una fase di buona ripresa e crescita è in ogni modo necessario il credito bancario per questo chiedevo se fare richiesta sull'anatocismo potesse provocare ritorsioni da altri istituti! Il mio obiettivo vorrebbe essere esclusivamente quello di riavere i denari a me illecitamente sottratti da una banca che dopo anni e anni di rapporto mi sta ora trattando a pesci in faccia! Per farvi capire con questa banca nel corso degli ultimi 3 anni son riuscito a ridurre di due terzi il mio indebitamento ed ora, forse capendo che l'intenzione è quella poi di chiudere i rapporti, per l'ultima parte di debito residuo, per il quale ho richiesto un consolidamento con restituzione in 60 mensilità pur avendo ottenuto delle garanzie da parte di un copfidi che garantisce il 75% del capitale, pur avendo sottoscritto ben 3 fidejussioni personali da parte di 3 membri diversi della famiglia, pur essendo la mia un'impresa individuale proprietaria di immobili e macchinari per un valore di 10 volte superiore al debito....sono arrivati a farmi firmare una cambiale a 10 mesi per la restituzione e quindi successiva riduzione del normale scoperto di c/c ...concedendomi così da un lato il consolidamento del debito che avevo e dall'altro tagliandomi di netto la liquidità ordinaria della quale usufruisco da almeno 30 anni! beh...son disgustato ecco!

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Ciao chaps, se vuoi avrei alcuni consigli da darti prima di intraprendere il tutto! Ma non so come si possa comunicare, visto che messaggi privati non se ne possono mandare e nessun indirizzo si può inserire nel topic!

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Sei partito bene (quasi) mo spronato dagli utenti anti-banche ti sei messo al loro livello, domani con calma scriverò qui qualcosa che non ti farà piacere. mo ti dico solamente di andare a studiere queste belle cose:Patrimonio netto (è il capitale di rischio PROPRIO dell'imprenditore, praticamente la potenziale perdita finanziara nel caso andasse male la atività)Patrimonio di terzi (è il capitale di rischio di terzi finanziatori, che rischiamo il proprio capitale su di un impresa gestita dall'imprenditore e non da loro).All'inizio della impresa il primo dovrebbe (condizionale ma molto condizionale) essere preponderante (ben) rispetto al secondo, con lo sviluppo della stessa, una percentuale ottimale (cambia da caso a caso) sarebbe un buon 50% di capitale di rischio proprio e 50% di capitale di risschio altrui. Così la impresa raggiunge un giusto equilibrio finanziario (chiaramente non sto a dire che le immobilizzazioni devono essere finanziate da passivo a mlt, mentre le attività correnti da passività a b.t., sempre per il principio di un giuso equilibrio, ma questa è una altra csa).La realtà è una altra, ma proprio una altra cosa. Se tutto va bene la proporzione è 10 (caputale dell'imprenditore) a 90 (capitale di terzi finanziatori), ma la regola (sapientoni sto parlando di d.i., società di persone, piccole realtà economiche che formato il tessuto imprenditoriale italiano) è che quasi tutto il riscgio di impresa sta in mano ai terzi finanziatori. Già questa è una grossa stortura perchè vuol dire tante cose:Primo l'impresa non produce ricchezza per il soggetto economico;Secondo l'imprenditore, pur con l'impresa che da soddisfazioni, ha PAURA di investire i soldi guadagnati, nella propria attività;Terzo l'impreditore è un evasore fiscale e chiaramente ufficialmente non può immettere capitali propri nell'impresa che non ha (ripeto ufficialmente), il caso più comune;Quarto l'imprenditore di una impresa che va bene è uno spendaccione e riserva tutti i profitti ai suoi vizi (macchinoni, ville, belle donne), tanto vi sono le banche che sostengono l'impresa;Quinto vedi un po tu ................................Ne deriva un ASSIOMA E si proprio le BANCHE, quelle assatanate di BANCHE che rovinano gli imprenditori (quelli poco accorto o incompetenti) e CHE RUBANO I SOLDI ALLA CLIENTELA. Non sta scritto da nessuna parte ne tanto meno il medico lo ha prescritto di andare in banca a risolvere i propri problemi finanziari, state lontano e cercate finanza nei propri mezzi, così la finiamo di raccontare tante baggianate

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