Dopo le inchieste giudiziarie sul presidente dell'Abruzzo Ottaviano Del Turco (Pd) ed il sindaco di Pescara Luciano D'Alfonso, segretario regionale del Pd, anche nel vicinorio Molise si "chiacchiera" sul Governatore Michele Iorio, Popolo delle Libertà.Il deficit sanitario della regione sarebbe arrivato a 600 milioni di euro in otto anni e dunque urgono misure di razionalizzazione e tagli di spesa.Ma non per l'ospedale "il Veneziale" di Isernia nel quale si è deciso di investire attivando una nuova U.O. che costerà più di un milione.Sarà la nuova U.O. di neurofisiopatologia, reparto diretto dal primario Nicola Iorio, fratello del governatore.I fondi saranno gestiti dalla direttrice del distretto sanitario regionale di Isernia, Rosa Iorio, sorella del governatore.Il cognato Sergio Tartaglione (marito di Rosetta Iorio) è invece il primario del reparto di psichiatria e presidente dell'ordine dei medici di Isernia.Il figlio del governatore, Luca , lavora a "Il Veneziale" come medico chirurgo.Il cugino, Vincenzo Bizzarro, consigliere regionale di FI, è stato direttore del distretto sanitario di Isernia, e quando era andato in pensione, aveva lasciato il posto alla cugina del presidente regionale, Rosa (laureata in legge). La moglie del cugino, Luciana De Cola, ha il ruolo di vice direttrice sanitaria. Il primario del reparto di Cardiologia, Ulisse Di Giacomo, è un senatore di FI coordinatore regionale del PDL - anche lui ha un parente nel suo staff medico nello stesso ospedale.Raffaele Iorio (figlio del governatore) lavora a Isernia, ma in un centro medico privato convenzionato anche con la Regione, in qualità di direttore medico.Il terzo figlio, Davide Iorio, è stato assunto presso una multinazionale estera che ha lavorato per la Regione Molise, ed il governatore è stato indagato dalla procura di Campobasso per corruzione, con l'accusa di una correlazione tra il contratto di lavoro del figlio e le consulenze affidate dalla Regione alla società.Adesso capisco cosa si intenda per famiglia allargata...
«Il mondo è iniquità: se lo accetti sei complice, se lo cambi sei carnefice.»
Jean-Paul Sartre
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20/02/2009, ore 17:51
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