E si considerano moderati? Fini e Casini sacrificano Milano nel tentativo di affondare Berlusconi Condividi su facebook Scritto da Martino Dettori sabato 21 maggio 2011Se leggete il programma di Pisapia per Milano, c'è da mettersi le mani nei capelli. Peggio, c'è da pensare seriamente di fuggire in un altro paese. Magari negli Stati Uniti. Perché, veramente, non è possibile che in Italia esistano politiche che candidamente mirano a sminuire l'identità italiana e alcuni istituti fondamentali come la famiglia naturale su cui la società italiana è fondata. Non è possibile che si propongano politiche che prevedono uno sconsiderato aumento delle tasse comunali per la prevedibile e conseguente lievitazione della spesa pubblica di carattere assistenziale. Letto così, il programma politico di Pisapia sembra l'autentico e definitivo ritratto della sinistra; quella sinistra morta e sepolta nel resto del mondo, ma da noi (purtroppo) ancora viva e vegeta. Una sinistra che rischia di prendersi il più importante polo commerciale e industriale del nord Italia (e forse dell'Italia intera) per smontarlo pezzo dopo pezzo e trasformarlo in un grosso centro sociale. E questo perché Futuro e Libertà, cioè quel partito che si è autoproclamato «nuova destra», anziché appoggiare apertamente e con convinzione il centrodestra che sostiene la Moratti, tira i remi in barca e lascia liberi i propri elettori di votare per chi vogliono. E questo perché l'UDC di Casini, che balbetta un giorno sì e l'altro pure di valori cristiani, poi rinuncia a dire ai propri elettori che Pisapia è quanto di più lontano ci sia da quei valori.Non è una cosa normale. Almeno nel resto del mondo. Perciò mi chiedo con forza: come possono Fini e Casini definirsi dei «moderati»? Come possono considerasi alternativi alla sinistra? Non prendiamoci in giro, che a forza di prenderci in giro, Bersani, Vendola e Di Pietro se la ridono alle nostre spalle. Non prendiamoci in giro, che sul Duomo rischiano di sventolare le bandiere con la mezza luna e quelle falce e martello, se l'elettorato moderato non fa una scelta che ormai è solo politica.La verità è questa e non vi è alcun dubbio. Il Terzo Polo, davanti ai ballottaggi di Milano, ha dimostrato in modo inequivocabile di non essere un polo moderato, perché ha messo davanti all'interesse dei cittadini milanesi, i giochi di partito e i sentimenti di astio politico nei confronti di Berlusconi. Pur di distruggere il Premier, pur di vederlo nella polvere, è disposto a regalare la poltrona di Palazzo Marino a Pisapia. Uno scempio! Davvero uno scempio, che solo i suoi elettori – se davvero moderati – potranno scongiurare con le loro scelte. Diversamente prepariamoci al peggio.
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23/05/2011, ore 07:18
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25/05/2011, ore 15:56
Herr Hummer, prescritto vuol dire colpevole ma non più perseguibile.Berlusconi, secondo sentenza, ha certamente pagato un giudice ma non è finito in galera perchè una 'su' legge ha reso prescritto il reato.CHE PERO' HA COMMESSO.Dobbiamo ripartire ogni volta da capo ? Devo ripostare le sentenze ?Eh dai!! |
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25/05/2011, ore 16:14
no bretagna,tu non conosci l' abc della giurisprudenza,prescritto significa che su quel reato non si indagherà più colpevole o innocente ,il caso eclatante è quello di Pisapia,reato prescritto poi lui volle comunque continuare il processo con assoluzione per carità,ma era un processo non centinaia. |
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25/05/2011, ore 17:18
no, hummer tu non conosci l'abc della morale comune e della logica prescritto significa che su quel reato non si indagherà più colpevole o innocente: ma intanto il processo per corruzione c'è stato, il falso in bilancio invece è un fatto reale, solo che al termine del processo non era più reato. come dire che Saddam Hussein dovrebbe resuscitare perchè nel suo paese è stata abolita la pena di morte....il caso eclatante è quello di Pisapia,reato prescritto poi lui volle comunque continuare il processo con assoluzione per carità,ma era un processo non centinaia.eclatante dove e in che senso? Pisapia volle dimostrare la sua innocenza perchè avvocato penalista, ovvero responsabile di fronte alla giustizia, oltre che di fronte alla giustizia. come dovrebbe essere, a maggior ragione, anche il presidente del consiglio.ma era un processo non centinaia.perchè, se uno è coinvolto in centinaia di processi, invece di essere un delinquente, è giustificato se risulta colpevole in qualcuno di loro?no, hummer proprio non ci siamo....NON POSSO ESSERE D'ACCORDO!! |
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25/05/2011, ore 17:54
Aliena vitia in oculis habemus, a tergo nostra sunt ....:-(((((((Abbiamo davanti agli occhi i vizi degli altri, mentre i nostri(di appartenenza) ci stanno dietro) - Seneca |
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25/05/2011, ore 19:02
No Hummer, sei tu che sbagli.Se vuoi te la ricerco e la riposto (ma che palle ogni volta ripartire da capo). La sentenza dice chiaramente che Silvio Berlusconi ha corrotto un magistrato ma appunto, perchè il reato è prescritto, non è condannabile.Ma il bonifico verso la Svizzera per corrompere il magistrato, via Previti, c'è stato eccome. ed è scritto nella sentenza.E questo dice Wikipedia sulla prescrizione, in generale : << La prescrizione non equivale ad un'assoluzione, anche se gli effetti per l'imputato possono sembrare identici. Infatti affinché vi sia prescrizione occorre che il giudice, nel dispositivo della sentenza, individui un reato, nel frattempo estinto, attribuibile all'imputato. Diversamente l'imputato deve essere assolto >> |
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