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uno ammazza un'innocente persona e per colpa del degrado dell'ubriacatura ecc. ecc. non viene condannato all'ergastolo e poi dopo 10 o 15 anni esce libero come l'aria, credo che il Berlusca deba andare avanti per la riforma della magistratura. CITTÀ PROVINCIA REGIONE MUOVERSI CULTURA E SPETTACOLI LA MIA ROMA LA DENUNCIA La Corte d'Assise: «Giovanna Reggianisi è difesa, un'attenuante per Mailat» Commenti Invia Stampa ROMA (23 dicembre) - Un omicidio odioso, un fatto scellerato, ma dovuto allo stato di completa ubriachezza e all'ira. Così la terza Corte di assise di Roma valuta l'omicidio commesso da Nicolae Romulus Mailat ai danni di Giovanna Reggiani, la donna uccisa il 30 ottobre 2007 a Roma vicino alla stazione ferroviaria di Tor di Quinto.Mailat - condannato a 29 anni di carcere per omicidio volontario, violenza sessuale e rapina - quella sera «era ubriaco e in preda all’ira» e per questo quella sera ha ucciso. Ma - scrivono ancora i giudici della terza corte d’Assise di Roma proprio la difesa della donna avrebbe contribuito a determinare l’esito tragico di quell’aggressione: «La Corte - si legge nelle motivazioni della sentenza - pur valutando la scelleratezza e l'odiosità del fatto, commesso in danno di una donna inerme, e da un certo momento in poi esanime, con violenza inaudita non può non rilevare che sia l'omicidio, che la violenza sessuale, limitata alla parziale spoliazione della vittima e ai connessi toccamenti, sono scaturiti del tutto occasionalmente dalla combinazione di due fattori contingenti: lo stato di completa ubriachezza e di ira per un violento recente litigio sostenuto dall'imputato, e la fiera resistenza della vittima». Secondo la terza Corte di assise «in assenza degli stessi (i due fattori contingenti) l'episodio criminoso, con tutta probabilità, avrebbe avuto conseguenze assai meno gravi».Le testimonianze rese dai connazionali del romeno sono attendibili, affferma poi la Corte d'Assise. «Circa l'attendibilità delle teste Neatmu (la supertestimone Emilia che consentì la cattura di Mailat dando l'allarme), che secondo le dichiarazioni dell'imputato avrebbe coperto il figlio che sarebbe il vero assassino - si legge nelle motivazioni - appare davvero singolare il comportamento di una madre che per coprire l'omicidio commesso dal figlio si adopera disperatamente per fare intervenire la polizia, invece di allontanarsi al più presto e in silenzio dal luogo del misfatto, ma accusa calunniosamente un innocente e poi la mattina successiva torna serenamente all'accampamento dove vivono i familiari della persona che ha fatto arrestare, incolpandolo falsamente ed esponendosi così alle loro rappresaglie».«Piena responsabiltà». «Ritiene la Corte - è scritto ancora nella sentenza - così ricostruiti i fatti in base alle prove acquisite, che la pena responsabilità dell'imputato in ordine a tutti i delitti ascrittigli, risulti pienamente provata». Perché non è stato dato l'ergastolo. La Corte, nella parte finale delle motivazioni della sentenza, dopo aver descritto l'omicidio nel dettaglio, spiega in sostanza perché a Mailat non è stato dato l'ergastolo. Mailat «era soltanto ventiquattrenne e incensurato e l'ambiente nel quale era vissuto era del tutto degradato».Mailat, oltre alla condanna detentiva fu condannato anche al pagamento delle spese processuali. Alla parte civile la Corte riconobbe una provvisionale di 500 mila euro. Invia Stampa linkedin facebook digg mixx yahoo-buzz COMMENTI (4) Scrivi un commento via tutti!!!! come mailat...ce ne sono migliaia....bossi pensaci tu commento inviato il 23-12-2008 alle 22:16 da wic-1s La Corte non ha nessuna prova biologica niente bugie bugie bugie commento inviato il 23-12-2008 alle 18:24 da Georgel Babiuc "Mailat era soltanto ventiquattrenne e incensurato e l'ambiente nel quale era vissuto era del tutto degradato"Cosicché, fatte le dovute peoporzioni, se io sono incensurato, 18enne e fatto coicaina, posso stuprare mia sorella e mia madre, strangolarle, prendere a bastonate mio padre e mio fratello, lasciare il cane squartato in una pozza di sangue e pigliare, presumo, solo 20 anni.L'enormità del delitto non conta, il diritto della parte lesa conta ancora di meno, l'incentivo a delinquere che ne deriva conta ancora meno e i magistrati sono solo ciò che ho sempre detto: una banda di salumieri che si preoccupano solo del codicillo ma non del Diritto e della Giustizia.Ci credo che questo Paese è la Bengodi dei delinquenti, da quelli politici a quelli più propriamente criminali. commento inviato il 23-12-2008 alle 18:23 da f. g. urbon povero assassino, stupratore, ladro.... Perché soltanto 29 anni? Perché l'assassino era unbriaco fradicio. Perché era (snip) nero. Perché non viveva in un residence a cinque stelle. Perché la povera Signora Reggiani ha cercato di difendersi, e quindi l'ha fatto faticare, a violentarla, a massacrarla, a derubarla, a gettare il corpo ancora vivo giù per le fratte... Perché è solo un giovane 24enne di belle speranze.Perché il giudice è pieno di umanissima indulgenza.Perché sennò chi li sentiva quelli che accusano tutti di noi di razzismo?ECCO PERCHE'....

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