Se chiedi ad un economista..ti spiegherebbe che un PIL di queste dimensioni..è soltanto una stagnazione dei consumi essendo di 5 punti meno del PIL paese del 2007.In piu' si deve depurare i dati..dalla inflazione....ecco che rimane ben poco...e ci vorranno 5 anni per ritornare ad una produzione decente come ha spiegato il tuo nemico...Draghi..che però lo vogliono fare..presidente della BCE...per meriti acquisiti..in campo decennale..almeno sulla serietà..confrontata ai quàquàraquà...che sparlano tutti i giorni dal TG..minzolato...:-)))..insomma..hummer..per vendere qualche auto in piu'..senza gli incentivi..ormai vietati dall'UE...il PIL..deve tornare al 3%..minimo....Se ti interessa..nelle classifiche dei paesi UE..ed europei..tutti...su 27...siamo al 26mo posto....Consolati con l'1,3%...vedrai dove arriviamo...messi cosi' come siamo...1840 miliardi di debito, 80 interessi annui, 25 miliardi il costo x 1,300.000 politici ed amministratori della P.A...questo è il vero 1,3....:-)))Il Gufo....

Leo


"Castigas ridendo mores..."
Leo

Aggiungo il finalino dell'articolo completo del Sole24Ore...che inizia col miglioramento apparente del 1,3 PIL...non depurato..:-)))

Leo


"Castigas ridendo mores..."
Leo

Avevo dimenticato...la sostanza..pardon!Ma non è solo Pil. L'istituto di statistica nazionale ha anche pubblicato i numeri sul deficit e sul debito pubblico. Sul fronte del rapporto deficit/pil, nel 2010, il numero è stato pari al 4,6 per cento, valore inferiore a quello (5,4%) registrato nell'anno precedente. In crescita, al contrario, il rapporto Debito-Pil. Secondo l'Istat, si è attestato al 119% del Prodotto interno lordo. Si tratta di circa tre punti in più rispetto all'ultima stima che dava il rapporto nel 2009 al 116,1 per cento. I due numeri hanno, ovviamente, una lettura differente rispetto al consensus di mercato: sul disavanzo, «le nostre stime indicavano il 5% del Pil», scrive Intesa Sanpaolo. Quindi la realtà sembra meglio delle previsioni. Discorso opposto, invece, per il debito «che era visto al 118,6% del Pil». Qui gli economisti di Ca 'de Sass erano troppo ottimisti.

Leo


"Castigas ridendo mores..."
Leo

be longoleo ,sarà un caso ma io rispetto ai primi due mesi dell' anno scorso,come acquisizione di contratti sono al + 100% ,ovvero raddoppiate le vendite e speriamo che la rottamazione non si faccia mai più.Nel mio piccolo posso dire che la fine della crisi si vede..lasciando stare depurazioni varie.

fare i catastrofisti non serve a nulla, non serve ad individuare i problemi nè tantomeno risolverli.chi ha ricette si faccia vanti, il resto sono chiacchiere.che la situazione sia difficile lo sanno tutti, lo dicono (da anni) i numeri. ora, superato il grosso della crisi (e l'italia si è ben difesa, per quanto poteva), bisogna fare in modo di recuperare competitività e risolvere la questione del sommerso.