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Stante i risultati usciti dalle urne, è del tutto evidente come un Governo possa nascere solo mediante un'alleanza, o accordo che dir si voglia, che abbia come perno la coalizione di centro sinistra, al quale leader il PdR affiderà l'incarico.

Ora, i voti di Monti possono eventualmente rafforzare, ma non risultano determinati in nessuna eventuale formazione. Restano solo due ipotesi, se si vogliono scongiurare nuove elezioni o Governi Tecnici.

O Bersani si allea col Berlusca, perdendo evidentemente le ali (la Lega si sflirebbe infatti dal Cdx e Sel dal Csx); oppure prova a fare un governo di programma limitato puntando sull'appoggio esterno dei grillini. Un appoggio che potrebbe limitarsi anche soltanto alla non belligeranza (tipo uscire dal senato quando si vota, così da abbassare il quorum, e limitarsi a votare insieme i provvedimenti condivisi).

Per quanto mi riguarda, l'ipotesi berlusca la escludo subito, in quanto, come si è visto durante il Governo Monti, quando qualche provvedimento non è gradito al capo lo boicottano e non si combina nulla.

Resta l'ipotesi Grillo. Accetterà? Qui si tratta di assumersi responsabilità. non è più solo protesta. Se accetta, allora entrano anche loro nelle stanze del potere, quindi Grillo perderà la sua aurea di anti-sistema e dunque, forse, anche qualche voto.

Se però non accetta, lasciando che il Paese torni in mano al Berlusca, come giustificherà questo ai suoi elettori? Inoltre, rifiutando la possibilità di influire direttamente sull'azione di governo (se si fa il governissimo, i voti di Grillo diventano ininfluenti come quelli di Monti), non dovrà forse spiegare perché, pur con tutti quei voti, non è riuscito a realizzare nulla?

Dunque, in definitiva, io credo che Bersani abbia il dovere di avanzare questa proposta al M5s. Poi sarà Grillo a rispondere sì o no.

Se un governo del genere, così anomalo e sui generis dovesse nascere, son convinto che alla fine realizzerebbe molte più riforme di quante ne abbia fatte il Berlusca in 20 anni.

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Mi dici cosa risolverebbe la legge elettorale con un paese spaccato in 3? Detto che anche il Pdl aveva fatto le sue proposte (e anche la Lega) ma il Pd non le aveva accettate.

Un proporzionale ci farebbe trovare quasi nella stessa situazione odierna del senato, un maggioritario pure visto che funziona solo con 2 blocchi principali, non con 3. Ci vorrebbe un maggioritario doppio turno, ma resta sempre il fatto che chi vince al primo turno ha preso il 30% e quindi nonrappresenta tutto il paese. Le camere restano diverse, con due sistemi comunque diversi, a meno di non cambiare la Costituzione. Tempi lunghi, bisogna avere un progett condiviso di cui finora nemmeno si è parlato.

ricordo che, in passato, Lega e centrosinistra modificarono il titolo V della costituzione con una maggioranza di molto inferiore a questa.

Abbiamo detto che era stato un errore ed ora facciamo lo stesso errore? Col rischio di dover fare un altro referendum successivo?

...se nasce, farà più riforme 'sto governo dei 4 o 5 precedenti

Si diceva così anche di Monti ed alla fine l'unica riforma vera che ha fatto (e con pecche) è quella delle pensioni. Null'altro.

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Eh no! La legge elettorale, come giustamente ricordava Loyeti, ha indicazione d'indirizzo maggioritario chiaramente espresso dal popolo (che è sovrano solo quando fa comodo, vero?) nel famoso referendum di Segni. Mai applicato. Né col Mattarellum, né col porcellum. Dunque basterebbe applicare quella volontà disattesa e rendere il senato pari alla camera, ovvero il premio di maggioranza espresso su base nazionale, magari alzando lo sbarramento. Avremmo già una governabilità piena e totale,.

Quanto al fatto che anche lega e Pdl avessero una loro proposta e che Monti sia stato frenato nella sua azione, confermi semplicemente quel che dicevo io: Pd e Pdl, insieme, non combinano nulla perché si annullano a vicenda.

Meglio un Governo Csx con accordo (da stabilire quale) con Grillo ed eventualmente Monti. Almeno i punti di programma comuni (e ce ne sono parecchi) si realizzano una volta per sempre

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Ti ricordo che li referendum sono solo abrogativi e quindi il popolo sovrano ha solo parzialmente abrogato una legge (senza creare vuoto legislativo) e non può in nessun modo legiferare (il resto sono interpretazioni circa la sua volontà). Per rendere il Senato uguale alla Camera bisogna intanto modificare la Costituzione, cosa non da poco, perchè il Senato viene eletto su base regionale. Ma anche se fosse, nel 1996 avremmo comunque ottenuto una ingovernabilità perchè ci sarebbero state due maggioranze diverse nelle due Camere (perchè comunque la base elettorale è diversa ed i due voti distinti). La logica del maggioritario non funziona se si ragiona sui collegi.

Con quella legge, praticamente la fotocopia di quello che succede alla Camera, in pratica governa chi ottiene un punto in più, ovvero col 29% si può governare. Ma non era una porcheria questa cosa??

quel che dicevo io: Pd e Pdl, insieme, non combinano nulla perché si annullano a vicenda.

Meglio un Governo Csx con accordo (da stabilire quale) con Grillo ed eventualmente Monti. Almeno i punti di programma comuni (e ce ne sono parecchi) si realizzano una volta per sempre

Il problema è che stavolta voleva passare all'incasso il csx, ma gli è andata male. Deciderà Bersani, può cercare un accordo di maggioranza chiaro da subito ma Grillo ha già detto no (e quindi via non percorribile), oppure presentarsi in aula su poche proposte concrete, e su queste ottenere un appoggio anche ben più ampio (allora sì che di volta in volta è più facile trovare un accordo). Cosa peraltro auspicabile se si tratta di riforme Costituzionali.

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è quella che io qualche giorno fa chiamavo un'opportunità. quella di vincere per il rotto della cuffia, di salvare l'Italia e di restare al governo per un (bel) po'.

facendo contento Grillo, ritrovando la stima degli elettori (che saranno riconoscenti anche a Grillo) e lasciando il pdl con un palmo di naso. io ci voglio credere, spero che Bersani sappia tirar fuori gli attributi.



Ho imparato che l'improbabile se fa guadagnare i commercianti, gli artigiani, i politici diventa più certo del probabile...

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Ti ricordo che li referendum sono solo abrogativi e quindi il popolo sovrano ha solo parzialmente abrogato una legge (senza creare vuoto legislativo) e non può in nessun modo legiferare (il resto sono interpretazioni circa la sua volontà). Per rendere il Senato uguale alla Camera bisogna intanto modificare la Costituzione,

Maddai! davvero vuoi negare che in quel referendum c'era la richiesta implicita, anzi esplicita ancorché non tecnica (in quanto appunto da noi si broga soltanto) di un sistema unicamente, decisamente maggioritario?

Ma tu te la ricordi la campagna referendiaria di Segni? Ti ricordi gli esempi di governabilità proposti, ovvero i maggioritari secchi dove appunto governa chi ha un solo voto di più, anche se ottiene il 30% di voti soltanto (lasciando quindi fuori l'altro 70%)?

Poi, come al solito, passato il referendum la politica se n'è altamente fregata della volontà popolare, annacquando il tutto prima col Mattarellum e poi col Porcellum. E lo stesso si è verificato sul finanziamento pubblico ai partiti, le responsabilità dei magistrati eccetera. Solite robe à l'italiana.

Se oggi si riprende in mano quel referendum e se ne applica lo spirito, oltre che far cosa utile si sana anche una ferita inferta alla nostra sovranità.

Quanto al no di Grillo, facciamoglielo dire a lui. in Parlamento

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