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Dal 2002 al 2012 su 807 miliardi di ruoli emessi (193 sgravati) ne sono stati incassati 69. Probabilmente meno di quanto costano tutte le procedure messe in campo.

E più creano complicazioni ed adempimenti più si colpiscono quelli che già le tasse le pagano mentre si offrono su un piatto d'argento le scappatoie a chi fa il furbo, che poi conta sui tempi lunghi per sparire col malloppo.

La burocrazia uccide le imprese ed il cittadino onesto.

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Il problema non è Berlusconi, ma gli italiani che lo votano (Camilleri)

Questa Camilleri "me la rubata" perchè lo vado dicendo,da prima che il cavallo varcasse l'atrio dell'albergp,e che l'uomo di rispetto prendesse il posto di stalliere di arcore.

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per quanto mi riguarda, i primi problemi da risolvere sono quelli del lavoro

Guarda che parlare di malfunzionamenti della PA, di sprechi di Stato e oppressione burocratica su cittadini e imprese significa innazitutto parlare di lavoro, Gus. Se noi da 20 anni non cresciamo, se ci stiamo deindustrializzando e vediamo la disoccupazione aumentare vieppiù è proprio perché il Sistema Italia non funziona.

Se ti leggi il rapporto della CGIA di Mestre - istituto al di fuori sia dai giochi politici che dal capitalismo rapace e salottiero italiano -, scopri inopinatamente che il principale Paese dove i nostri imprenditori delocalizzano non è né la Polonia, né la Cina né la Serbia bensì la Francia. A questo link la fonte:

http://www.cgiamestre.com/2013/03/la-crisi-ha-fermato-la-fuga-delle-nostre-aziende/

E la Francia non è un Paese con moneta svalutabile, né a basso costo di manodopera né a bassa fiscalizzazione. La Francia è semplicemente un Paese dove le cose funzionano bene. Dove la PA si mette al servizio del cittadino-impresa e cerca di facilitargli il compito - non come da noi dove il cittadino è un suddito e l'imprenditore un potenziale nemico - e dove la politica si mette al servizio del Paese - non, come da noi, il Paese piegato al servizio dei politici.

Dunque, se davvero si ha cuore il tema dell'economia, quindi del lavoro che ne discende (perché il lavoro lo creano le imprese, non altri), sono proprio questi i nodi che bisognerebbe risolvere. A cominciare da ieri

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Purtroppo discutere con certi personaggi (muniti di paraocchi) non ha alcun senso: ci portano al loro livello e ci battono con l'esperienza.

Piuttosto meglio discutere con un paracarro, almeno non sapendo cosa dire sta zitto, purtroppo abbiamo assistito a pagine di scemenze, esempi fuori luogo, argomenti fuori tema. Così non si arriva mai a nulla.

Aspettiamoci l'ennesima replica del nullafacente.

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spesso avere meno da fare aiuta a riflettere e a capire differenze e sfumature, invece di tagliare tutto con l'accetta e soffermarsi a giudizi superficiali e sopratutto sbagliati. confrontati pure col paracarro: non ti darà mai ne ragione ne torto, farai come Petrolini che si diceva "bravo" e "grazie" da solo. Lui scherzava, però!



Il problema non è Berlusconi, ma gli italiani che lo votano (Camilleri)

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Dunque, se davvero si ha cuore il tema dell'economia, quindi del lavoro che ne discende (perché il lavoro lo creano le imprese, non altri), sono proprio questi i nodi che bisognerebbe risolvere. A cominciare da ieri

Vedi. jos, se è vero quanto dici, è altrettanto vero anche il contrario, nel senso che non è per caso che i tedeschi vengono da noi ad acquistare Ducati, il problema sta nel fatto che i nostri imprenditori puntano sulle produzioni di livello medio, mentre gli stranieri ci comprano i marchi di eccellenza, e anche il caso Inter, con la vendita da Moratti all'estero dovrebbe farti riflettere; non sarà che i nostri imprenditori non sono all'altezza dei migliori stranieri? questo è quello che io temo!



Il problema non è Berlusconi, ma gli italiani che lo votano (Camilleri)

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