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Il quale, testualmente, dichiara:

Il governo Letta - dice Brunetta - non è adeguato a rispondere ai problemi del Paese».

Verissimo. Al momento, si è limitato a fare annunci e rinviare la scadenze di alcune tasse, anticipandone tuttavia il versamento di altre (irpef ecc) e aumentantone altre ancora - nessuno ne parla, ma le marche da bollo di € 1,81 e 14,62 sono passate rispettivamente a € 2,00 e € 16,00: è un aumento di tasse anche questo.

Sull'Imu è stata annunciata una revisione generale del sistema tributario sulla casa, e ho come l'impressione che il saldo si tradurrà non in alleggerimento ma in un aggravio per i contribuenti (il tutto ricompreso nella presa per i fondelli di cui avevo scritto un paio di mesi fa).

L'aumento iva è semplicemente rimandato.

Di liberalizzazioni non c'è traccia e le tanto sbandierate semplificazioni si sono ridotte a uno snellimento del cambio di residenza e poco altro (in un Paese dove l'80% è proprietario e i giovani restano coi genitori fino a 40 anni e oltre perché non possono permettersi di vivere da soli, sai quanto era sentito il problema del cambio residenza...).

Di tagli alla Spesa Pubblica non se ne parla proprio e anzi vengno annullati-rimandati anche quei pochi già varati dal precedente Governo (vedi la soppressione dei cosiddetti "Tribunalini", di cui ha accennato, con scandalizzato stupore, anche Napolitano).

Di abolire le Province non se ne parla neanche più (ci sarebbe il DL sull'accorpamento-riorganizzazione delle medesime già preparato dal precedente Governo e pronto da firmare, ma evidentemente hanno finito l'inchiostro).

E' stato varato un sedicente pacchetto di rilancio dell'occupazione, che seppur lodevole nelle intenzioni è palesemente un pannicello caldo messo lì con la pretese di guarire un malato terminale di cancro.

E le riforme strutturali di cui avremmo tanto assoluta quanto urgente necessità diventano vieppiù una chimera.

Ora, la domanda sorge spontanea: era davvero così urgente varare 'sta specie di Governo di incapaci (termine usato dallo stesso Brunetta)?

Il tempo perso, è stato quello che Bersani ha dedicato al tentativo di convincere il m5s a formare un vero Governo di cambiamento, o è questo che sta inutilmente lasciando passare l'attuale Governo?

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Pimander, stai cominciando a capire. Ancora un piccolo sforzo e ce la fai, con un po' ancora di quella onestà intellettuale che (forse) non ti manca, ti renderai conto del fatto che "il ducetto" forse non è il vero problema, ma è la casta che non lo vuole mollare per non rischiare il 30% dei voti del pd+l.

Finchè i veri progressisti continueranno vigliaccamente a votare pd (e anch'io alle ultime elezioni ho commesso questo errore) nulla cambierà e continueranno con le larghe intese, che persino Renzi, che è tutt'altro che un rivoluzionario, ha detto che sono parenti delle (troppo) lunghe attese.



Il problema non è Berlusconi, ma gli italiani che lo votano (Camilleri)

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Cos'e' che spaventa TANTO questi signori che non mettono mano a cio' che tutti identifichiamo con facilita' che cosa sia che blocca il Paese?

Mah?! Non son mica così tanto convinto di questa convergenza di vedute, sai? O meglio, sul fatto che non sia quella applicata dal Governo Letta la cura necessaria per risollevare il Paese siamo tutti d'accordo, a quanto pare; ma su quale sia la ricetta da applicare non credo vi sia la stessa convergenza di idee.

Se chiedi a me, per esempio, cosa sia il nodo primario da risolvere ti rispondo mafie e corruzione. Patos e Gustavo mi par di capire propendano per una redistribuzione più equa delle ricchezze, quindi per la patrimoniale. Tu, se non erro, sei per l'abolizione dell'euro e Ribelliamoci probabilmente ti citerà la Riforma della Giustizia. Questa diversità di vedute, o comunque di priorità, la ritroviamo pari pari nell'esecutivo: una frammentazione che già di per sé ne indebolisce l'azione.

Poi c'è il capitolo semplificazioni, sburocratizzazioni, liberalizzazioni e defiscalizzazioni. Sulla necessità d'intervenire su questi capitoli siamo senza dubbio tutti d'accordo, sia noi che al Governo. Tuttavia, per quanto riguarda l'ultima, si tratta di una mera questione numerica: se si trovano altrove le risorse si può abbassare la pressione fiscale, altrimenti non si fa nulla. E dove si possono trovare se non nei tagli alla spesa? A dirlo è facile, ma ce l'ha questo Governo la forza di ritrovarsi in Piazza a protestare tutti i dipendenti degli enti pubblici inutili che si dovrebbero sopprimere, i pazienti ora esenti a cui si dovrebbero invece applicare i tiket, i cittadini a cui vengono chiusi gli ospedali periferici e-o i cosiddetti Tribunalini, oppure gli amministratori delle Province da abolire eccetera?

Sulle semplificazioni, libelizzazioni e sburocratizzazioni. Ce l'ha la forza di sottrarre l'osso a burocrati che da decenni speculano sulla farraginosità delle procedure per imporre il loro potere e lucrarci sopra? Questa gente che è parte interna alla macchina statale, quelli cioè che dovrebbero poi applicare le norme semplificatrici...

Sulle semplificazioni e liberalizzazioni la riflessione è semplice. Ce l'ha la forza di ritrovarzi in Piazza tutta la massa di professionisti, taxisti, notai, municipalizzate eccetera che minacciano barricate? inoltre, dati alla mano, noi abbiamo all'incirca 300.00 leggi, ovvero 10 volte quelle francesi e tedesche, e al contempo pare che il numero di avvocati della sola provincia di Roma sia superiore a quellli della intera Francia. Se semplifichiamo le leggi, consentendo magari in alcuni casi elementari al cittadino di procedere da solo (come succede all'estero), tutti 'sti avvocati che fanno? Idem per gli architetti. Pare che il numero di giovani architetti sfornati annualmente dalle nostre università sia superiore al totale di tutti gli altri Paesi della UE. Se semplifichiamo le norme edili, chi glielo dice a costoro che al massimo, se proprio vogliono restare nelle'dilizia, dovranno rassegnarsi a fare i manovali? E così negli altri campi.

...secondo te, un Governo come questo, che non è d'accordo su nulla fuorché il fatto che si fanno reciprocamente schifo, può mai avere la forza di sovvertire un siffatto status quo, azzerare gli interessi consolidati di congeghe e corporazioni da cui loro stessi traggono linfa vitale e rivoluzionare drasticamente il "Sistema Italia"? Io non ci credo neanche se lo vedo

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semplificazioni, sburocratizzazioni, liberalizzazioni sono interventi A COSTO ZERO in grado di dare risultati quasi immediati, e li ho indicati da tempo come priorità perchè il nostro sistema è una zavorra per le imprese!

La riforma della Giustizia la ritengo non solo necessaria ma urgente (sbaglio o siamo ancora in emergenza carceri?? ed a parte i processi di Berlusconi quanti arrivano a sentenza entro 2-3 anni? e le cause civili?), e penso che visto che siamo i più condannati dalla corte UE non si può far finta di non vedere il problema.

Sul sistema fiscale si potrà intervenire in un secondo momento, ma una volta che l'economia riparte è facile intervenire.

Urgente anche razionalizzare la spesa pubblica.

Peccato che non lo si voglia fare seriamente.

Sul fatto di citare di continuo Berlusconi non sono io ad aver preso un abbaglio, è la costante dei post di Gustavo e Patos.

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ti renderai conto del fatto che "il ducetto" forse non è il vero problema, ma è la casta che non lo vuole mollare per non rischiare il 30% dei voti del pd+l.

il problema vero, quindi, non è Berlusconi e nemmeno la casta: sono quei 30% che votano per lui, non certo per il pdl, sperando di averne un vantaggio; e questo è il vero problema italiano, lo spreco di mantenere questa gente nella bambagia (o di illuderli che lo sono, ancor più che prima del ventennio) in modo che non facciano che solo una parte del loro dovere), altro che gli enti inutili (che sono un altro problema, ma minore).

Fra poche ore partirò per gli Usa e il Canada, per un periodo di ferie alla faccia di costoro: tornerò sabato 12, Saluti a tutti.



Il problema non è Berlusconi, ma gli italiani che lo votano (Camilleri)

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Buone vacanze, Gus.

...e non pensare al Berlusca, quando sarai lì. Sennò te le rovini ;-))

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