Epifani apre all'ipotesi, formulata da Berlusconi, di affrontare l'emergenza occupazionale, mediante la riduzione dei giorni lavorativi (e dello stipendio).Alternative sarebbero la cassa integrazione a rotazione ed altre forme di intervento che inciderebbero ancora di più sulla spesa pubblica.Per ora si sono dichiarati d'accordo Ferrero (PRC), CISL, UIL e, appunto, anche CGIL.Sicuramente una soluzione migliore dei finanziamenti anti-disoccupazione dati direttamente alle imprese, che non è affatto detto (anzi esperienze estere hanno dimostrato il contrario) che verrebbero impegnati per evitare di lasciare a casa i dipendenti.Speriamo che si possa fare, ma che sia una situazione davvero temporanea.
Michele
Michele
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23/12/2008, ore 09:21
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23/12/2008, ore 18:17
si purché non ci diminuiscano lo stipendio! perché se questo "sacrificio" mi riduce lo stipendio da 1000 a 900 mi dispiace... non ci sto!!!se per i tedeschi lo stipendio di un lavoratore è di 3000? si dice qui nel forum? perché noi dobbiamo andare a 900?zrrrrr zrrrrrr zrrrrrr |
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23/12/2008, ore 18:29
Per i più giovani anche 500/700.......Forse non sapete che gli interventi globali da noi sono per il momento su 2 miliardi........mentre la sola CEE ce ne darà fino a 6, come previsione di calamità.....Quì c'è un'altro spot personale pronto, dopo quello presidenziale o di togiere l'ICI (poi era solo il 40% rimasto)Un pò come la tattica di fare qualcosa(poco) nei primi 100 giorni, e poi aspettare la fine della legislatura per abbassare le tasse regalando un cappuccino al giorno fino ai 30000 euro.....:-))Hanno ragione a prenderci in giro......la memoria degli elettori è sempre più corta di quella di chi comanda il gioco. |
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23/12/2008, ore 20:59
Se serve ad evitare che pochi o tanti colleghi vengano lasciati a casa, io non posso non accettare. |
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23/12/2008, ore 22:20
Non è certo una soluzione, ma un tampone.Mi meraviglio delle parole di Vittorio, aziende che fanno gli straordinari ancora ce ne sono e vederseli tassati al 10% invece che al 25% al lavoratore fa piacere (e ne conosco diversi in queste situazioni) perchè in tasca si ritrova di più. Il futuro sta proprio nella detassazione di straordinari, accordi aziendali, premi, ecc, in modo da dare un premio più sostanzioso (e non penalizzato) a chi lavora di più.Sicuramente la situazione è cambiata in questi mesi e solo un miope potrebbe far finta di non vedere; ad ogni situazione si applicano i correttivi più adatti.Adoveri, non ho capito: vuoi lavorare meno e guadagnare uguale? E chi paga il lavoro che tu non fai? |
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24/12/2008, ore 02:04
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