In questo periodo è di moda lamentarsi per i mutui, i prestiti e quant'altro ci gira intorno. Giusto poco fa su "studio aperto" (che più che un Tg è un rotocalcolo di cronaca rosa-nera) il caso di una coppia che "non riesce più ad arrivare a fine mese".Che possa essere vero non lo discuto, visto che dichiarano di percepire 1400+900 = 2300 euro al mese e di avere diversi altri impegni tra cui un mutuo da 1300 euro e prestiti vari (tra cui un prestito auto).Ora va bene che la situazione possa essere peggiorata di recente, ma non è certo stato molto oculato, con due figli a carico, impegnare già da subito metà delle proprie entrate per acquistare casa. Così come non lo ordina il medico di fare un prestito auto impegnativo... si può anche acquistare un'auto usata con 3-4000 euro senza fare un prestito di anni per prendere un'auto nuova.Insomma, bisogna pensarci prima e farsi bene i conti in tasca in anticipo, non quando poi la situazione non è più governabile, perchè a quel punto si vive per inseguire i debiti e non si arriva da nessuna parte.Già la sfortuna (perdita del posto di lavoro, malattie, infortuni) ci vede bene, andarsela a cercare non è utile!
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27/12/2007, ore 12:45
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28/12/2007, ore 09:40
il prezzo vero della casa lo dice il mercato. chiaro che se compri col mutuo paghi un prezzo maggiorato dagli interessi. ne deriva che qualcuno può ritenere che valga la pena di sputare sangue per lasciare quattro mura ai figli e ha tutte le ragioni, ma i conti in tasca se li può e se li deve fare solo lui, senza farsi abbindolare dagli uomini id marketing che sponsorizzano, tra gli altri, anche i media:sputare sangue per comprare una casa è diverso da sputare sangue par mangiare salmone anzichè prosciutto, pomodori anzichè cavoli, ecc. |
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28/12/2007, ore 11:27
Credo che comunque alcune tecniche di marketing siano eccessivamente spinte. "Compra oggi e paghi tra 6 mesi col 15% di sconto"... è pazzesco! Una volta pagando in contanti ti facevano lo sconto, ora se paghi in contanti ti guardano schifato, quasi fossi un pezzente; ti fanno lo sconto se paghi col finanziamento o anche in rata unica ma dopo 6 mesi (il tutto per acquisire clienti e proporre poi le "economicissime" carte revolving o prestiti personali a tassi elevati).Tra i tanti, c'è sempre qualcuno che per necessità o per non saper fare bene i conti abbocca.Come conseguenza ci sono messaggi come quello a cui ho risposto giorni fa di qualcuno che si meraviglia che rimborsando 80 euro di una carta revolving più della metà non va a ricostituire il credito ma in spese ed interessi....Per non parlare dei vari contrattini che firmi e che, in basso o dietro tra le cose scritte in minuscolo (di fatto illeggibili) c'è anche la richiesta di una carta... "tanto è gratuita".. (il primo anno, ndr)... "se non ti serve non la usi".... "puoi rimborsare tutto con piccole e comode rate".... "hai lo sconto se la usi nella nostra catena"... ecc eccIo non voglio carte di credito revolving, e tutti che cercano in ogni momento di rifilarmele!! Ne ho già una che uso (soprattutto per acquisti su internet) con pagamento a saldo in unica soluzione. Il resto... pagobancomat e basta! Niente prestiti dal 30% di Taeg! |
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28/12/2007, ore 11:55
Nick e Speedy, sono d'accordo con voi, ma solo parzialmente. Purtroppo non sempre le rinunce che uno deve fare per comperarsi quella benedetta casa riguardano solo il superfluo = materiale. Marketing c'entra, ma solo fino al certo punto.Se ai figli gli lasci sì le 4 mura, ma poi devi anche dire agli stessi figli "quell'università no perchè c'è il mutuo" (e non si tratta affatto di Oxford), vi assicuro che è molto ma molto frustrante. E aumenta di brutto il prezzo della casa! |
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28/12/2007, ore 12:08
Ron 12, quando dico di non fare il passo più lungo della gamba, proprio quello voglio dire!Anche se facendo un mutuo a tasso fisso quando ti sposi, avrai un figlio che va all'università dopo diciamo vent'anni, in cui il tuo reddito dovrebbe essersi sensibilmente incrementato e il problema non dovrebbe porsi.D'accordissimo con Reset su quanto riguarda le tecniche di marketing.Anch'io che lavoro in banca ho una sola carta di credito a pagamento unico, che mi serve, oltre che per le spese personali, per le spese viaggio quando sono in trasferta: non è bello pagare in contanti ed essere rimborsati un mese dopo.... |
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28/12/2007, ore 13:44
Il tuo datore di lavoro è un mendicante!!!L'usanza nelle ditte serie è di dare un anticipo a chi va in trasferta pari all'importo presunto della stessa + un piccolo extra per gli imprevisti.Poi al ritorno si presenta nota spese e si rende il non utilizzato!Ripeto, il tuo datore di lavoro è un pitocco!! |
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