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Ho acquistato da mio padre una società a responsabilità limitata che si occupa di compravendita di beni immobiliari propri ed ha la titolarità di una stazione di servizio automobilistico.

In ben due Istituti di Credito di cui preferisco omettere i nomi, hanno rifiutato la richiesta di un fido di euro 5.000,00 adducendo come motivazione del diniego il fatto che lo "storico" della società rivela la presenza recente di mio padre nella società e che lo stesso ha qualche debito da estinguere nei confronti di altre banche.

Premettendo che io sono l'amministratore unico della società vorrei sapere se è legittimo il diniego a causa di una persona che con la stessa società non compare più in alcun modo e ad alcun titolo?

Ringrazio per l'attestazione prestata alla presente.

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Caro Annalib, può la mia indegna ed incompetente persona suggerirvi di liquidare la società e cedere le attività ad una nuova?

Pace e bene fratello di sventura.



Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile.
E all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile. (San Francesco)

Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile. (San Francesco)

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@orapronobis, innanzitutto grazie per la risposta, ma non esiste una via meno tortuosa?

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Sicuramente la loro esperienza (parlo della banca) ora gli sta dicendo in un orecchio: . La qualifica di "Amministratore" nel discorso non c'entra nulla, perchè nulla vieta che esso sia un esterno non facente parte della compagine sociale, al quale si paga uno stipendio per dirigere la società secondo i dettami della proprietà. Secondo la mia opinione non ci ricaverete niente da nessuna banca, almeno per qualche anno.


ATTENZIONE, valutate bene i miei interventi sono un INFILTRATO, così afferma QUALCUNO

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