per adesso sei regolare nei pagamenti, quindi, almeno da quel punto di vista sei tranquillo. nella peggiore delle ipotesi, devono scadere almeno tre-quattro rate prima che scatti la decorrenza dei termini, poi, prima di far partire un decreto ingiuntivo ed un pignoramento del quinto, Agos stessa (titolare del credito) vedrà che non c'è proprio niente da pignorare (nessun giudice insisterebbe sullo stipendio attuale di tua moglie) e lascerà perdere le vie legali: proveranno altresì a tempestarvi di telefonate, nel dubbio se tu abbia ripreso a lavorare o magari abbia altre fonti più o meno occulte.

quindi hai ancora diversi medi di respiro, priortià la ricerca del lavoro, a pagare ci penserai poi, magari qualche rata insieme per recuperare l'arretrato, ma poi.

sono quello che ti da del cretino tutte le volte che ti legge e con motivata ragione. nella sua condizione ogni euro che versa alle finanziarie e' un tozzo di pane che leva al bambino. il demente anche nei casi piu disperati e' sempre maramaldo, infierire sui piu disgraziati. Per voi, tenete il profilo basso e cercate di ripartire da zero. ricordate che i tassi cosi alti applicati dalle finanziarie sono dovuti ai mancati incassi, come una ripartizione delle perdite sui vari clienti. quindi non crediate di dare molto danno. saluti

difatti io dico priorità alla ricerca di un lavoro, e di interrompere i pagamenti sino a quando non avrà un reddito sufficiente. i margini di azione ci sono.

sicuramente io stesso ho detto più volte che le banche incassano sui clienti regolari anche a copertura delle insolvenze, come peraltro avviene in tutte le aziende, ma tra questo e suggerire di non pagare, ce ne corre: anche perchè 1) il debitore ha firmato un contratto 2) meno sono le insolvenze, meno pagheranno i clienti regolari, e maggiore sarà l'accesso al credito, posto che comunque le banche non hanno diritto a erogare a cani e porci (e questo non è il caso che ricorre).