Buongiorno,
sono in lite con il mio costruttore, una cooperativa, circa il comportamento che stanno avendo a riguardo del pagamento degli interessi passivi a mio carico tra la consegna e la data del rogito.
Mi spiego: ho comprato casa tramite cooperativa la quale si appoggia su una certa Banca "A", mentre io ho chiesto il mutuo non con questa ma con la mia banca "B". Ho organizzato tutto per tempo, in modo, da essere pronto per il rogito alla consegna (o a distanza di pochi giorni) e non pagare interessi a mio carico tra il tempo in cui me la consegnano e quella in cui rogiterei.. A metà ottobre ho inviato alla cooperativa modulo firmato in cui dichiaravo di NON richiedere mutuo alla loro banca. La cooperativa (e quindi la loro banca), ha continuato a rimandare il frazionamento della mia quota e quindi la data del rogito.
Ora, essendomi mosso con molto anticipo e organizzato tutto in tempo (richiedendo anche se la data indicativa del rogito potesse andare bene, avendone conferma), all'ennesimo rifiuto da parte della cooperativa di una data utile per il frazionamento, e quindi per il rogito, ho riferito loro che non avrei pagato un centesimo di interesse, in quanto non dovuto a mia mancanza.
La Cooperativa, in modo molto arrogante e con comportamenti al limite dell'educazione, se la ride. Vorrei sapere se c'è una legge che mi tutela (e nel caso a quale tipo di avvocato rivolgermi) e un decreto dove possa leggere quale sia la tempistica di legge per cui una banca (e quindi il costruttore a cui si appoggia) debbano frazionare la quota di NON competenza di un acquirente.
Ringrazio in anticipo